E così, anche Codroipo sperimenta il suo cortocircuito immigrazionista. Non si è trattato di spargimento di sangue, ma di squilibrio mentale da parte di un pakistano di 24 anni. Il quale, ieri mattina, è entrato nel supermercato Prix, armato di bastone, e mentre cassiere e clienti scappavano spaventati, il direttore lo ha affrontato e si è sentito rivolgere una strana richiesta: “Chiudi il supermercato perché hanno diritto di mangiare anche i piccioni”. Se il ragazzo è stato in grado di esprimere un concetto abbastanza elaborato, significa che è in Italia già da un po’, ma quando i carabinieri lo hanno acciuffato e portato in caserma, si è saputo tramite l’interprete che il giovane aveva il permesso di soggiorno scaduto e che era senza fissa dimora. E’ stato denunciato a piede libero per detenzione di oggetto atto ad offendere.
Nella guida Lonely Planet del Madagascar si trova un accenno alla “sindrome da spaesamento”, che in quell’isola incantata (ma presumo anche in altri luoghi del Terzo Mondo) colpisce i turisti che vi soggiornano a lungo e, ancora di più, i residenti. Se lo spaesamento si verifica nei bianchi, perché non dovrebbe verificarsi anche negli africani e negli asiatici che sono giunti in massa in Europa? Non posso credere che il ragazzo pakistano sia partito dal suo paese con turbe psichiche conclamate. Mi viene più facile immaginare che gli siano insorte qui da noi, per l’isolamento a cui è soggetto, benché di pakistani in Italia ce ne siano in abbondanza, per gli usi e costumi troppo diversi da quelli che ha lasciato dove è nato, per le difficoltà a praticare la sua religione che, psicologicamente parlando, deve rappresentare per lui una specie di salvavita, se ha senso quello che disse Marx circa le religioni oppio dei popoli.
Qui danno fuori di matto e, nella peggiore delle ipotesi, si comportano come il picconatore Kabobo. Oppure, vanno al supermercato e, invece di entrare con il carrello, entrano con un nerboruto bastone. La sindrome da spaesamento - lo abbiamo visto pochi giorni fa con l’autista dello scuolabus - colpisce anche coloro che vivono in Italia da tanti anni e che apparentemente si mostrano bene integrati. Insomma, a Codroipo, nel mio paese, abbiamo avuto anche il migrante animalista che, nella sua incipiente follia, si preoccupa per i piccioni. I carabinieri non hanno potuto far altro che mandarlo a spasso, con il suo bel foglietto di carta in mano, e così facendo hanno messo in circolazione un altro potenziale picconatore. Se avessimo una polizia come quella di Minority Report, gravi reati di sangue non si verificherebbero. Ma quella purtroppo è fantascienza.
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