domenica 15 settembre 2019

Un giorno i buonisti capiranno di essersi dati la zappa sui piedi


Testo di Enrico Priotti (15 settembre)

Vi racconto un caso che mi ha destato profonda rabbia. Conosco un anziano pensionato che è praticamente cieco da un occhio a causa di una malattia degenerativa della retina e che ora, per la cataratta all'altro occhio, sta per perdere definitivamente la vista. Si è rivolto alla sanità pubblica, ma il medico gli ha negato l'intervento di sostituzione del cristallino. La giustificazione? "Il S.S.N. è già oberato di spese e dobbiamo limitarle". Naturalmente, a pagamento (2500 Euro) tutto si appiana in un istante. Preciso che parliamo di una persona che ha pagato per tutta la sua lunghissima vita lavorativa i contributi al Servizio Sanitario Nazionale. Il mio pensiero va subito a quella marea di terzomondisti che entrano a forza nel nostro Paese e che noi andiamo addirittura a prelevare in acque internazionali o libiche perché "malati" (scabbia, TBC, ecc., ecc...) e che curiamo, naturalmente tutto a nostre spese. 


Ora io mi chiedo: chi ha più diritto di essere curato? Quell'italiano che ha pagato per l'assistenza, vedendosela vergognosamente negare, o questi invasori, che non hanno versato un solo cent ai nostri ospedali e che oltretutto ci portano ciò che leggiamo tutti i giorni? Mi chiedo anche: ‘sti innumerevoli italiani che votano a sinistra, vedono cosa sta succedendo o dormono? Pensano che saranno sempre sani e che questi problemi riguardino solo gli altri? Ma possibile che così tanti non si rendano conto di quello che stanno combinando al Paese, votando in quella maniera?

3 commenti:

  1. Questo volevo dire a chi è favorevole ai porti aperti! L'unica magra consolazione nell'essere estinto è che con scomparirà anche quel 25-30 % di italioti buonisti sadomasochistico che baciano la mano dello straniero che li sta annientando e odiano i loro compatrioti!

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    1. Mi viene in mente il Beagle (lo Snoopy dei fumetti), la razza canina scelta dai sadici vivisettori perché, invece di mordere la mano che li tortura, la lecca.

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