Proprio il Natale non gli piace!

Sto cercando di capire cosa gli passa per la testa. Cosa credono di ottenere o di dimostrare? Che il Natale è roba da crociati infedeli e quindi da combattere? Che se ammazzassero i cristiani finirebbero in prigione, visto che vivono in territorio cristiano, ma che se ammazzano un abete decorato nessuno può arrestarli? A volte il fanatismo religioso sconfina nella stupidità, ma loro non se ne rendono conto. Prendere a cannonate le statue dei Buddha di Bamyan posso capirlo: l’iconoclastia l’avevamo anche noi in Occidente, ma noi tendiamo a considerare quei tempi come secoli bui della nostra storia e siamo contenti di esserceli lasciati alle spalle. Questi ragazzi musulmani, invece, sono convinti che il loro comportamento sia giusto. Ci odiano e vogliono farcelo sapere, senza farci (per ora) troppo male. 

Forse sono anche nati in Italia, hanno fatto le scuole elementari qui da noi e le maestre gli avranno fatto imparare qualche canzoncina di Natale….ah, no, questo no, perché uscivano dalla classe quando la maestra faceva cantare gli altri bambini. Allora, dov’è l’errore? Dov’è la magagna? Obbligarli finché sono piccoli a seguire le lezioni di cattolicesimo? Dovremmo per caso imparare noi l’arabo, studiare il Corano a memoria e rinunciare al presepe, all’albero e alla croce in classe? Da noi si dice: “Il mondo è bello perché è vario”. Se lo imparassero anche i musulmani, questo principio laico e tollerante, sarebbe tutto di guadagnato, per tutti, ma non ci sentono da quell’orecchio. Quindi, i casi sono due: o se ne tornano a casa loro, visto che qui si sentono a disagio, o smorzano la loro furia iconoclasta dettata da stolto e puerile fanatismo. Tertium non datur.