sabato 1 luglio 2017

Carne per i moralmente pigri



Negli Usa la chiamano clean meat, “carne pulita”, perché — a differenza di quella che arriva dagli allevamenti — non inquina e non comporta la morte degli animali. Ha però lo stesso sapore della carne tradizionale. Almeno così assicurano quelli che l’hanno assaggiata. Di fatto si tratta di carne prodotta in laboratorio partendo da cellule animali (o anche vegetali). E il business sta crescendo in maniera esponenziale tanto che – secondo molti osservatori – è uno dei settori che nei prossimi anni vedrà una vera e propria esplosione. Dietro la “carne pulita” c’è la promessa di risolvere uno dei problemi principali del crescente consumo di proteine animali nel mondo: l’altissimo impatto ambientale e sul riscaldamento climatico come oramai testimoniano decine di studi scientifici (basti pensare che secondo i dati Fao il settore della produzione di carne causa il 18% delle emissioni totali di gas serra dovute alle attività umane, percentuale superiore a quella dell’intero settore dei trasporti che è del 13,5%). Senza affrontare il tema della sofferenza animali e della necessità di sfamare un crescente numero di persone che vivono sul pianeta. 



La prima azienda a investire sulla “nuova carne” è stata Beyond Meat (che tra i suoi sostenitori vede Bill Gates, Evan Williams e Biz Stone e che produce “carni” da proteine vegetali). Poi è arrivata la Memphis Meat, attualmente leader del settore, che ha promesso di immettere sul mercato della grande distribuzione la carne di pollo sintetica a partire dal 2021. Ma adesso, come racconta un articolo di Quartz, un’altra importante azienda ha deciso di investire nel settore. Si tratta della Hampton Creek Food, società di San Francisco che produce cibi veg, finita un paio di anni fa al centro di polemiche per aver chiamato “mayo” una maionese 100% vegetale, cioè senza uova. Secondo Quartz, dal 2011 ha raccolto investimenti per 120 milioni di dollari. Ma soprattutto ha annunciato che sarà sul mercato con la “carne pulita” molto prima della concorrenza. Forse già dal prossimo anno.


Ma ci sono ancora due enormi problemi da superare: il primo è la consistenza. Al momento gli scienziati sono in grado di produrre in laboratorio solo piccole quantità di “falsa carne”, adatta ad essere cucinata come un “macinato”.  Ma la classica “fettina” o “bistecca” – le più desiderate dal mercato – sono ancora lontane da venire. Ma soprattutto la “carne pulita” ha ancora altissimi costi: ad oggi la produzione di carne di pollo sintetica costa circa 12mila dollari al kg. Troppo? Ovviamente. Ma quattro anni fa il prezzo era superiore del 99%.

[N.d.R. Grazie a Francesco Spizzirri per la segnalazione]

4 commenti:

  1. bel modo di tenere il popolo inconsapevole sempre più ignorante sulla propria salute grazie a prodotti a base di proteine acidificanti anzichè insegnarli a mangiare in modo sano per davvero...

    Evidentemente seitan, tofu e soia geneticamente modificata non bastano allo scopo...

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    1. Non c'è alcuna crescita etica, ma se dovesse prendere piede, con l'abbassamento dei prezzi, la cosa si tradurrebbe nella vita risparmiata a milioni di animali. Che ringrazierebbero.

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  2. io contribuisco comunque alla vita animale non mangiandoli, ma insegno anche ai miei simili come nutrirsi per salvaguardare la loro stessa vita

    Produrre alternative, dimostra quanto il sistema ce l'abbia con l'avvelenamente dell'Essere Umano stesso

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  3. bravissimo Elyah. Entro qui solo per fare i complimenti a Te. I loro sono cervelli geneticamente modificati dalla sintesi del male. Le "cose" sintetiche sono tutte dannose. E' la Natura la fornitrice delle sostanze benefiche o venefiche. Basta saperle riconoscere. I frutti non sono mai venefici, perché fatti apposta per riprodurre la pianta madre tramite i semi del frutto mangiato dagli Animali Animali e dagli Animali u-mani. Noi lo si sa. Comunque non atteccirà. Loro ci vogiono sterminati a Noi Animali. E' chiaro. Veg Anna

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