giovedì 9 maggio 2019

Moschee in Italia? No, grazie!


Testo di Graziano Ganzit

Non dipende da chi finanzia le moschee, ma da come vengono gestite. L'Islam ha due differenze sostanziali rispetto al cristianesimo. Nel cristianesimo è l'uomo, il singolo che viene elevato verso Dio attraverso la pratica dell'Amore verso gli altri. Nell'Islam il singolo non conta nulla se non in funzione del gruppo di appartenenza, la Umma, e al grado di sottomissione ad Allah. Di conseguenza, permettere agli islamici di raggrupparsi, di costruire moschee non eleva il loro senso di responsabilità ma, al contrario, carica il loro ego collettivo e li rafforza nelle pretese e nelle aspettative di sottomettere quanti hanno attorno che vengono considerati "infedeli" e di conseguenza devono essere portati verso l'Islam con le buone o con le cattive. E' un loro obbligo che va assolto anche applicando le "cattive". Dunque non è religione di Amore verso il prossimo. Non esiste che spirito di solidarietà all'interno della Umma, la comunità dei credenti in Allah. Per questo è pericoloso concedere luoghi di culto a simili persone. Vanno invece accolte mantenendole isolate e a contatto col nostro mondo laico affinché capiscano il processo evolutivo della nostra civiltà che separa Stato e religione, ma ha creato lo Stato sulle basi di una religione solidaristica e privilegiante l'aspetto assoluto della responsabilità individuale. Detto questo, è evidente che sono contrario alla costruzione di moschee nel nostro territorio.

Nessun commento:

Posta un commento