Testo di Antonella Lucato
Stefano stava andando al lavoro a piedi, ascoltava la musica con le cuffiette, sorrideva quando è stato sgozzato con una coltellata alla gola. Aveva solo 33 anni, figlio di un ex carabiniere, era laureato in giurisprudenza, era tornato solo da qualche mese in Italia dopo alcuni anni in Australia, non aveva mai visto l’assassino che all’improvviso gli ha squarciato la gola. “Ho scelto, tra tutte le persone che passavano, di uccidere questo giovane perché si presentava con un’aria felice e io ho scelto di uccidere la sua felicità. L’ho sgozzato con il mio coltello, venite, ve lo faccio trovare”. Sono le parole rilasciate ai Carabinieri dall’assassino, un marocchino con cittadinanza italiana. Stefano è stato sgozzato per un sorriso che l’ha fatto sembrare troppo felice per il suo assassino.
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