I sionisti mondialisti usano la carta dei bambini

Dopo la Crociata dei fanciulli, la nave dei bambini. A dimostrazione che i sionisti, pur di raggiungere l’obiettivo del nuovo ordine mondiale, sarebbero capaci di vendere la loro madre, i negrieri che obbediscono agli ordini di Soros hanno corso ai ripari e siccome i giovani aitanti africani stavano cominciando a sollevare qualche perplessità nell’opinione pubblica italiana, per farci impietosire ora vanno in giro per i villaggi africani a comprare bambini, da spedire in Italia come “minori non accompagnati”. Da ieri i telegiornali hanno cominciato a vomitare sui telespettatori la melassa lacrimevole della “disperazione dei genitori che si separano dai loro piccoli pur di garantirgli un futuro in Europa”. Stiamo tornando al libro “Cuore”, del De Amicis. 

I subdoli ebrei sanno quanto teneri e mammoni siano gli italiani e infatti se vogliono un’offerta di denaro per l’UNICEF ci sbattono in faccia indifferentemente foto di bambini piangenti o sorridenti, a seconda di come i loro esperti gli suggeriscano di fare. Se vogliono offerte per la ricerca scientifica su malattie rare (che spesso sono il risultato delle vaccinazioni che loro stessi hanno imposto) ci sbattono la foto di bambini malati distesi a letto. Insomma, il bambino rende, in fatto di elemosina. Ora è la volta di bambini in carne e ossa: come si può resistere? Quanto crudeli bisogna essere per respingere quelle povere creature? Undici donne incinte e un neonato di sette giorni. Per non parlare dei 241 minori viaggianti senza genitori: un bell’affare per le cooperative comuniste se si pensa che per ognuno di quei bambini lo Stato assassino che ci governa in nome e per conto degli ebrei spende anche 80 euro al giorno. Vedasi il signor Renato Garibaldi, mio conterraneo. I mondialisti affamatori di popoli stanno tirando troppo la corda ma, come dice il proverbio, a tirarla troppo si strappa.