Testo di Paolo Sensini
Capita in Israele che, in barba all'isterismo che regna dalle nostre parte contro "assembramenti" e manifestazioni, si ritrovino migliaia e migliaia di persone per festeggiare le loro ritualità tribali. Mascherine? Neppure l'ombra, poi finisce tutto in tragedia con 44 persone morte calpestate nel fuggi fuggi e 150 feriti. Ma i giornali di tutto il mondo tengono un profilo bassissimo perché, ovviamente, il massimo terrorismo possibile dev'essere come al solito indirizzato sul coglionavirus. Qua da noi sarebbe bastato che un paio di persone, durante una sagra paesana, si fossero prese un raffredore per gridare all'untore e rilanciare sul pericolo da scongiurare con museruole, vaccini sperimentali e arresti domiciliari. L'informazione di regime non è solo una forma di raggiro organizzato, ma è un vero e proprio crimine contro i popoli e, per colmo d'impudenza, pagata oltretutto col denaro dei sudditi.