Un governo che scontenta le basi dei partiti

Testo di Luca Donadel

Per tutti quelli che mi stanno chiedendo di commentare questo "nuovo" governo: nei miei video metto luce su fatti non noti, quello che sta accadendo adesso è sotto gli occhi di tutti. Leggetevi i commenti sulle pagine dei rispettivi leader dei partiti, è uno spasso:

>La base del PD è furiosa per l'inciucio con la Lega e la presenza di Brunetta, Carfagna e Cartabia in un Governo sostenuto dal loro partito

>La base dei 5Stelle è furiosa per l'ennesimo tradimento della sua classe dirigente con l'ennesima messinscena su Rousseau e la mancanza del loro dio Conte nel Governo

>La base della Lega, prima seriamente dubbiosa ma almeno speranzosa, è furiosa perché si sono presi tre ministeri semi-ininfluenti (Turismo, l'anno in cui nessuno viaggia, Mise, senza delega all'energia) e con la Lamorgese all'Interno si sentono a buon diritto inculati.

E qualcuno potrebbe pensare: "Ora diventa una sfida a tre per vedere chi sbrocca per primo e fa saltare tutto alla Renzi!"

Ma la situazione è diversa: Renzi aveva i numeri per far affondare Conte, mentre nessuno dei tre partiti sopra elencati li ha per affondare Draghi.

La maggioranza è così vasta che di fatto reggerebbe anche senza uno dei tre partiti, e i due rimanenti si cannibalizzeranno i ministeri di quello che ha lasciato.

Per cui il Governo Draghi sarà "ballerino" finché tutti e tre i gruppi scontenti ne faranno parte, ma assurdamente diventerà più "solido" quando e se uno dei tre lascerà. Praticamente la situazione perfetta per rendere questo Governo incrollabile fino almeno all'elezione del prossimo Presidente della Repubblica.

Mi complimento con Davos e Bilderberg. Scacco matto, Italia.