Fonte:
Subitodalweb
ROVIGO
– Il
presidente della coop che gestisce l’ostello per profughi è anche
assessore comunale. Quando
sono arrivati gli insegnanti con i libri di grammatica, i presunti
profughi li hanno guardati di sguincio e hanno scosso la testa. E con
aria di sfida hanno detto: «La vostra lingua non ci interessa,
insegnateci il francese ». Sono i 40 finti profughi africani, ospiti
a spese nostre dell’ostello di Canalbianco (Arquà Polesine). La
notizia è arrivata all’assessore Andrea Donzelli (Sport e
Cultura): «Sono perplesso, mi chiedo se vogliano integrarsi, la cooperativa Porto Alegre che li segue è molto
brava, mi pongo però domande su cosa vogliano i profughi». Questa
è la gente che ci ‘sgoverna’. Il
senatore Bartolomeo Amidei (Forza Italia) ha chiesto la sua testa al
sindaco Massimo Bergamin per conflitto di interessi in merito
all’accoglienza dei richiedenti asilo.
Sentite:
«Donzelli se ne deve andare. È presidente della cooperativa
Aquathlon che gestisce l’ostello di Canalbianco, costruito nel 1997
per turismo giovanile e sport – ha concluso-. Ospitare profughi non
mi pare una destinazione coerente col progetto, meglio che si dimetta». Ieri
Donzelli ha chiarito che la gestione degli ospiti non è in capo alla
sua cooperativa ma alla cooperativa Porto Alegre. «È lei che riceve
35 euro per ogni ‘profugo’ accolto. Peccato, che poi, con questi
soldi, paghi l’affitto ad Aquahtlon. “Io
non speculo su nessuno – continua bizzarro l’assessore, purtroppo
vicino al M5S –, la mia cooperativa ha un bilancio di 98 mila euro,
io non guadagno alcunché”. Incredibile.
Abbiamo politici che incassano soldi dal sistema di immigrazione che
generano con le loro politiche. Qui siamo oltre la corruzione: siamo
al tradimento.
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