lunedì 13 maggio 2019

La frode fiscale della bigiotteria


E’ lecito che un migrante invii nel paese d’origine, per aiutare la famiglia rimasta in patria, parte del denaro che guadagna in Italia? Direi di sì, come facevano i nostri antenati. Se il migrante ha un lavoro onesto, paga tasse e bollette e si comporta civilmente, ha tutto il diritto di aiutare la famiglia con il ricavato delle sue fatiche. Ma quando il migrante lamenta uno stato di povertà, si fa aiutare dalla Caritas a pagare le bollette e va a mangiare alla mensa dei poveri, usufruendo anche delle agevolazioni comunali per le mense scolastiche dei figli, allora il discorso è diverso. I soldi che non paga ai comuni per le mense scolastiche sono pagati, per lui, con le tasse degli italiani. Se ha i soldi da mandare all’estero, come è possibile che non li abbia per pagare i 50 euro di retta mensile scolastica? Ho toccato con mano questo comportamento furbesco, per non dire delinquenziale, con una mia cliente senegalese. Dopo un anno che la scarrozzavo in macchina per recarsi a Grado, a vendere bigiotteria, o all’asilo per portare i suoi figli, incontro la sua padrona di casa che mi chiede: “Come fa la mia inquilina a pagarsi il taxi, mentre sono due anni che non mi paga l’affitto?”. 


Inutile dire che sono rimasto interdetto e senza parole, non potendo non darle ragione. Al prossimo negro che le chiederà in affitto l’abitazione, la padrona di casa dirà giustamente di no. E quanto accade in un piccolo centro come Codroipo, immagino capiti anche nel resto d’Italia. Ed è sempre Pantalone che paga!
[Ringrazio Francesco per avermi mandato il video]

1 commento:

  1. Si fà aiutare dalla Caritas a pagare le bollette?
    E chi aiuta uno come me(800 €) di pensione, bollette
    sempre più care, esose e gonfiate, veri furti legalizzati
    e non ti permettono nemmeno di arrivare a metà mese...
    Forse perchè sono italiano? Italia e Vaticano, fate schifo!

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