martedì 26 giugno 2018

La vostra retorica, cari razzisti, la uso come carta da cesso


Testo di Olmo Vallisnera

La banalità del male. Oggi, 800 fratelli, sorelle, bambine e bambini sono stati ricacciati indietro. In Libia. Ora dovranno sopportare le peggiori torture. I padri picchiati con i tubi di ferro, le tenaglie per le unghie, la corrente elettrica. Le madri stuprate e uccise, i bambini sequestrati e venduti. Oggi un ragazzo migrante, intervistato da una giornalista, ha implorato di essere accompagnato con tutti e tutte, nei loro paesi di origine, perché, ha detto testualmente: “Se ci mandate in Libia siamo morti. Abbiamo dovuto attraversare il deserto, le violenze, gli stupri, i rapimenti dei figli e ora volete rimandarci nel paese che ci ha fatto tutto questo?”. Piangeva. Un ragazzo grande e grosso, piangeva come un bimbo. Io mi vergogno profondamente di abitare in un paese dove la disumanità è pilastro delle nuove regole democratiche. Dei politici infami che cavalcano e inventano le paure sociali, che disprezzano la vita. Come si può abbandonare delle persone già devastate dal dolore, dalla perdita, dalle ferite? Come si può abbandonare a un destino atroce dei bambini? Fate schifo.


Politici che sorridono in televisione dicendo menzogne e luoghi comuni, con il sorriso terrificante del peggiore dei carnefici. E i giornalisti servili che ridono con loro. Mi sembra impossibile che milioni di persone li abbiano votati. Siamo un paese di razzisti, è questa la verità. Un popolo che non soccorre, che non tende la mano, che non dona un riparo, una via di fuga per la salvezza, non è un popolo ma un esercito di oppressori, di colonialisti. Mi sono sempre chiesto come gli italiani, in passato, abbiano potuto amare un dittatore. Oggi ho capito. "Finalmente" sono testimone delle barbarie fasciste. Come disse Malcolm X: “A questo punto metto sullo stesso piano i politici predatori con coloro che li hanno votati. Siete responsabili delle migliaia di vittime nel paese. Responsabili in egual misura. Avete delegato dei Killer!”. E' vero, milioni di italiani sono razzisti ignobili ma, non siamo tutte così. Non siamo tutti carnefici.


Io non vi somiglio, non sono come voi. E finché avrò fiato in gola vi combatterò. E della vostra retorica idiota, arrogante, qualunquista e sprezzante del: "Non possiamo accoglierli tutti, anche gli altri Stati devono fare la loro parte, è una immigrazione selvaggia, non sono tutti poveri o rifugiati, non tutti scappano dalle guerre, non siamo in condizione di aiutarli, non abbiamo lavoro per tutti", ne faccio uso come carta da cesso. Basta con i confini, basta con le nazioni. Oggi su quella nave c'erano i miei fratelli e le mie sorelle. Le mie figlie. E ora, cari razzisti, senza un minimo di vergogna, vi state pure apprestando ad andare in vacanza. Magari al mare con il secchiello e la paletta. Ma state attenti a non sporcarvi, perché la sabbia delle spiagge è intrisa di sangue.

2 commenti:

  1. Non bisogna commuoversi per questi invasori. Vogliono svuotare l'Africa portandola in Europa. Ognuno si difende come può a casa sua. Vale la legge della legittima difesa

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    1. Se non si verifica un cambio di rotta, presto la legittima difesa (grazie anche alla Bongiorno) sarà l'unica scelta nelle nostre mani.

      Uno scenario apocalittico. La disintegrazione della civiltà.

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