venerdì 13 aprile 2018

BigPharma a caccia di dissenzienti





Un altro medico no-vax radiato dall'Ordine di Milano. Dopo Dario Miedico, l'Omceo guidato da Roberto Carlo Rossi ha radiato anche Gabriella Maria Lesmo, nota per le sue posizioni molto critiche sui vaccini. Specializzata in anestesiologia, rianimazione e pediatria, iscritta all'Albo dei medici di Milano ma da tempo attiva in Svizzera, a Bellinzona, Lesmo era coinvolta in un procedimento avviato dall'Ordine «dopo l'arrivo dei primi esposti un anno e mezzo fa», conferma Rossi. Le motivazioni della radiazione non sono note «dal momento che devono ancora essere depositate. Inoltre la Lesmo può far ricorso in Cceps (Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie) e in Cassazione, dunque ci riserviamo un intervento al termine della procedura», dice Rossi. Intanto Lesmo su Facebook annuncia in un post l'intenzione di fare ricorso. Soddisfazione per la decisione da Roberto Burioni, ordinario di Microbiologia e Virologia e direttore della Scuola di specializzazione presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, da tempo impegnato sui social contro le fake news sui vaccini. «Buone notizie - twitta - un altro passo avanti verso la civiltà».


«Nessuno può impedirmi di essere un medico né di continuare a curare, guarire, consolare tutti coloro che me lo chiederanno». Con queste parole Gabriella Maria Lesmo, dottoressa nota per le sue posizioni molto critiche sui vaccini, annuncia in un post su Facebook l'intenzione di presentare ricorso contro la radiazione disposta dall'Ordine dei medici di Milano. «Un caldo ringraziamento e infinita riconoscenza a tutti coloro che da molti mesi impegnano tempo e pensieri per supportarmi - scrive - e ai tantissimi che in questi ultimi giorni mi hanno difeso e, in queste ore, consolato. Punire la libertà di esprimere liberamente le proprie opinioni su farmaci in contesti pubblici ed impedire la libertà di giudizio ai medici è indegna di un paese democratico e civile», sostiene Lesmo. «Privare del permesso di lavoro una professionista che per più di 38 anni ha esercitato in contesti pubblici e privati senza una sbavatura, per di più madre vedova di un ragazzo disabile per causa iatrogena, qualifica chi lo ha fatto. Mi difenderò nelle sedi opportune - promette Lesmo - senza coltivare rabbia o rancore, ma non farò sconti a nessuno. Nessuno può impedirmi di essere un medico né di continuare a curare, guarire, consolare tutti coloro che me lo chiederanno», conclude. Un post cui seguono molti attestati di solidarietà.

6 commenti:

  1. ... un altro, eclatante, esempio dei "valori" del 25 aprile ...
    tatataratatataaaa
    un saluto
    Piero e famiglia

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    1. Gli antivivisezionisti sono stati i primi a combattere contro quel mostro che oggi si chiama BigPharma ma che negli anni scorsi si chiamava solo "ricerca con uso di animali".

      Il destino degli antivivisezionisti, tuttavia, è ingrato, se oggi i vegani, che ne sono gli eredi, vengono messi nello stesso calderone della Sinistra, a causa di un pervicace antropocentrismo che non risparmia pensatori di valore come Blondet, Fusaro e tanti altri (Mazzucco, per esempio).

      Capisco che tra le fila degli animalisti c'è quella pazza della Cirinnà, ma non credo che sia rappresentativa dell'intero movimento animalista, come non lo è la Brambilla.

      Dico questo, per mettere, per quanto possibile, i puntini sulle i.

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  2. ... interessante verità storica (che già conoscevo) ma che la massa ignora
    https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=5&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjP26Pc87naAhWI-6QKHfTTDGoQFghcMAQ&url=http%3A%2F%2Fpocobello.blogspot.com%2F2012%2F07%2Fnazionalsocialismo-e-protezione-animale.html&usg=AOvVaw3UrkeOC1RbLnpw-4uvv0-b

    un
    saluto
    Piero e famiglia

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    1. Quella legge tedesca sulla "protezione" degli animali è troppo simile a quella italiana che regola la vivisezione: ci sono troppi "...a meno che", per essere una cosa seria.

      Si lascia alla discrezione dell'operatore di decidere se infliggere dolore o meno all'animale e quindi si tratta di puri esercizi di retorica ipocrita.

      Non basta quella legge per "assolvere" il nazismo, se penso a un Mengele che, prima di torturare prigionieri umani, si era esercitato all'università torturando cavie animali.

      Apprezzo invece un Curzio Malaparte che dimostra sensibilità per il suo cane Febo, quando lo ritrova nel laboratorio, sottoposto a vivisezione. Ma quello era il SUO cane.

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    2. ... un attimo, io non sto assolvendo nessuno, ho solo riportato una notizia che viene tenuta nascosta e censurata;
      Per assolvere, giustificare, capire, condannare serve conoscere; io mi impegno a leggere, confrontare, ascoltare, osservare e, sopratutto cercare di valutare gli avenimenti con le mentalità di quando sono successi e non con quella attuale.
      Ma essendo umano e non divino, se tanto conosco e capisco, tantissimo ignoro e non so comprendere
      un saluto
      Piero e famiglia

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    3. Capisco. Non sempre è facile comprendere la mentalità di una data epoca, poiché a noi viene spontaneo ragionare con lo schema mentale del nostro periodo storico.

      Ci sembra strano che regimi totalitari come quello hitleriano dimostrassero compassione per gli animali. E' un po' come se l'ENPA fosse nata durante il fascismo.

      Cosa che infatti è successa, dato che inizialmente si chiamava: Ente Nazionale Fascista Protezione Animali.

      Poi, dopo il 1945, la effe è stata tolta.

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