Fonte: Il Fatto quotidiano
Anna Olivieri,
romana, parla quasi meglio l’inglese che l’italiano: “Ho
vissuto circa 30
anni vicino Londra.
Facevo la fashion designer. Vivevo nel lusso. Una galleria a Notting
Hill sponsorizzata
dal Principe Carlo, una figlia alla Steiner School”. Poi il reset,
il cambio di marcia cinque
anni fa: molla
tutto per andare alla ricerca del sé in un inusuale cambio di vita
sulla via dei popoli nativi, il richiamo del Grande
Spirito degli sciamani. Un
risveglio, la scintilla per la ricerca della consapevolezza.
Dopo l’esperienza in
Inghilterra si faceva chiamare Annette,
adesso per tutti è Wachiwi,
un nome di origine lakota che indica “la danzatrice”: a contatto
con curanderi (guaritori, ndr) e
danzatori del Sole ha sperimentato la potenza curativa
degli enteogeni,
le sacre piante dall’effetto allucinogeno considerate
in grado di riconnettere corpo, mente e anima per un
processo di guarigione olistica che,
più che i sintomi, persegue le cause del male. Ha iniziato coi riti
del Tempio della Luce, poi quelli del Santo Daime e degli Shipibo,
passando per i sacerdoti Marakame della tribù Huichol. Un’esperienza
significativa l’ha avuta col Peyote,
il cuore dei racconti di Carlos
Castaneda, “lo
spirito padre di cui avevo molto bisogno”. Gli si è aperto un
mondo.
Volò in Messico per
fare il primo Tezmascal,
“una capanna di sudore che mi ha cambiato la vita. Nella tradizione
Lakota è l’Iinpi”. A Cambridge, invece,
risale la scoperta dell’ayahuascha,
da allora è diventata ambasciatrice della portentosa liana
dell’eternità. Annette Wachiwi lavora a fianco
di discepoli, curanderi e sciamani Marakame:
è stata in Colombia alla
Danza del Sole come supporter, invitata da un danzante Aquila e la
sua famiglia, “persone magnifiche che mi hanno insegnato molto
sullo studio della Limpia (pulizia
energetica, ndr)”.
Poi con l’aiuto del Chef Bufalo partecipa ad una cerimonia di Yagé
(l’ayahuasca, appunto) dove conosce il Taita
Querubin, il Dalai
Lama dello Yagè,
un uomo di 105
anni “con
uno spirito infinito, al servizio dell’umanità”.
Sulle tracce di terapie dolci,
Annette studia la connessione tracentri
energetici della
fisiologia mistica (chakra), reiki e sound
healing (la
guarigione con le vibrazioni
armoniche)
spingendosi sugli effetti riequilibranti abbinando Gong e campane
tibetane nella Limpia sciamanica: “I risultati sono
eccezionali, dopo una Limpia una persona si sente come rinata”.
Usa ausili particolari,
destreggiandosi tra folklore e feticci
autoctoni. Soffia
la fisarmonica, agita sonagli e conchiglie e tra tribali tonfi di
tamburo recita canti di medicina sventolando piume e penne d’uccelli
nobili (guacamaya, condor e aquila) con fumigazioni di Palo
Santo, salvia
bianca dell’Alaska ed essenze aromatiche (Aqua de Florida).
Indossando abiti cerimoniali, Wachiwi ne incentiva l’efficacia col
tocco delle mani e manovre tipiche del massaggio cranio-sacrale. Il
beneficio del lavaggio sottile si avverte soprattutto sul sistema
nervoso rimuovendo
quegli stress e stati ansiogeni che, come una morsa del drago,
imprigionano tossine
emozionali, causa
psicosomatica di numerosi disturbi e malattie. Al termine della
Limpia ci si sente meglio, più calmi, più equilibrati, più
convinti e sicuri di sé. In evoluzione, Wachiwi vede il suo futuro
nel terzo settore: “Vorrei organizzare un’associazione no-profit
per fare beneficienza, aiutare la tribù dei Kogi della Sierra Nevada
(i custodi del sapere mitico) e il popolo del Taita”.
Sul tema è uscito il libro
di Alonso Del
Rio, I
quattro altari, la via all’Ayahuasca (Macro
Edizioni), un invito a cuore aperto a rimodulare l’essenza della
vita facendo delle cerimonie di medicina con la sacra liana della
foresta, smarcandosi dall’ingannevole materialismo dell’illusoria
Era contemporanea. Del Rio sostiene come la crescita dell’Essere
muova parallelamente tra l’ayauascha e l’auto-realizzazione con
l’esplorazione dei simboli elementari della sapienza
ancestrale: terra,
acqua, fuoco e aria come raffigurazioni espressive di valori ma anche
come strumenti di comprensione sul significato di ferite, guarigione
e libertà.
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