giovedì 14 giugno 2018

Fratelli del mondo


Con questo scontro di culture, con questi prodromi di guerra civile, emerge il grande numero di nostri connazionali dediti a filosofie utopistiche, idealistiche e sedicenti umanitarie. In quanto immersi in un mondo da favola, i diretti interessati non hanno ben chiaro il polso della situazione, perché fanno prevalere l’idea sulla realtà delle cose. Costringono un’ideologia totalmente teorica dentro i limiti del mondo reale e se qualcosa non si incastra secondo i loro dettami, la scalpellano via. Dal nostro punto di vista, di noi che abbiamo la presunzione di tenere i piedi ben saldi sulla terra, i cosiddetti buonisti accoglienti dimenticano il buon senso. Dimenticano tante altre cose, soprattutto di carattere scientifico, biologico e culturale, appunto. Dimenticano che l’integrazione tra etnie diverse è impossibile. Se non riusciamo ad andare d’accordo tra italiani, pur parlando la stessa lingua e usando, in teoria, la stessa logica, come si può pretendere che l’africano vada d’accordo con l’italiano? Le due razze hanno avuto percorsi diversi, hanno valori diversi, credono in religioni diverse. Perché i buonisti vogliono obbligare l’intera popolazione italiana a convivere con genti straniere? Io non mi sento fratello dell’umanità. E’ già tanto se vado d’accordo con i miei vicini di casa. Lasciateci in pace, buonisti dell’ultima ora!

6 commenti:

  1. Dovete ringraziare Bisi gran maestro dei sublimi maestri perfetti del grande oriente d'italia Massonico italiano e tutti gli affiliati magistrati bancari avvocati ecc insomma I traditori del gregge ,e naturalmente gli Ebrei elkann de benedetti saviano augias ecc ecc ,questa gente intendo gli immigrati non se ne andranno mai con le buone solo I Fascisti e I Nazisti che calano dal Brennero potrebbero cambiare le cose,l'intenzione pur lodevole di Salvini e un palliativo ,un dare l'aspirina a chi sta per crepare, I nostri padroni Ebrei ci conoscono nelle viscere sanno cosa piace al popolino ,Celine lo diceva gli Ebrei hanno solo paura di una cosa " il Razzismo" col razzismo se LA fanno addosso diventano insicuri xche' sono talmente pochi che basta un Adolfo e per loro e' LA fine e'l estinzione totale ,ho dato un occhiata ai vari siti Ebrei (un infinita') soon vigili come delle lemure a loro non scappa una notizia ,ogni cosa che accade nel Paese loro LA sanno anche LA piu innoqua LA piu insignificante,LA vedo male !

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  2. ... che patetiche macchiette senza identità, cultura, storia, passato, presente, futuro; dei buffoni di corte
    un saluto
    Piero e famiglia

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  3. ... oltretutto dice un sacco di balle e pure mostruose ...
    un saluto
    Piero e famiglia

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  4. ... e la signora con collana di perle da perfetta radical chic mentre il ne(g)ro si fa il selfie
    che spettacolo
    saluti
    Piero e famiglia

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  5. È oggettiva verità che gli zingari siano quasi sempre criminali senza scrupoli per loro stessa formazione antropologica. Questa è una realtà fastidiosa, ma innegabile.

    Prova a vivere in una metropoli come Roma, averli in classe fin da bambino, dove costoro picchiano e sputano addosso a chiunque; al parco divertimenti da ragazzino, dove minacciano e sottraggono i denari con i coltelli; vicino casa c'è il campo dove bruciano rifiuti tossici e tanto altro; nella metrò le squadre di borseggiatrici ed i bambini utilizzati per chiedere l'elemosina, spesso confusi dall'alcool per farli apparire ammalati così da fare maggiormente pena. Senza contare i furti in appartamento, soprattutto in periferia.

    Gli zingari lo fanno comprendere: loro vivono così perché chiedono ed ottengono di vivere in quel modo. Gli zingari si reputano astuti, mentre noi "gagi" siamo definiti stupidi.

    Noi cerchiamo di vivere onestamente, mentre loro sulle spalle dell'onestà.

    Chi lavora è un coglione, chi ruba è furbo. Questa è la mentalità dello zingaro medio.

    È una realtà oggettiva e innegabile che tra l'altro si ripete in qualunque città, anche estera, sempre.

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    1. Il tuo commento mi sembra un tantino fuori tema, benché il punto focale sia l'impossibile integrazione fra culture diverse.

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