Giulio Meotti: Jack Merritt lavorava per la riabilitazione dei detenuti, per migliorare la vita delle persone. Uno di loro, Usman Khan, ieri a Londra lo ha ucciso a coltellate. Non lo facciamo mai, ma dovremmo fermarci un po’ a guardare le vite spezzate dall’Islam radicale.
Carmelo Mustari: Povero ragazzo, pieno di vita e speranzoso in un futuro fruttuoso. Cosa sarebbe riuscito a costruire per gli altri se fosse vissuto? Di contro, l'attentatore era giunto alla fine della sua esistenza, costellata di odio e chiusura verso gli altri. Venuto in un paese a lui sconosciuto, solo per cercare di portare scompiglio e caos. Cosa avrebbe fatto se fosse sopravvissuto per gli altri? Quale apporto avrebbe fornito alla società in cui viveva? Magari se ci ponessimo più spesso di queste domande, la risposta al fenomeno islamico, verrebbe naturale e spontanea. La realtà va vista per quella che è e non con la lente distorta dall'ideologia.
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