lunedì 18 marzo 2019

Amor comincia con canti e rimborsi e poi finisce con lacrime al cuore


Ero certo che Bogdan non c’entrasse niente. Gli organizzatori di questa gogna mediatica hanno preso i classici due piccioni con una fava: hanno attaccato il Movimento 5 Stelle colpendo l’anello più debole della catena, una brava donna e, contemporaneamente, screditando un valente blogger cercatore di verità. C’è chi ha parlato di vendetta porno, cioè che sia stato Bogdan a mettere in rete foto e filmini hard di Giulia Sarti, essendo stato da essa lasciato, ma le foto circolavano su internet già dal 2013, mentre i filmini sono falsi e dove Giulia Sarti nemmeno si riconosce. Giulia e Bogdan si sono conosciuti proprio nel 2013, quando la ragazza si era rivolta a lui per cancellare le foto che le erano state rubate dalla posta elettronica. Il pasticcio semmai riguarda i mancati rimborsi della Sarti, cosa che ha portato alla separazione fra i due, ma foto e filmini sono un tentativo di screditare due soggetti conosciuti pubblicamente, lei per essere presidente della commissione giustizia della camera e lui per essere un videoblogger divulgatore di scomode verità. E’ lo stesso metodo messo in atto con Weinstein, ebreo attaccato da altri ebrei. Se tanto mi dà tanto, anche con questi squallidi attacchi a persone per bene c’è l’impronta ebraica. Del resto, Paolo Mieli, a cui qualcuno ha mandato i filmini hard, è il giornalista ebreo più famoso d’Italia.

1 commento:

  1. E poi dice che manca er lavoro qui da nojos, in thaja, se poterebbe puro mette un agente dietro ogni spostamento de foto su una rete bubblica e dà puro un mucchio de bella ciccia all'avvocati, ai tribunali etc.. tutta robba che poi puteremmo rivenne in cina in cambio dei loro pommodori che continuano ad arrivà puntuali, per fortuna degli amanti da' pummarola n'coppa

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