Fonte: ANSA
E' altissima tensione in
Catalogna, dove questa mattina le forze antisommossa spagnole hanno
fatto irruzione in molti seggi elettorali, caricando la folla, e
usando anche proiettili di gomma, per impedire lo svolgimento del
referendum di autodeterminazione. La
polizia spagnola ha usato la forza contro le migliaia di persone in
attesa di poter votare davanti e all'interno dei seggi. Ci sono stati
almeno 40 feriti. In una parte degli uffici elettorali l'irruzione
della polizia ha reso impossibile il voto. Sono state sequestrate le
urne, in alcuni casi già piene.
Secondo il governo
catalano il 73% dei seggi per ora è però aperto, e in molti casi il
voto si svolge senza incidenti. La resistenza della popolazione
catalana è stata pacifica e passiva. Molti si sono seduti davanti ai
seggi per fermare l'avanzata degli agenti spagnoli. La Guardia Civil
ha fatto irruzione in particolare nel seggio di San Julià de Ramis a
Girona dove era atteso il presidente catalano Carles Puigdemont, che
però ha votato in un altro seggio, come pure il vicepresidente Oriol
Junqueras. Per aggirare l'attesa chiusura dei seggi da parte della
polizia, il governo catalano ha reso noto che ogni elettore può
votare in uno qualsiasi dei seggi del paese. La popolazione catalana
reagisce con forme di resistenza pacifica e passiva. In molti seggi
gli elettori si sono seduti pr terra per impedire l'ingresso degli
agenti spagnoli. Puigdemont ha denunciato la "brutalità
ingiustificata della polizia spagnola", affermando che "è
una vergogna che accompagnerà per sempre l'immagine dello stato
spagnolo".
Il portavoce del Governo catalano
Jordi Turull ha detto che "dai tempi del franchismo" non si
vedeva "una violenza di stato" come quella esercitata in
Catalogna "contro la democrazia". Il prefetto spagnolo in
Catalogna Enric Millò - di cui il governo catalano ha chiesto "le
immediate dimissioni" - ha definito "una farsa" il
referendum e ha affermato che "siamo stati costretti a fare
quello che non volevamo fare". La Guardia Civil ha interrotto le
comunicazioni internet in diversi seggi per impedire il voto. In
alcuni centri elettorali l'intervento degli agenti spagnoli è stato
particolarmente brutale, riferisce la tv pubblica Tv3, usando i
manganelli anche contro persone anziane. Il sindaco di Barcellona Ada
Colau ha accusato il premier spagnolo Mariano Rajoy, "un capo
del governo codardo", di avere "inondato la nostra città
di polizia". Ma Barcellona, ha detto, "non ha paura".
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