venerdì 29 giugno 2018

Sulle reazioni scomposte della Sinistra, oggi


Il comunismo, al pari del cristianesimo, è andato creandosi un dogma e una gerarchia e, come il cristianesimo per molti secoli ha perseguitato gli eretici, così oggi i comunisti, o almeno chi si rifà all’ideologia marxista, trovano scandaloso che qualcuno osi mettere in discussione il dogma della fratellanza universale, altrimenti detta internazionalismo comunista. Oggi gridano: “Fascista! Fascista!”, come nei secoli passati gridavano: “Ariano! Ariano!”. Il meccanismo perverso è sempre lo stesso. Che in gioco ci sia il dogma della Trinità o della verginità della Madonna, o che si tratti dell’idea che ogni uomo è nostro fratello, sempre di fondamentalisti si tratta. Fanatici che si credono detentori della verità, che considerano chi non si attiene ai loro assunti come un rinnegato da destinare al rogo. Per fortuna, oggi che i roghi sono stati aboliti, la rabbia che si denota nei compagni comunisti si scarica solo sul web, sulla stampa o su certe televisioni, arrivando, nel caso specifico di Salvini e del nuovo governo, a vette di livore mai raggiunte prima. Si capisce che c’è qualcosa di strano, qualcosa di trascendentale che va oltre le umane competizioni politiche a cui eravamo abituati. I compagni, coadiuvati dal Vaticano, accusano gli avversari di fomentare l’odio, ma a me sembra che siano loro ad usare toni da mobilitazione generale, da crociata contro gli infedeli e mi ricordano gli imam che lanciano la guerra santa contro gli infedeli. Prepariamoci alla guerra civile. Se proprio non se ne potrà fare a meno.

12 commenti:

  1. Non perde occasione di mostrare la sua miseranda erudizione, non so più quante volte le ho fatto presente che il Cristianesimo non è il cattolicesimo, chissà quanti giovani avrà obnubilato.

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    1. E lei non perde occasione di fare il saputello pignolo, che pretende sempre di aver ragione.

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    2. Mi sfugge quale sia l’oggetto reale del vostro contendere, ma concordo sul fatto che cristianesimo e cattolicesimo non sono esattamente la stessa cosa.

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    3. Giorgio Andretta è un provocatore compulsavo, ma siccome non rientra nella categoria dei Troll, pubblico volentieri i suoi commenti.

      Mi vedrò costretto a scrivere un articolo per spiegare che cristianesimo e cattolicesimo sono la stessa cosa, anche se i dotti come voi ne percepiscono le insignificanti differenze.

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    4. In realtà, anche se con un po’ di sarcasmo, ci stai dando ragione, perché le insignificanti differenze … li diversificano. Pensa alle numerose dottrine e pratiche che ne derivano, senza tenere conto che, orrore, il cristianesimo è una delle religioni abramitiche insieme all’ebraismo e all’islam.

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    5. Vox populi, vox dei. I dotti restino chiusi nella loro turris eburnea. E non ne escano a confondere le placide menti della plebe.

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    6. Sono sincero e dico che l’appellativo di dotto mi ha dato un po’ fastidio, perché usato con intento di derisione. Sul mio pianeta, non è necessario essere dei dotti per conoscere l’aritmetica elementare: cristiani circa 2,5 MLD, di cui cattolici circa 1,2 MLD, già da sola questa differenza induce a pensare che essa non sia insignificante. Sfido chiunque a scoprire un teorema, sofisma o arzigogolo con cui poter dimostrare che le due cifre siano equivalenti. A mio avviso, volendo attribuire una responsabilità ai cattolici non si può genericamente parlare di cristiani.

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    7. I processi agli intenti e alle intenzioni non si possono fare e tu, Ambrogio, non puoi sapere se ho usato quella parola con intento di derisione.


      Non è per niente offensiva se dividiamo le persone tra acculturati, e quindi dotti, e incolti, e quindi plebei.

      Dov'è l'offesa?

      Ribadisco che nella percezione dell'uomo della strada, non vi è soluzione di continuità tra cattolicesimo e cristianesimo.

      Questo è ciò che conta, secondo me, il resto sono sofismi di intellettuali.

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