venerdì 18 gennaio 2019

Natale è ogni giorno


Testo di Marco Adami

Uh, ma che bravo. Però voglio sperare che:

1) avrebbe fatto la stessa cosa anche se la mamma e i bambini, anziché "di colore" (bruttissima espressione) fossero stati bianchi e italiani;


2) il biglietto lo avevano pagato? Va bene non svegliare i bimbi, ma l'adulto no. Se sono in treno e dormo, il controllore se ne frega (giustamente) del mio sonno: mi sveglia e mi chiede il biglietto, com'è suo dovere (e com'è mio dovere mostrarglielo).

Altrimenti sarebbe l'ennesimo caso di razzismo al contrario.

2 commenti:

  1. Mi è sempre piaciuto viaggiare in treno ... tempo fa , però , quando i treni non si prenotavano , quando andavi in stazione e prendevi il biglietto sul posto , quando aspettavi il treno e se lo perdevi prendevi il prossimo , tanto il biglietto valeva lo stesso , e quando ti sedevi dove c'era posto ... altrimenti in piedi ... quello era viaggiare da esseri liberi

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