domenica 14 ottobre 2018

A volte il corpo sociale rigetta gli organi trapiantati


Fonte: ANSA

"Non voglio essere servita da un negro. Non mi va proprio". Così una cliente 40enne ha lasciato la spesa sul nastro trasportatore della cassa di un supermercato Carrefour di Varese ed è tornata fra le corsie pur di non dover interagire con il cassiere di colore che in quel momento (le 12.30 di giovedì scorso) era l'unico a cui i clienti potevano rivolgersi. "Alla fine - spiega il 28enne che da oltre dieci anni vive e lavora nel Varesotto - la signora ha continuato con gli insulti, pretendendo di essere servita da italiani; e quando ha sentito che io e la collega stavamo per chiamare i carabinieri, ha lanciato con rabbia verso di me le lattine di birra che aveva intenzione di acquistare, andandosene in tutta fretta". I dirigenti del punto vendita hanno presentato denuncia, consegnando ai carabinieri le registrazioni delle telecamere del supermarket.

7 commenti:

  1. C'e'da sposare subito una Donna cosi'una vera figlia Della lupa ,altro che LA valentina Nappi e I'll Rocco nazionale I riflettori Della vergogna su di loro non mancano mai ,con I Nazi si chiude bottega in tutti I sensi pudicizia o sfollagente ,scegliere ! Giravo per il MOA con LA svastika alcune ragazze vedevo che d'isinto si coprivano, grande 88 !!!

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    1. Cos'è il MOA? E cosa significa "grande 88"?

      La cliente del supermercato ha esagerato, secondo me.

      Il singolo individuo può essere una persona per bene, benché di colore, e allora sì che sarebbe xenofobia della peggiore specie respingerlo.

      Il problema è che questa a cui stiamo assistendo è un'invasione e il detto parla chiaro: "Il troppo stroppia".

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  2. Mall of Asia ,88 sta ad Adolfo ,e ma lo diceva il buon telese interlandi " contra judeas " libro che si puo trovare su terrasanta libera ma non e' niente di che ,con le mezze misure non si risolve niente ,ci vogliono dei Veri fanatici ci vuole un incisione decisa che si spurghi l'infezione una buona Volta una fasciata di Nero e poi via tutto risolto

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  3. Non per essere razzista a tutti I costi ma vorrei far notare che un lavorino cosi come nella foto andrebbe prima dato agli indigeni e non agli allogeni ,anche a me piacerebbe fare un mestierino cosi I conti li so fare stare in mezzo a voi mi fa sentire bene fin troppo e poi parlo italiano bene cosi tanto Bene che se apro bocca mi rimandano in esilio

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    1. Il problema di fondo è che gli africani, venendo in contatto con gli ariani, sono passati d'un balzo dalla preistoria alla civiltà moderna.

      I loro governanti, siano essi re, dittatori o presidenti di repubblica, hanno sbagliato e stanno sbagliando tutte le politiche economiche.

      Non avevano e non hanno le capacità per sviluppare le loro economie. Quando poi gli ariani hanno deciso di aiutarli, hanno fatto peggio, giacché l'iniziativa è stata presa da chi voleva solo arricchirsi e quella fase storica si chiama colonialismo.

      Oggi non va meglio, i problemi si sono moltiplicati e stanno arrivando anche da noi (parlo dei problemi) e questa fase si chiama neocolonialismo.

      La soluzione? Lasciarli andare per la loro strada ed evitare i contatti, come si evitano le persone contagiate.

      C'è bisogno di una quarantena politica!

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  4. Purtroppo però pare che Dio o Allah ci abbia fatto un bello scherzetto....Sono pieni di petrolio, diamanti, cobalto ed ogni ben di Dio, che a noi fanno gola. Detto da me.....e poi adesso ci penseranno i Cinesi a ricolonizzarli, sfruttare le loro risorse e dare un lavoro a tutti ad 1 € al giorno!

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    1. Anche questo è un ulteriore sviluppo del neocolonialismo.

      Gli africani sono un'etnia veramente sfortunata, a livello planetario. E caucasici e cinesi sono dei grandi f.d.p.

      Esclusi i presenti, ovviamente.

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