Il coronadiavolo

La disinvoltura di Giuseppe Conte con cui annuncia misure straordinarie, spalleggiato dal Papa, capo supremo dei gesuiti, dalla classe medica, da quella politica e dai giornalisti di regime, è qualcosa che lascia allibiti. Mai come oggi ho provato disgusto per quell’essere viscido, sconosciuto fino a non molto tempo fa, venuto fuori dalle paludi delle scuole gesuitiche, quando cerca di spiegarci che dobbiamo fare sacrifici, impegnandoci in uno sforzo collettivo per arginare l’espandersi del virus, emanazione del Demonio, impalpabile, invisibile spettro che sta in agguato nell’ombra e che vuole rapire le nostre anime. E nel frattempo, aspettando che il Satana coronato rubi le nostre anime sballottate, i padroni del mondo, alias Illuminati, ci rubano le nostre libertà, ci condizionano, ci prendono in giro, ci terrorizzano e umiliano la nostra intelligenza, trattandoci come immaturi bambinelli. Ma questo incubo dovrà finire, prima o poi, come finì la follia collettiva che prese gli abitanti di Salem, nel Massachusetts, nel 1692. A un certo punto capirono che erano stati manipolati da dieci isteriche ragazzine, con conseguenze drammatiche per circa duecento persone e tragiche per una ventina di esse. Riusciremo noi, oggi, in questo marzo pazzerello, reso ancora più pazzo dai pazzi che ci governano, a uscire da questa follia collettiva del diavolo che veste virus?