lunedì 30 luglio 2018

A forza di gridare "Al lupo, al lupo!", il lupo arriva veramente



Salvini cita una frase di Benito Mussolini, proprio nel giorno della nascita del Duce, il 29 luglio 1883. Omaggio o coincidenza? In ogni caso la sinistra insorge. "Tanti nemici, tanto onore!". Così il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, su twitter, postando un articolo che riporta gli attacchi nei suoi confronti da parte di intellettuali, sinistra, cattolici, riviste, ecc. "Mussolini ha distrutto e umiliato l'Italia con un drammatico prezzo di sangue. Se questo è l'obiettivo di Salvini, i suoi nemici sono gli italiani. Ma forse fa queste boutade per nascondere la verità: il governo, a parte le chiacchiere, è un fallimento". Lo scrive in una nota il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. "L'espressione 'tanti nemici tanto onore' appartiene storicamente alla retorica propagandistica di Benito Mussolini". Lo scrive in una nota il capogruppo alla Camera di Liberi e Uguali, Federico Fornaro. "Leggerla oggi sul profilo Twitter del ministro dell'Interno - prosegue Fornaro - testimonia la volontà di Salvini di sdoganare non soltanto uno degli slogan principe di Mussolini, ma al tempo stesso di lanciare un messaggio chiaro alla destra estrema a riconoscersi nel nuovo Duce, il condottiero impegnato nella battaglia contro i migranti".



"Il Presidente del Consiglio Conte cosa attende ancora per richiamare pubblicamente Salvini al suo ruolo istituzionale di ministro dell'Interno, totalmente incompatibile con slogan di questo genere?", sottolinea il capogruppo di Leu. A notare la coincidenza con la data della nascita del Duce è il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali. "Che il ministro dell'Interno citi una frase di Benito Mussolini, proprio il giorno della nascita del dittatore che portò l'Italia alla rovina, la dice lunga sulla sua cultura politica, sul suo rispetto della Costituzione e della Repubblica italiana nata dalla Resistenza antifascista. Da oggi lo potremo definire non solo razzista ma anche un nostalgico del fascismo". "I suoi alleati di governo del M5S assistono silenti o compiacenti - conclude Fratoianni - a questo cupio dissolvi della democrazia italiana. Ma forse da chi pensa che democrazia e Parlamento vadano superati non c'è da stupirsene."

2 commenti:

  1. Questo è un argomento che mi interessa che periodicamente ritorna. Il fascismo come il nazismo (partito nazionalSOCIALISTA), nelle idee e nelle azioni era chiaramente socialista, quindi storicamente di sinistra, sbaglio? Nella destra estrema si identificano "partiti" dalle idee anche contrapposte (supremazia di una particolare nazione, governo autoritario e liberalismo). Non so se si tratti interamente di un gioco delle tre carte, c'è chi ci crede davvero in queste cose.

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  2. E io ci credo. Einaudi, futuro presidente della Repubblica, rifiutò di entrare nel governo Mussolini del 1924 perché Mussolini aveva in programma ilfinanziamento state delle imprese private e la nascita di imprese pubbliche, che poi furono smantellate nel dopo guerra. Con i risultati che ancor oggi si vedono.

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