Testo di Antonio Tisci
Ho visto le immagini del
ragazzo pestato in discoteca. Non mi spaventa la violenza, quella è
insita nella società, è sempre esistita e sempre esisterà. Mi
spaventa la viltà. Io sono cresciuto in un mondo nel quale avevi la
certezza o la convinzione che se ti fosse accaduto qualcosa, ci
sarebbe stato qualcuno a difenderti, a prendere i pugni insieme a te.
Io sono cresciuto in un mondo che non ha mai femminilizzato i maschi,
in un mondo dove ti insegnavano a non voltarti dall'altra parte, ad
intervenire, a difendere il più debole. Quella feccia che non ha
trovato la forza di intervenire e si è girata dall'altra parte mi fa
schifo più di quelli che hanno pestato. Avete eliminato dalla società
ogni virilità, ogni idea di forza e di azione. Non avete creato un
mondo di giusti ma un mondo di vili, non avete cancellato la violenza
ma la forza. Per fortuna io sono cresciuto diversamente e da padre
spero che le mie figlie sappiano evitare accuratamente la compagnia
dei vili. Quelli mi fanno più paura dei delinquenti.
Quello che hai detto e sacrosanto. In cima alla catena ci sono i magistrati che massacrano chi cerva di difendersi in cada propria r dono indulgenti con i criminali. Questo già dagli anni 70, molto prima dell'inizio dell'invasione?
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