martedì 31 luglio 2018

Georg von Frundsberg si sganascia dalle risate



E comunque, la frase "Molti nemici, molto onore", non è del Duce e tanto meno di Giulio Cesare. In realtà è del condottiero tedesco Georg von Frundsberg (1473-1528) che combatté per la casata degli Asburgo, in particolare per l’imperatore Massimiliano I. Tutta la vita Georg la trascorse combattendo quasi ininterrottamente per gli Asburgo, soprattutto in Italia. Sembra che proprio a Vicenza, combattendo contro i veneziani nella battaglia di La Motta, veneziani che erano in numero soverchiante, il condottiero disse al suo servo che gli aveva fatto notare la sproporzione: “molti nemici di von Frundsberg, molto onore!”. Era il 1513. Qualcuno dica a quelli di sinistra che il fascismo non c'entra. Il Duce ha solo preso in prestito, a sua volta, la frase di un altro. 




4 commenti:

  1. Che importanza ha precisare chi abbia la paternità di una frase?
    Quello che conta è il significato che vuole dare ad essa chi la utilizza. Specialmente se in un determinato tempo e per una specifica società essa riecheggia particolari significati. Il resto è sterile chiacchiericcio.

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    1. Nel caso in oggetto, se mi chiamassi Georg von Frundsberg avrebbe la sua importanza.

      In altri casi, è un po' come mettere in bocca a pensatori del passato, che quindi non possono smentire, cose che non hanno detto.

      Fra i più gettonati vedo Einstein, ma anche Leonardo Da Vinci non scherza. Famosa è quella sua frase che in realtà non era sua: "Verrà il giorno in cui uccidere gli animali sarà considerato alla stessa stregua dell'uccidere gli uomini".


      Frase che ha fatto sognare generazioni di animalisti.
      Ma era di un suo biografo.

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    2. Forse non è abbastanza chiaro quello che intendo dire. Senza nulla togliere a Georg von Frundsberg, mi sembra piuttosto ovvio l’uso che ne vuole fare l’amico Matteo, brutta imitazione di ben altro personaggio e non certo dell’autore della frase. E poi, è un modo di dire così semplice che potrebbero esserci altri personaggi ad averlo detto.
      Mi permetto di aggiungere io un aforisma, che non so dire di chi sia: Se tendi la corda oltre misura, si spezzerà, e se la lasci troppo lenta, non suonerà.

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    3. Dev'essere stata detta da un musicista di strumenti a corda.

      Salvini può dire quella frase, come ho fatto anch'io per anni, con la differenza che lui è "capo" del governo, mentre io sono sempre stato un "border line" che si metteva nei guai con la giustizia.

      Salvini, nonostante i molti nemici, ha migliaia di ammiratori, io sono sempre stato un paria.

      Ma non me ne lamento.

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