venerdì 30 settembre 2022

Al Tagliamento non succede!


Testo di 
Cinzia Florio

La magia del lago Baikal. Quello che vedete è reale. Nessun trucco. É solo la natura che si diverte a deliziarci con immagini davvero peculiari riprese sul lago Baikal, in Russia. Sembra che le pietre levitino sulle acque. Accade quando il lago viene ricoperto da uno spesso strato di ghiaccio e questo fenomeno ha anche un nome: Baikal Zen. Le pietre vengono prima spinte sulla superficie ghiacciata del lago da forti venti e poi riscaldate dalla luce solare che scioglie il ghiaccio sottostante. La parte sotto la pietra, meno esposta ai raggi solari, rimane ghiacciata creando l’illusione di questi ciottoli levitanti.

Là dove i funghi sono la razza dominante

Fonte: Le Filastrocche di Nonna Gnoma


Appena è Autunno Mister Funghetto 

felice nel bosco si fa un giretto

“Buona giornata Mister Porcino!”

“Saluti a casa signor Finferlino!”

“Che bel cappello Miss Amanita.”

“Signora Spugnola ma è dimagrita?”

“Avete sentito signor Sanguinello?

Quest’anno il tempo si preannuncia bello.

Mi ha detto ieri Messer Gallinaccio

che il piccolo Ovolo è un ragazzaccio.”

“Olà Chiodino , che viso scuro,

ha fatto baruffa con Mazza Tamburo?”

“Ben ritrovata signora Trombetta,

dov’è che corre con tanta fretta?”

E fra saluti e chiacchierate

passano svelte le sue giornate

in mezzo a ghiande e foglie d’oro

L’autunno è per tutti un grande tesoro.

Il nostro padrone americano ci vuole poveri



Testo di Paolo Di Mizio

Un’epoca è finita. I sabotaggi, certamente americani, ai gasdotti Nord Stream 1 e 2 hanno procurato danni "irreparabili" (secondo alcuni) alle due strutture, oppure "riparabili ma in alcuni anni" secondo altri. Di fatto i due gasdotti non esisteranno più perché, se fossero riparati, con grandi costi e tempi lunghi, sarebbe tutto inutile: potrebbero essere subito sabotati di nuovo. Dobbiamo quindi prendere atto che comunque vada la guerra in Ucraina, per l'Europa e le sue principali economie manufatturiere - cioè Germania e Italia - la frittata è fatta. Il disastro è compiuto. È finita l'epoca della grande industria che poteva nutrirsi di energia abbondante e a buon prezzo per fabbricare prodotti destinati all'esportazione e al mercato interno. D'ora in avanti l'energia sarà scarsa e molto, molto più costosa di prima. Reggeranno le nostre esportazioni? Per reggere dovranno ridurre i costi di produzione nell'unico altro fattore di costo decisivo - il costo del lavoro - e non è detto che basterà. Comunque vada, il costo del lavoro dovrà essere drasticamente ridimensionato al ribasso. Questo significa stipendi più bassi: non ci sarà bisogno di tagliarli, ci penserà l'inflazione. 


Un odio atavico da cancellare

Testo di Maria Jose Tejeda

Non usare velenoMi uccidi lentamente. I miei organi interni si distruggono e scoppiano causando un dolore inspiegabile e sono così vivo per due ore. Non usare trappole. La maggior parte delle volte non è efficace e non mi uccide con un colpo solo. Mi distrugge solo le ossa. E soffro troppo. Sono vivo. E cerco solo da mangiare. Se non vuoi che ti visiti, sii un po’ più igienico. O adotta un gatto e non mi avvicino. Ma mettiti al mio posto e non essere crudele.

giovedì 29 settembre 2022

Noi reazionari del XXI secolo


Testo di Sergio Pastore

Il punto di equilibrio. Vester, studioso dei sistemi complessi, sosteneva che la natura ci aveva creati individui, noi esseri umani. Avrebbe potuto forse generare anche un solo essere, una massa gelatinosa che coprisse la Terra, simile a quel fungo che in America si estende per chilometri e chilometri. No, ci creò individui. E grazie a individui eccezionali, geniali, l'umanità si è evoluta tanto da modificare in parte radicalmente l'ambiente naturale originario. Ma adesso siamo qualcosa come 8 miliardi di esseri umani, e il prossimo miliardo bussa già alla porta. A parte i deserti e le vette più alte, l'umanità ha occupato quasi ogni nicchia e forma oggi forse quell'essere unico che ipotizzava Vester. L'interdipendenza dell'umanità è totale (lo dice anche il papa). A dire il vero ci sono ancora centinaia di milioni, forse miliardi, che non godono ancora di tutti i privilegi di noi occidentali (il presidente indiano Modi sta cercando di convincere gli Indiani, apparentemente inultilmente, di usare i servizi igienici). Ma a parte notevoli differenze di reddito e di benessere tuttora esistenti, l'umanità è o sembra essere in cammino verso una sola Terra, una sola umanità, un essere unico. 


We have a dream!


Testo di Franco Libero Manco

Noi abbiamo un sogno, quello della liberazione degli animali dalla tirannide umana, dall’inferno cui li ha condannati il nostro egoismo con la mattazione, la vivisezione, la pesca, la caccia, le pellicce, le corride, gli zoo, i circhi equestri, le feste patronali, i palii, i rodei ecc. Davanti a tanto orrore noi non possiamo tacere, ce lo impone la nostra coscienza, la civiltà, la giustizia, la vita. Solo tollerare la presenza dei mattatoi e degli istituti di sperimentazione ci rende complici.

E' più forte di loro!


Testo di 
Silvia Brazzorotto

Sono appena le 7.15 del mattino. Ancora presto perché i raggi solari scaldino il suolo e asciughino la rugiada. Ma qualcuno è già attivo in quei campi di erba e fossi dove l'autunno lascia lo spazio al silenzio. Nessun trattore in arrivo. Nessun rumore nell'aria. La natura entra poco a poco in dormiveglia. È ora di uscire e saltellare qua e là. Due lepri iniziano a esplorare e ad assaggiare gli ultimi fiori di stagione. Non si sa se siano maschi o femmine, madri o padri, fratelli o sorelle. Non ci è dato saperlo. A un tratto uno sparo. Una si rivolta su se stessa con degli spasmi continui. Le zampe posteriori scalciano due, tre volte mentre rimane paralizzata su quel fianco. Gli occhi spalancati dell'altra come a chiedersi: "Che succede?" Il cuore palpita sempre più forte. È ora di nascondersi! Frastornata rimane a guardare la scena. Un uomo prende la lepre semiviva dalle orecchie. Fa diversi passi allontanandosi dal punto fatale, poi si ferma e si volta. Rimane in silenzio con il suo bottino a penzoloni fra le mani. Poi ecco, due orecchie troppo lunghe sbucano dall'erba. Infine, un'ultimo sparo.

Questo è ciò che puntualmente sento ogni domenica mattina a pochi passi da casa mia. Poteva essere una domenica serena anche oggi, ma è più forte di "loro" andare in giro a stroncare vite.

Fra poco si riparte con un'altra pandemia


Fonte: Manuale MSD

Il vaiolo delle scimmie è causato dal virus del vaiolo delle scimmie, un orthopoxvirus strutturalmente correlato al virus del vaiolo. I pazienti si presentano con un'eruzione vescicolare o pustolosa che può essere dolorosa e spesso con febbre, malessere e linfoadenopatia. La diagnosi si basa sulla reazione a catena della polimerasi (PCR). Il trattamento è generalmente di supporto e potenzialmente con farmaci antivirali. La prevenzione comporta la vaccinazione.

mercoledì 28 settembre 2022

La pioggia stimola l'appetito

E’ il più bel video che sono riuscito a fare finora. O meglio, che la fototrappola è riuscita a fare, nonostante la pioggia battente. Per fortuna, l’apparecchio è a tenuta stagna e nessun danno è stato riportato. Quello è il mio angolino segreto sulle rive del fiume Stella, è lo stesso posto dove la faina si era presentata, per annusare una lepre morta, ma senza approfittarne, e per sgraffignare il pane che avevo messo per i ratti. Perciò deduco che sia la stessa faina, rispettivamente, dei mesi di maggio e luglio scorsiBisogna inoltre sfatare un mito. Sarà anche una ladra di polli e conigli, ma non avrei immaginato che fosse onnivora. Pensavo che, come la sua cugina stretta, la martora, si ciba di scoiattoli, e solo di quelli, così anche la faina mangiasse solo volatili da cortile e qualche coniglietto, con topi e ratti come dessert. Ma così non è. Le tre prugne tenere posso anche capirle: un po’ di vitamine ci vogliono. Ma la pannocchia? Avrà il suo bel da fare a sgranocchiarla tutta! Mi sarei aspettato che venisse il capriolo, o la lepre o, al limite, il riccio, che è dichiaratamente onnivoro, ma un mustelide vegetariano non lo avrei mai immaginato. A parte il tasso, ovviamente! La cornacchia, di cui si vede solo la parte posteriore per un attimo, è venuta a controllare che fosse tutto a posto e la nutria era all’oscuro di tutto perché quello spezzone che la riguarda l’avevo filmato qualche giorno prima, con una fagiana morta come esca. E di sicuro, non era stata la nutria a farla sparire. L’orientamento della fototrappola, sia con la fagiana, sparita senza lasciare traccia, sia con la pannocchia e le prugne, era lo stesso, per cui alla fine ho aggiunto il pezzo posticcio. Ribadisco che è il miglior video che ho prodotto finora, una storia completa, che non ha bisogno di commenti. Quell’apparecchio mi sta dando delle belle soddisfazioni.


Che poi, non era neanche una vipera!


Testo di 
Carlotta Fassina

Tu che ti senti in dovere di uccidere col tuo bastone una vipera che si scaldava al tiepido sole, stai a casa, non andare in montagna. Stai a casa! A casa potrai coltivare l'ordine perfetto che sogni per il mondo e domare il tuo prato o sia pure il tuo vaso di basilico sul davanzale. La montagna non è tua, non ti appartiene, non sei chiamato a decidere chi deve vivere, quindi stalle lontano. Stai a casa! Non abbiamo bisogno di te.

Dopo quello cinese, ecco il calendario celtico


Testo di 
Rita Gentili

Il calendario celtico degli alberi. Secondo la fede celtica, gli uomini sono stati creati dagli alberi. Ogni data di nascita può essere attribuita a una delle 21 specie di alberi. Questi a loro volta decifrano il carattere di chi è nato quel giorno.

"Io, sono come un albero".

martedì 27 settembre 2022

Vantarsi di essere psicopatici


Testo di 
Gabriella Dimastrodonato

Cos'è il cacciatoreUn codardo che esibisce il suo vanto! Talmente psicopatico da non vedere quanto sia ridicolo, in quanto accecato dalla crudeltà verso l'indifeso. Un essere tendenzialmente pericoloso anche per gli uomini. Degenerare e superare il limite non è, poi, così lontano!

Come sarebbe bella la Terra senza l'uomo!



Testo di Giorgio Caproni

Non uccidete il mare,

la libellula, il vento.

Non soffocate il lamento

(il canto!) del lamantino.

Il galagone, il pino:

anche di questo è fatto

l’uomo. E chi per profitto vile

fulmina un pesce, un fiume,

non fatelo cavaliere

del lavoro. L’amore

finisce dove finisce l’erba

e l’acqua muore. Dove

sparendo la foresta

e l’aria verde, chi resta

sospira nel sempre più vasto

paese guasto: Come

potrebbe tornare a essere bella,

scomparso l’uomo, la terra. 

Oltre la barriera di specie


Testo di Monica Liberti

Tu cosa vedi?

Io vedo due bambini, due cuccioli, due vite...

Se li tagli sanguinano, se li ferisci piangono...

Se gli viene fame si disperano...

Se li abbandoni soffrono!

Vedo due esserini che d'ora in poi lotteranno per la loro vita...

Nessuno dei due merita maltrattamenti, entrambi meritano vite dignitose...

Questi due esserini meritano di crescere in una casa piena di amore e rispetto...

Entrambi meritano di vivere una vita dignitosa senza sofferenze, senza carenze!

Meritano di avere chi veda per loro e gli insegni ad essere felici...

Insegniamo a rispettare la vita!

La più bella storia cinofila mai raccontata


Testo di 
Doria Orestina

Non c'è cane più fedele di Argo, aspettò per 20 anni il ritorno di Ulisse a Itaca, e morì faticosamente scodinzolando dopo aver visto tornare il suo padrone, essendo l'unico a riconoscerlo dietro il suo travestimento da mendicante. Una storia triste che fa riflettere.

lunedì 26 settembre 2022

Il veleno che uccide i rapporti tra le persone

Fonte: Il Libro Rosso di Jung 


Il pitone soffocò il serpente velenoso che lo mordeva.

Entrambi morirono, uno per asfissia e l'altro per via del potente veleno.

Questa è una precisa rappresentazione di come le persone si distruggono.

Le amicizie finiscono,

le relazioni finiscono,

le famiglie finiscono per decimarsi,

per il fatto che uno vuole essere sempre migliore dall'altro,

si rovinano le persone,

si rovina il proposito altrui pur di portare avanti il proprio ego e senso di superiorità,

gli altri avvelenano chi gli sta accanto con pettegolezzi, invidia, falsità e maldicenze,

finché non si distruggono l'un l'altro.

Non essere l'avvelenatore di chi ti sta accanto.

Sii un incoraggiatore di persone.

Il mondo ha già troppi critici.

Una fontanella per niente antropocentrica


Testo di 
Maria Ratti

A Vienna c'è una fontanelle a triplo uso! In alto per gli uccellini, al centro per gli umani e in basso per cani e gatti. 

Sadismo e crudeltà nell'allevamento dei crostacei


Testo di 
Gabriella Dimastrodonato

Parliamo di una pratica cruenta molto diffusa fin dagli anni ’70 negli allevamenti di crostacei, che consiste nell’eliminazione degli occhi nelle femmine di gamberetti o gamberi, per favorirne la riproduzione. Lo scopo è infatti quello di stimolarne le ovaie e portarle alla maturazione più velocemente, così che anche la riproduzione avvenga in tempi più brevi dal momento che la condizione di cattività e il conseguente stress che ne deriva inibiscono la maturazione ovarica. Questa pratica viene attuata per intervenire sull’attivazione del sistema endocrino riproduttivo e ciò induce la maturazione sessuale delle femmine e la conseguente riproduzione. In più, l’ablazione oculare aumenterebbe anche la quantità di uova prodotte da una singola femmina, con notevoli vantaggi dal punto di vista economico. “Esistono diversi metodi per attuare l’ablazione del peduncolo oculare che può avvenire secondo le seguenti modalità: 

- per schiacciamento: si incide il bulbo dell’occhio con una lama affilata e quindi, premendo alla base del peduncolo oculare con pollice e indice, si lascia fuoriuscire il materiale organico;

- tramite legatura: con una sottile cordicella si lega strettamente la base del peduncolo oculare, che si stacca nel giro di qualche giorno;

- per cauterizzazione: può essere fatta elettricamente oppure con un bastoncello di nitrato di argento poggiando sul peduncolo oculare;

- tagliando il peduncolo con forbici a circa 3 mm dalla base;

- tramite distacco con le unghie: il peduncolo viene afferrato tra l’unghia del pollice e l’indice e inciso fortemente fino a causarne il distacco. Viene consigliato di effettuare tale operazione mantenendo gli animali in acqua a temperatura mediamente più bassa di quella ambientale per ridurre lo stress ed evitare un aumento delle mortalità”.


Il topino sregolato


Testo di Giancarlo Buonofiglio

Avevo un topino. La sua gabbia era un labirinto di incroci, muri, sentieri interrotti e finte aperture. L'aveva costruita un umano squilibrato, eppure nonostante l'intreccio di viottoli e barriere lo trovavo sempre fuori. Il topino possedeva un metodo. Seguire la via costruita per lui si era dimostrata una trappola. Saltava quindi sopra i muretti e li attraversava come un funambolo fino al varco che lo conduceva alla libertà. Non era un topo intelligente più di altri ma non rispettava le regole, aveva fiutato che seguire una regola è ubbidire a un comando. Wittgenstein l'aveva imparato da lui. Se quella è una gabbia e percorro la strada tracciata da chi mi ha catturato, da là non uscirò mai. Anche i topi lo capiscono. Era un topino fuori dal comune, Anacleto. Ma fuori proprio, perché dentro non ci voleva stare. 

domenica 25 settembre 2022

Quel rissoso, irascibile, carissimo Riccio spinoso


L’altro giorno stavo lavoricchiando in stalla. C’è scarsa illuminazione e di recente ho fatto aprire una seconda porta nel muro, che dà su un cortile, circondato da orti e vigne, a cui prima non avevo accesso, benché annesso alla proprietà. La nuova porta la lascio sempre aperta. A un certo punto, sento russare sommessamente. Il respiro è regolare, ma non appartiene né a un essere umano, né a un cane brachicefalo, ovvero alla mia carlina. Mi fermo ad ascoltare. Mi avvicino alla fonte del suono, sollevo un telo di nylon nero e, appallottolato nella sua beata innocenza sonnolenta, trovo un riccio. E’ entrato dalla porta che dà sul retro. E’ il secondo insettivoro che trovo in stalla. Il primo era un toporagno. Metto il riccio in un secchio e lo porto in laboratorio. 


I rettili proverebbero ancora più gioia se fossero liberi!


Fonte: Italian cricket farm

Per pochissimi giorni le bellissime Locuste gregarie sono in offerta! Sane, vivaci e virus free come sempre. Allevate in Italia, arrivano a casa vostra in 24h per la gioia dei vostri rettili.

La pianta preferita dai musicisti


Testo di Emanuela Rossi

Geometria della Natura.

Piccola storia dolceamara


Testo di Anonimo

Vecchio e solo, pensai che un cane avrebbe colmato la mia esistenza vuota. Lo trovai randagio, sporco, affamato; gli feci una carezza, mi seguì senza timore. Ora è il mio cane, io sono il suo padrone. Gli parlo, lui mi risponde lambendomi le mani.

- Fido, domani non avremo da mangiare, la pensione è finita, avremo da aspettare!

Arriva quel giorno benedetto, in fila, con gli altri pensionati, il libretto sgualcito dal tempo stretto tra le mani, il mio turno, aspetto. Fido scodinzola contento. Lui sa che oggi mangeremo di più e un poco meglio. E' già l'inverno. E' fredda la mia casa senza fuoco. Lui mi sta vicino e mi riscalda. L'inizio della primavera ci trova uniti a ringraziare il sole, mentre dal cuore mi nasce una preghiera:

"Grazie Signore, di aver creato il cane".

Poi non lamentiamoci se vogliono farci mangiare insetti!


Fonte: Che lumaca

Alleviamo le nostre chiocciole secondo natura, rispettando i loro ritmi biologici, le alimentiamo con vegetali freschi e di stagione, recuperando gli scarti non più vendibili, le raccogliamo una ad una, valutando maturità e durezza del guscio, estraiamo la loro preziosa bava rispettando in ogni fase il benessere animale. Tutte queste operazioni fanno sì che le nostre chiocciole ci donino dei prodotti di altissima qualità. Vieni a trovarci in negozio a Colloredo di Monte Albano - Udine - fronte castello o su www.chelumaca.com. Questo è il nostro mondo elicoidale fatto di natura e sostenibilità.

Un piccolo gesto per evitare disgrazie


Testo di Anny Annamaria Noventa

I barattoli di latta vanno schiacciati! I cerebrolesi non lo capiscono neanche con i disegnini!

sabato 24 settembre 2022

Donna pesce baffuta è sempre piaciuta

Tra tutti i siti che parlano di acquariofilia in generale, e di pesci pulitori in particolare, sono andato a beccare proprio quello che ha sbagliato nome, chiamando questa specie Dolicopertus, mentre il nome corretto è Dolichopterus. Ancistrus è il nome del genere, e almeno questo è corretto. Il vicino di casa che oggi me li ha regalati è lo stesso che mesi fa mi ha venduto l’acquario dove allevava i gamberetti che poi usava come esca per la pesca in mare. Già quella volta mi aveva annunciato che mi avrebbe regalato dei pesci pulitori, perché a lui ne nascono continuamente e infatti al momento ne ha una quindicina. Fra le quattro o cinque specie di pesci pulitori usati in acquariofilia, questo è il più bizzarro o, se vogliamo, il più mostruoso. Sempre che i bargigli da pesce gatto bastino per rendere un pesce mostruoso. Dice il mio vicino che solo la femmina ha i bargigli e perciò, come dice il proverbio, donna baffuta è sempre piaciuta. Sembrerebbe un detto consolatorio per donne che hanno troppo testosterone. Nel caso dell’Ancistrus dolichopterus non è questione di ormoni, ma – presumo – di acque fangose, dove la vista serve a poco. I bargigli dei pesci siluro, dei pesci gatto e anche del nostro Ancistrus servono come organi del tatto, tipo vibrisse, nelle acque melmose. Questa è solo una mia ipotesi e infatti, i maschi come fanno? Vanno a sbattere contro gli ostacoli? E poi, avendo abitudini notturne, cioè lasciando gli anfratti dove hanno passato le ore di luce al calare delle tenebre, per andare in cerca di cibo, al buio i bargigli gli servono solo fino a un certo punto. Non è, tuttavia, una questione rilevante. In acquario, ambiente dove non hanno predatori, possono vivere anche dieci anni e arrivare a una lunghezza di 15 centimetri. Questa coppia, che mi è stata regalata, è sui quattro o cinque centimetri e, se è già entrata nell’età riproduttiva, potrebbe deporre uova e riempirmi l’acquario di tanti piccoli dolichopterini. Per fortuna, c’è Wanda che li terrà sotto controllo, famelica com’è, e dopo essersi mangiata – mea culpa – una dozzina di girini.


Durante le elezioni, vanno bene anche i voti degli animalisti


Testo di Andrea Sperelli

Noi non votiamo. State utilizzando la questione animale per i vostri sporchi interessi politici e per indirizzare il voto a seconda dei vostri ideali umanocentrici. E non mi riferisco solo agli zozzoni che stanno ai vertici di partito, ma soprattutto ai loro elettori: ebbene, quando vi saranno passati gli effetti della sbornia elettorale e vi accorgerete, per l'ennesima volta, che quelle postille pseudo animaliste non interessavano a nessuno, bensì erano state inserite furbescamente nei programmi di partito semplicemente per raccattare due voti in più, abbiate almeno la decenza di non gridare al "tradimento". Perché non sono loro ad essere traditori, siete semplicemente cretini voi.

Pie illusioni!


Testo di Franco Libero Manco

Ma l’evoluzione è un fatto inarrestabile; l’umanità del futuro sarà migliore dell’attuale e guarderà con orrore e vergogna alle generazioni che consideravano i nostri fratelli animali come cose da mangiare, e si stupiranno come in un mondo di miseria e di fame questa umanità sperperasse le sue migliori risorse allevando animali, condannando poi se stessa al dolore, alle malattie, alla violenza, alla distruzione dell’ambiente. 

venerdì 23 settembre 2022

Siamo governati da pazzi, ormai è chiaro!


Alberto Capelli: Ci vogliono tenere al freddo, questi criminali!

Vito Giustiniani: Che ci provassero. In campagna si sono sempre scaldati con il caminetto e impianti di termosifoni che vanno con il caminetto, adesso arriva un cre-tino qualsiasi e dice che dobbiamo morire di freddo.

Ignazio Freschi: Venissero a multarmi. Semplicemente avrò qualcosa in più con cui alimentare la fiamma della mia stufa o del mio camino. Queste minacce mi fanno ridere, come quelle ai tempi del lockdown. Più mi dicevano di stare a casa e più uscivo.

Mark Z Shanti: Io questo inverno ci faccio pure le grigliate sul camino.

Yann Fabio Attanasio: E certo, se i termosifoni sono spenti, non hai diritto a scaldarti nemmeno accendendo un fuoco, dove siamo arrivati, follia totale. E se penso che a casa di mia nonna, quando ero piccolo, ci si riuniva tutti intorno al camino acceso, mi viene da piangere, criminali!

Vito Giustiniani: Vogliono che ci ammaliamo, così dicono che abbiamo il covid con i tamponi farlocchi, ci ricoverano in terapia intensiva e ne esci con i piedi all'aria, se ti va bene ti fanno un po' di dosi di vaccini e aspettano che ti faccia l'effetto che loro desiderano tanto.

Valerio Da Col: Dittatura infame!

Quando guidi in un bosco, vai piano!


Testo di Alberto Scicolone 

Potessi ti chiederei tante cose umano. Ti chiederei come stai perché noi animali abbiamo tutti un cuore immenso, ti direi che mi spiace, che avevo paura, che dovevo portare i miei bimbi dall'altra parte del bosco. Non riderei della tua morte, non farei battute idiote sul mangiarti, perché la morte mi spaventa e la rispetto. Ti direi chi mi ha mollato da piccolo in un bosco, perché servivo a fare divertire i cacciatori, ma soprattutto ti chiederei: perché dite sempre che siamo noi ad attraversare le vostre strade e non voi i nostri boschi?

Abitudini alimentari eticamente inaccettabili


Testo di Cristina Puozzo

Queste sono due creature comunemente definite "filetto di vitello" e "pollo arrosto". Fortunatamente il destino di questi animali non sarà quello di finire nel piatto di qualcuno. Li potete ammirare in tutto il loro splendore, sono dolci, affettuosi e amorevoli. Pensate a loro la prossima volta che intendete mangiare un loro simile.

Il piano di Dio per i cani


Testo di Elena Cavagni

"Ti presterò un cane, te lo presterò per un tempo già stabilito", mi sussurrò una voce. Lo amerai in vita e piangerai la sua morte, forse resterà per 12 o 14 anni o forse per molto meno. Lo farai? Ti prenderai cura di lui finché non tornerò a prenderlo? Farà cose che ti lasceranno a bocca aperta e del tempo che resterà con te si riempiranno i ricordi che alleggeriranno la sua perdita, quando sarà. Non potrà rimanere per sempre perché tutto ciò che è terrestre è destinato a finire. Ci sono lezioni che voglio che questo cane impari, e per questo ho cercato in tutto il mondo un maestro per lui, ho scelto te. Ripagherai il mio sforzo donandogli tutto il tuo amore? Sarai in grado di non odiare la vita e il mondo intero quando me lo verrò a riprendere?

Risposi: “Sì, sono pronta, saprò amarlo e la gioia e la tenerezza di cui mi riempirà la vita saranno in grado di colmare il dolore della perdita, quando lo rivorrai con te, e di questo sempre gli sarò grata. Spero tu venga molto tardi, ma quando sarà saprò capire. Se attraverso il mio amore sarò riuscita a soddisfare il tuo piano per lui, allora aiutami ad essere forte quando piangerò mentre lo porti via. E ricordandolo capirò che chi ha imparato da qualcuno sono stata io.

giovedì 22 settembre 2022

Ci faranno vivere al freddo e ci ammaleremo!


Testo di Marco Mormone

Sono perfettamente allineati al sistema ed al partito unico. Hanno proposto e votato all'unanimità strumenti come il green pass e l'obbligo vaccinale. Ci hanno fatto passare oltre due anni d'inferno. Ci hanno mortificati, denigrati, vessati, emarginati. Hanno appoggiato tutti compatti l'invio di armi all'Ucraina e le sanzioni alla Russia, creando una crisi energetica senza precedenti. Hanno tolto sovranità alla nazione più bella del mondo. Hanno appoggiato la snaturalizzazione e lo smantellamento della famiglia tradizionale e dei valori. Hanno ostentato, forzato e appoggiato inutili movimenti antirazzismo e antiomofobia, rendendoci di fatto più razzisti e più omofobi. Potrei andare avanti! Ora quei pezzi di merda senza scrupoli, servi del sistema, si mostrano pentiti e chiedono il voto. Buona parte del pecorame lobotomizzato correrà alle urne a dargli di nuovo fiducia. L'italiano merita tutto ciò che gli accade. Ora con la crisi energetica creata a tavolino, un po' come il virus, le pecore limiteranno al massimo il riscaldamento per ridurre i costi con la conseguenza che avranno case fredde e si ammaleranno. Ovviamente correranno a farsi il tampone che è progettato per risultare positivo. Il resto neanche lo dico perché ci arrivate da soli.

Che tristezza.

L'inganno delle auto elettriche


Testo di Artemio Estopañán Gracia

La più grande bugia mai detta. La macchina che si vede in foto deve spostare 500 tonnellate di terreno/minerale da raffinare per creare una batteria al litio per auto. Consuma 450 litri di carburante in un turno di 12 ore. Il litio viene raffinato dal minerale utilizzando acido solforico. Una miniera di litio si stima che richieda fino a 75 cariche di acido solforico al giorno. Una miniera aperta consumerà miliardi di litri di acqua sotterranea, contaminerà falde acquifere e produrrà montagne di rifiuti tossici. Secondo le stime del Lithium Americas, che cita il New York Times, una miniera consumerà 12.200 litri di acqua al secondo per produrre 66.000 tonnellate di carbonato di litio all'anno. Quando la fonte di litio è un lago di salamoia alcalina, la tecnica standard di estrazione del litio è quella di evaporare l'acqua della salamoia. Il cloruro di litio diventa sale di idrossido o carbonato e poi si fa passare attraverso una fase di evaporazione. Una batteria di un'auto elettrica, diciamo una Tesla, è fatta di 11 chili di litio, 27 chili di nichel, 19 chili di manganese, 13 chili di cobalto, 90 chili di rame, e 181 chili di alluminio, acciaio e plastica, media di 385 chili di minerali, che hanno dovuto essere lavorati per ottenere una batteria che semplicemente immagazzina elettricità. Elettricità generata da petrolio, gas, carbone, energia nucleare o acqua e una piccola frazione di vento e solare. La più grande miniera di litio d'Europa sarà in Spagna: il giacimento di Las Navas, e sarà in grado di estrarre 1,2 milioni di tonnellate di materiale all'anno, ricavando 30.000 tonnellate di solfato di litio, utilizzabili per batterie per auto elettriche. Dopo aver analizzato i dati possiamo garantire che fabbricare un'auto elettrica contamina il 70% in più di una di benzina.

Allora mi chiedo perché l'allarme sul cambiamento climatico colpisce solo i veicoli a combustione?

Il coleottero del mese di maggio


C’è una strada nel bosco che congiunge Flambruzzo ad Ariis, passando sotto cedri secolari che un tempo facevano parte dei terreni di proprietà della famiglia Ottelio, di cui l’omonima villa è il fiore all’occhiello di Ariis, rendendola perciò meta turistica per italiani e stranieri, a differenza del vicino Flambruzzo che di turistico ha solo due ristoranti, sulla riva del fiume, molto frequentati, soprattutto d’estate. Anche Ariis ha il suo bel ristorante caratteristico chiamato pomposamente “Principato di Ariis”. Ma non è di ristoranti che voglio parlare, bensì del comportamento possessivo, a mio giudizio, del proprietario di un piccolo appezzamento adibito a bosco, ovvero destinato alla produzione di legna da ardere per uso familiare. Già l’anno scorso avevo spostato un telo di nylon piegato in quattro, che faceva bella mostra di sé ai margini della strada di campagna di cui sopra e io l’avevo spostato perché non era bello da vedere. Siccome quella capezzagna è percorsa, in un senso e nell’altro, sia da pedoni che da ciclisti, di quelli amanti della mountain-bike, mi dava fastidio vedere un telo piegato sul bordo della stradina, e l’avevo spostato, mettendolo sotto un cespuglio all’interno del boschetto, per la stessa ragione per cui spesso raccolgo barattoli e bottiglie di plastica e vetro e le porto a casa per riciclarle. E’ una questione di estetica. Estetica che è diversa da quella posseduta dal proprietario del terreno, o che gli manca del tutto, tanto è vero che pochi giorni dopo aveva rimesso al “suo” posto quel telo di nylon. Perché lo aveva fatto? Forse per ribadire che quel terreno era suo, cioè per una forma morbosa di possesso. Il nylon era rimasto lì, esposto alla vista, per tutto l’inverno e anche per quest’ultima estate, finché l’altro ieri l’ho rimosso nuovamente, esattamente come un anno fa, mettendolo ancora una volta sotto un cespuglio dove non offende la vista dei passanti. Se il proprietario del terreno dovesse rimetterlo di nuovo al “suo” posto, lo faccio sparire del tutto, glielo porto via, perché essere proprietario della terra non lo autorizza a sporcarla, anche solo esteticamente.


mercoledì 21 settembre 2022

Alla larga dai cosiddetti progressisti!


Testo di Graziano Ganzit

La cosiddetta "sinistra" lo è di nome e di fatto. La transizione ecologica che intende, essendo materialista, globalista e ubbidiente agli ordini di Soros &Co. non riesce nemmeno a sviluppare il concetto di Vita inteso come processo risanatore di un organismo vivente quale la Terra, il pianeta sul quale abitiamo pro-tempore. Basta vedere che ministri hanno in gestione questa "transizione". I nuovi Verdi non riescono a concepire una agricoltura biologica, da bios=Vita, ma solo un modello scientista legato alla alta tecnologia, costoso e dunque impossibile da replicare in loco sopra tutto per i popoli poveri. Una vera transizione presuppone prima di tutto lo sviluppo di un modello agricolo che non sia energivoro e non si basi sul petrolio. In più è necessario lo sviluppo di tecnologie di alta semplicità e basso costo. Tutto è possibile ma il gruppo di potere politico-accademico è di sinistra e non intende perdere privilegi, stipendi, denaro, prestigio per rimettersi in discussione. Dovremo arrivare alla fame, o almeno ad una buona tirata di cinghia, per ravvederci, mandare in mona questi parassiti e partire costruendo in primis la nostra sopravvivenza. Io sono pronto e ho atteso questo momento da ormai alcuni decenni. Credo che mi divertirò visto che la stupidità, la boria, la supponenza appartiene storicamente a chi si dice "progressista" ed è invece indietro più dei respingenti dell'ultimo vagone del treno.

Non sempre il bruco è una farfalla bambina


Questo che sembra il Bruno Vespa (è il caso di dirlo!) dei bruchi, in realtà non è un vero bruco, ma un impostore. Non ne uscirà una farfalla, come tutto il mondo si aspetterebbe, ma una vespa (vi avevo detto che era il caso di dirlo!). E precisamente, l’Argide della rosa (Arge pagana). Che il sembiante sia in tutto e per tutto simile ai bruchi delle farfalle, mi fa venire il mente quel quadro di René Magritte, intitolato “Questa non è una pipa”. Sia come sia, lepidottero o imenottero, in entrambi i casi avviene quel miracolo della natura che passa sotto il nome di metamorfosi, fenomeno che colpì già gli antichi naturalisti, come Aristotele e Plinio il Vecchio, oltre al popolo comune, fino al punto di trarne delle allegorie, delle analogie e degli insegnamenti morali. Volete un esempio? Nel Vangelo si parla della resurrezione dai morti di Lazzaro. Ebbene, esiste l’ipotesi che non si sia trattato di un evento letterale, ma metaforico. Per la comunità dei credenti, Lazzaro era come morto, perché aveva abbandonato la fede. Ma ecco che interviene il Maestro e lo fa rientrare nei ranghi, restituendogli quella fede che aveva perso. Ecco la resurrezione, il ritorno di Lazzaro in seno alla comunità dei seguaci di Cristo. In questo caso, non si deve parlare di metamorfosi, ma di metanoia, giacché non è stato interessato il corpo di Lazzaro, ma la sua mente, la sua anima. Qualcosa di simile è successo a me, in sedicesimo, quando ho cambiato l’intestazione del mio blog da “Veritas vincit” a “Natura mirabilis”. Qualcosa mi ha spinto a cambiare direzione, a mutare il fuoco dei miei interessi, a resuscitare, in un certo senso, senza l’aiuto di alcun maestro.


martedì 20 settembre 2022

Un aereo misterioso, ma neanche tanto!


Testo di Babaji Shiva Uno

Ecco cosa fanno con l’ingegneria climatica i nostri bravi “amici” della NATO in Italia. Che volo è questo partito dalla base N.A.T.O. e che ha sorvolato le Marche poco prima del nubifragio? Un AWACS, velivolo per la sorveglianza aerea, ma che viene usato anche per il controllo meteo. Io vivo in provincia di Macerata, mai visto il cielo “illuminato” da lampi, continuamente, dal pomeriggio a notte inoltrata. Tra terremoti e alluvioni non ci danno tregua! Questo sembra essere il tragitto dai radar. 

Cosa dicono i Verdi di Destra?


Fonte: Europa Verde - Verdi

La sfida principale per Alleanza Verdi e Sinistra è l’emergenza climatica. Abbiamo un'agenda verde: serve una legge per il clima e un investimento massiccio nelle rinnovabili e nella transizione ecologica, con un ruolo importante del pubblico a guidare il cambiamento necessario.

Non c’è più tempo da perdere.

Molte donne non hanno empatia


Testo di Gabriella Dimastrodonato

La tua pelliccia aveva un cuore, occhi in cui perdersi e calore da donare. Ora si avvia verso la morte! Non ha speranza alcuna in quelle mani crudeli che la serreranno e la scuoieranno da viva. Il suo dolore sarà così intenso da annullare qualsiasi altro pensiero, la vita le sfuggirà via tra istanti interminabili in cui pregherà il sollievo della morte. Quando acquisti un capo ornato della sua pelle ricorda il male intenso che metti in moto. Sono creature che vorrebbero vivere e tu le condanni per frivolezza. Non hai bisogno di vestirti di sofferenza!

I politici non si sporcano mai le scarpe


Testo di Cesare Sacchetti

Sono anni che siamo sommersi da una vacua e pelosa retorica sugli eventi atmosferici che portano puntualmente alla morte di civili innocenti. Da un lato si addossa la colpa alla bufala dei cambiamenti climatici nella speranza di nascondere le proprie responsabilità dietro l'alibi di una falsa emergenza. Dall'altro non si parla più del territorio che versa in gravi condizioni di dissesto da decenni per via della mancanza di investimenti pubblici. E per fare gli investimenti pubblici occorre una moneta sovrana emessa da una banca centrale nelle mani dello Stato. Occorre più semplicemente creare denaro che non cresce sugli alberi, come insegna la falsa vulgata neoliberista, ma è una prerogativa dello Stato. Coloro che oggi vanno a fare le passerelle nelle Marche sono gli stessi che ieri consegnavano la sovranità monetaria dell'Italia alla finanza internazionale. Coloro che si macchiavano di tradimento ieri sono i responsabili delle morti dei disastri naturali di oggi.

Una piccola ma significativa correzione


Leoni, tigri, pantere sono torturati e costretti a umiliarsi al circo. Noi lupi veniamo fucilati sul posto perché considerati nocivi.

Una religione basata su una morte violenta


Alex Alex Figo: Il fedele pecoroide è equivalente allo statalista. Lo prende sempre in quel posto da chi sta più in alto di lui. In natura non ci sono gerarchie, soprattutto quelle di carattere predatorio succhiatore, esiste armonia e circolarità e il sole dona solo energia per far vivere piante e animali. Se non sei capace ad auto-organizzarsi, e sei un po’ vigliacco dentro, allora credi a un Dio invisibile e a uno Stato buono.

Sergius Mars: Alex, non debordare in un anarchismo ideologico. In natura la gerarchia esiste, eccome. Anche volendo tralasciare gli insetti sociali, come api, formiche e termiti, sia nei canidi selvatici, in primis lupi, che nei felidi sociali come i leoni, la gerarchia, ferreamente esercitata e riconosciuta, consente a tutti i membri del branco di coesistere armonicamente. Nella nostra specie, ti ricordo che tutte le grandi civiltà, dagli egizi agli assiri, dagli etruschi ai greci, ancor più fra i romani e i nipponici, ma anche per aztechi, maya, inca, cinesi, parti, indiani, etc. si reggevano proprio grazie e in virtù di una rigida disciplina gerarchica. Senza gerarchia vi sarebbe solo caos ed anarchia, ossia mancherebbero i paletti indispensabili per tenere una qualsiasi società, sia umana che animale, in armonica convivenza.

Alex Alex Figo: Quella che generalmente viene detta gerarchia animale è relativa a seconda della specie. Le api scelgono la regina madre, che viene fecondata e protetta dalle api, le quali non prendono ordini ma collaborano attivamente tra loro in maniera orizzontale. I lupi, i felini o canidi hanno più o meno il capo branco, anch’esso riconosciuto come alfa. Sono comunque tanti branchi o famiglie circoscritte, ognuna nel proprio ambiente o territorio. In natura non esiste un gruppo per esempio di serpenti che domina su tutti i serpenti della terra, su tutti gli uccelli, su tutti i leoni, dromedari, ecc. ecc. Io, per lunghe catene gerarchiche, intendo questo. Per quello che dici sulle grandi civiltà e di come ci vengono presentate dalle università dogmatiche/massoniche, conosco molto bene tutta la storiella. C’è un piccolo particolare, la studiosa antropologa Marija Gimbutas ha, con il suo lavoro riconosciuto a livello accademico, descritto tutta un’altra situazione in base a scoperte fatte negli ultimi decenni. Le civiltà gilaniche esistite prima di tutti gli imperi monarchici gerarchici, erano organizzate in villaggi di raccoglitori cacciatori a matrice matrifocale/matriarcale: non c’erano case più grandi, erano tutte uguali, vivevano in armonia con madre natura e in pace con gli altri villaggi. Poi arrivarono i Kurgan dall’odierna Ucraina, i quali addomesticavano i cavalli e avevano le spade. Quindi, io ho questa visione della causa del male, intesi Kurgan come deificati, incestuosi, sanguinari, assassini.