lunedì 11 febbraio 2019

Giornalisti che non sapevano cosa stava succedendo a Basovizza


Testo di Alessandro Mezzano (mail)

L'Unità, nell'edizione del 30 novembre 1946, scriveva: "Ancora si parla di 'profughi': altre le persone, altri i termini del dramma. Non riusciremo mai a considerare aventi diritto ad asilo coloro che si sono riversati nelle nostre grandi città. Non sotto la spinta del nemico incalzante, ma impauriti dall'alito di libertà che precedeva o coincideva con l'avanzata degli eserciti liberatori. I gerarchi, i briganti neri, i profittatori che hanno trovato rifugio nelle città e vi sperperano le ricchezze rapinate e forniscono reclute alla delinquenza comune, non meritano davvero la nostra solidarietà né hanno diritto a rubarci pane e spazio che sono già così scarsi. Questi relitti repubblichini, che ingorgano la vita delle città e le offendono con la loro presenza e con l'ostentata opulenza, che non vogliono tornare ai paesi d'origine perché temono d'incontrarsi con le loro vittime, siano affidati alla Polizia che ha il compito di difenderci dai criminali.” Così i comunisti italiani contro i profughi istriani che fuggivano dalle foibe in cui i loro complici partigiani titini uccidevano chi aveva la sola colpa di essere italiano.

4 commenti:

  1. Adesso invece sono pieni d'amore e accolgono i negri a cosce aperte!

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    1. Il comunismo in Italia ha avuto una trasformazione di 360 gradi.
      Sempre fuori di testa erano e sono!

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  2. I sinistroidi ITAGLIANI sono una vergogna nazionale sono diventati masochisti, sono la feccia nazionale peggio degli abrei,accolgono feccia umana,vogliono Gender a scuola matrimoni con adozione ai culattoni trans e puttane in parlamento che ora prendono anche la pensione ma dove ci vogliono portare?

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    1. Al nuovo ordine mondiale, sotto guida sionista.

      Basterebbe farlo sapere in giro, a quante più persone possibile, per ostacolare i loro piani imperialisti.

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