martedì 31 ottobre 2017

Il fascino malefico dei tramonti


A pagina 94 de “I racconti del naturalista”, di Angelo Boglione, troviamo l’esperienza dell’autore con un varano del Nilo. Il grosso lucertolone, che gli era scappato dal recinto, dopo essersi pappato l’intera nidiata di cardellini che nidificavano in giardino, rimase immobile su un ramo ed esercitò sui due adulti di cardellino quello che popolarmente viene chiamato il fascino del serpente. I due genitori infatti, ormai privati della prole, si avvicinavano al varano schiamazzando la loro rabbia e sarebbero sicuramente finiti in bocca al sauro se Angelo Boglione non avesse improvvisamente spalancato la finestra del primo piano, che si trovava alla stessa altezza dell’agguato, ponendo fine all’incantesimo e facendo scappare i due cardellini. Il naturalista poi s’interrogò sul cosiddetto fascino del serpente, ovvero su una specie di pericolosa ipnosi che cattura l’attenzione delle vittime e che permette al carnefice di fare bottino. Né io né Angelo Boglione sappiamo se esista o meno una base scientifica che avvalori tale ipotesi, ma la storia del varano mi è venuta in mente dopo aver visto le foto del tramonto di domenica 29, verificatosi soprattutto in Lombardia, e i commenti meravigliati degli utenti di Facebook. Perfino i telegiornali ne hanno parlato.


Tuttavia, da bravo complottista, mentre la giornalista in tivù esaltava la bellezza del tramonto tropicale, che chiunque dovrebbe considerare anomalo alle nostre latitudini, sentivo una vocina interiore che mi diceva: “Non è un buon segnale. Non è un buon segno”. La scienza ufficiale, attraverso le parole di Mario Giuliacci, spiega che sono state le polveri generate dagli incendi nel vicino Piemonte a trasformare un normale tramonto di fine ottobre in qualcosa di spettacolare. Un tramonto che potrebbe passare alla storia come “Il tramonto di Halloween”. Già di norma, alla sera, di tutta la gamma di raggi solari che investono la Terra, solo quelli rossi riescono a raggiungerci, poiché gli altri vengono intercettati e noi non li vediamo. Se poi ci si mettono anche le polveri in sospensione, il fenomeno viene moltiplicato. Io, al meteorologo Giuliacci, vorrei chiedere: “E le manipolazioni climatiche? E tutti i riscaldatori della ionosfera in funzione nel mondo, c’entrano qualcosa?”. Non ho idea cosa mi risponderebbe. Forse si metterebbe a ridere come fanno sempre i Debunkers e i Troll.

Il risultato è che migliaia di utenti di internet si stupiscono per le bellezze della natura, dimenticando che magari la natura c’entra fino a un certo punto, se si considera che i disastri cosiddetti naturali che stanno flagellando il pianeta in questo periodo sono dovuti in gran parte alle manipolazioni segrete militari, con quelle che, appunto, si chiamano armi climatiche. E se fosse vero che sono le polveri degli incendi in Piemonte ad essere causa del tramonto tropicale, ci si dovrebbe almeno chiedere: “Chi paga i piromani per appiccare gli incendi?”.

Un comportamento simile, che potrebbe rientrare nella categoria del “fascino del serpente”, si nota in quegli utenti che, vedendo una foto scattata nel cielo di Novara e raffigurante le note scie chimiche, percepiscono la mano divina in quello che ai loro occhi appare come l’arcangelo Michele. Tralasciando l’effetto della pareidolia, siccome anch’io vedo un angelo, mi chiedo quanti utenti di Facebook sono al corrente del genocidio a cui l’umanità è sottoposta in quest’epoca. Noi sappiamo che le scie chimiche  si configurano come un'operazione segreta militare e che di sicuro non sono benefiche per gli esseri viventi, in quanto contengono metalli pesanti e qualsiasi altro veleno le autorità militari decidano di rilasciare in atmosfera. Restare incantati di fronte alla figura di un angelo nel cielo, senza sapere che si tratta di veleni rilasciati di proposito sulle nostre teste, è un po’ da minorati mentali e a me fa venire in mente i due cardellini adulti che andavano stoltamente a finire in bocca al varano. I registi di queste inquietanti manifestazioni celesti ci vogliono deficienti. Sanno che un po’ lo siamo di natura e se ne approfittano. E allora, a noi non resta che fare divulgazione il più possibile, denunciando il genocidio della razza umana in atto. Magari, purtroppo, né sapendo, né senza saperlo, non riusciremo a fermare i criminali che ci governano, ma almeno avremo fatto tutto il possibile e moriremo consapevoli di cosa siamo morti. E’ Halloween e come finale ci sta.

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