Fonte:
Elettronica Open Source
Con
la tecnologia l'uomo ha cercato, nel corso della storia, di condurre una vita più dignitosa e comoda. Essa esiste da quando il
genere umano ha popolato la Terra. Tecnologia è anche accendere
il fuoco, usare la ruota, adoperare le pietre a mo' di coltello.
Pertanto essa fa parte integrante della vita. Per la nostra
civiltà tale termine ha assunto un significato più importante ma è
pur sempre legata, in particolar modo, alla esistenza della corrente
elettrica.
DALL'OGGI AL
DOMANI SENZA CORRENTE ELETTRICA
Immaginiamo,
per assurdo, ma non sarebbe un'evenienza poi tanto impossibile, che
da un momento all'altro venissero a mancare quelle risorse che
permettono, ai giorni nostri, la vita dell'uomo. La corrente
elettrica, il petrolio, le
onde elettromagnetiche: tutto si dissolverebbe nel nulla
lasciando la civiltà in balia di se stessa. Lo shock
iniziale sarebbe
drammatico. Tutto si muove
grazie alla elettricità. I primi danni sarebbero a livello
individuale: ascensori in tilt, frigoriferi non funzionanti, sistemi
di comunicazione assenti (telefoni, internet, TV, ecc), pompe
idrauliche per l'approvvigionamento di acqua bloccate, le abitazioni
sarebbero troppo calde o troppo fredde. Il caos si farebbe sentire
già dopo qualche ora e verremmo "sparati" in un attimo a
una condizione di circa trecento anni fa. Ma questo è solo l'inizio.
A
livello più globale i danni sarebbero ancora peggiori: tutto il
mondo sarebbe, di notte, sommerso dall'oscurità, le
banche e la borsa perderebbero in un sol colpo tutti i riferimenti
dei nostri risparmi, gli ospedali non potrebbero più assicurare la
vita ai pazienti, tenuti in vita da macchine elettriche. Il sistema
dei trasporti si bloccherebbe e non ci sarebbe più la possibilità
di ricevere i viveri per la sopravvivenza. Per tale motivo le città
sarebbero invase da varie forme di saccheggio, l'uomo comincerebbe a
vedere il baratro e l'unica cosa posta in primo piano sarebbe il puro
istinto della sopravvivenza. Non
ci sarebbe in giro neanche il
carburante, dal momento che il sistema dei trasporti è in tilt.
Le fabbriche sarebbero ferme e le produzioni subirebbero un
eccezionale blocco. I
problemi maggiori si evidenzierebbero nelle grandi città, basate
proprio su un funzionamento tecnologico. I piccoli paesini, le
abitazioni di campagna e, soprattutto, gli
assembramenti indigeni vedrebbero
il problema in un aspetto leggermente diverso, ma sempre grave. Il genere umano
verrebbe catapultato in una situazione inizialmente drammatica. Cibo
e acqua non sarebbero più facilmente alla portata di tutti e si
tornerebbe a cacciare gli animali, per sopravvivere.
FORSE IL MONDO
SAREBBE MIGLIORE
A
fare ipotesi di questo tipo, in effetti, i pensieri di vario genere
si intrecciano nella mente. Magari è proprio la tecnologia la causa
della situazione non proprio rosea che sta attraversando il nostro
pianeta. Gli inquinamenti atmosferici non continuerebbero a
distruggere il nostro paradiso terrestre, non ci sarebbe quella
"inutile" fretta e frenesia nell'affrontare le giornate,
niente più inquinamenti
elettrici ed
elettromagnetici. Niente più disboscamenti senza limiti. Il pianeta,
probabilmente, ne trarrebbe giovamento. Anche l'Uomo si muoverebbe con maggiore
saggezza. L'istinto di sopravvivenza ritornerebbe al primo posto e
gli individui saprebbero come procurare facilmente cibo e acqua,
rispettando di più i loro simili e l'ambiente.
Sì, la mancanza di
tecnologia sarebbe catastrofica solo per i giorni iniziali ma poi,
lentamente, le persone saprebbero come continuare a vivere
normalmente, riprendendosi il proprio ruolo primordiale nella propria
dimora che è la Terra.
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