sabato 28 aprile 2018

Rispuntano i campi di sterminio


Fonte: MamAfrica


Un ragazzo etiope di 25 anni. Salvato dallo staff della nave di Sea Wacht. Il suo corpo scheletrico, immobile. Accovacciato in un angolino della nave. Sguardo perso e occhi pieni di terrore e di dolore.  Le mani che tremano e a stento riescono a tenere un craker in mano. Senza forza e forse anche senza speranza. Rinchiuso 10 mesi in Libia nel campo di detenzione di Beni Walid, senza cibo, senza acqua.  Maltrattato e picchiato. Ha visto morire quasi cento persone, bruciate e torturate. Se questo è un uomo.

1 commento:

  1. Sono dei criminali, dei mostri ma non può l' Italia da sola risolvere i problemi del mondo o accogliere tutti gli africani indigenti!

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