Due antenne di telefonia mobile 5 G sono state oggetto di incendi, la sera e la notte di giovedì 28 gennaio: la prima a Donneville, a sud-est di Tolosa, l'altra a Fonbeauzard, situata a nord. Altre quattro antenne sono già state bruciate dall'inizio dell’anno. L'incendio è iniziato intorno alle 19:30 su un'antenna situata allo stadio Donneville, a sud-est di Tolosa. Un secondo incendio ha colpito un'altra antenna a relè durante la notte, intorno alle 2 del mattino, situata nella cittadina di Fonbeauzard, questa volta a nord della città. (continua in lingua originale)
In Italia ancora niente? ... Peccato
RispondiEliminaMica autocombustione spacciata per attentato? Molta energia arriva e si diparte dai ripetitori 5G. Si appicca il fuoco a strutture metalliche? Grandi regolatori demografici, come le macchinette elettriche a resistenza che fulminano le zanzare, solo un po'diverse.
RispondiEliminaAndamento lento. Ti sconquassano lentamente gli organi interni. Morte per soffocamento oppure per emorragia. Ma richiede tempo, alla fine qualcuno si scoccia. E poi nel 2024 al Covid non ci crede più nessuno.
Quick and easy (facile e veloce) uno squillo sullo smartphone, numero in rubrica, contatto amico. Devastante scarica elettromagnetica dall'orecchio al cervello. Bruciato, fritto, il cervello. Morte per postumi da vaccino anti Covid. Per qualche anno la gente ci crede, ci crederà ancora.. Troveremo qualcos'altro più in là, alla via così......
Qualche alieno amico?
RispondiElimina