Fonte: Udine Today
Gruppi di bambini non vaccinati messi
in disparte in alcune scuole del Fvg. Cresce la psicosi. Diversi sono i casi
negli istituti scolastici del Friuli Venezia Giulia di bambini non
vaccinati lasciati in disparte a mangiare da soli in mensa. A
rivelarlo Davide Vicedomini sul Messaggero Veneto. Nell'articolo non si accenna
dove sia accaduto e quanti bambini abbia coinvolto, ma il
Dipartimento di prevenzione e promozione della salute vuole
intervenire sul fenomeno con una circolare che metta fine a queste
incomprensioni (e pregiudizi) che possono nuocere sulla sensibilità
dei piccoli. Il direttore regionale del Dipartimento, Paolo
Pischiutti, ha infatti spiegato che le persone non vaccinate ci sono
sempre state. “Non
sono né untori né persone ammalate - ha
dichiarato - Ci
appelliamo al buon senso e all'elasticità dei dirigenti scolastici».
Dopo i numerosi errori commessi dal
Ministero dell'Istruzione nell'applicazione della legge estiva
sull'obbligo vaccinale (ricordiamo la data errata di consegna delle
auto-dichiarazioni, il modulo errato pubblicato sui siti dei
dipartimenti scolastici, la non chiara consegna delle stesse), la
prossima settimana si interverrà, a un mese e mezzo dall'inizio
delle lezioni - quindi in ritardo -, per limitare un effetto
collaterale che non era stato minimamente calcolato: il pregiudizio.
Un atteggiamento probabilmente nato dal clima instillato dalla
legge, figlio della novità e della fretta in cui dirigenti,
insegnanti o gli operatori scolastici hanno dovuto operare.
Nel frattempo si è verificato un vero
e proprio boom di prenotazioni vaccinali alle Aas regionali: circa
13.419 le prenotazioni registrate che a breve permetteranno
di raggiungere il fatidico 95% che garantirà l'immunità di
gregge che si stava perdendo. Di queste, 5 mila sono per
completare o iniziare i cicli di profilassi. Un centinaio, invece, le
famiglie che non intendono vaccinare i figli e che continuano a
rimandare le immunizzazioni. Nelle prime due settimane di
novembre le Aziende Sanitarie saranno già in grado di capire chi tra
i bambini che frequentano nidi e scuole dell'infanzia (0-6 anni) sarà
effettivamente sottoposto a profilassi e chi no, rispedendo a casa
chi ha rinunciato ai vaccini. I controlli scatteranno ben prima del
10 marzo (termine ultimo stabilito dal Ministero) e porterà a
sanzioni nelle scuole dell'obbligo da 100 a 500 euro.
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