Testo di Gabriella Dimastrodonato
Mattatoio, solo andata! La vita di un vitello è segnata da miseria e solitudine, un percorso grave di sofferenza di cui l'uomo è artefice. Nasce per soddisfare un egoistico bisogno, derubato del calore di una madre e del suo latte, trascorre i suoi primi mesi nell'angoscia della fine. Nessun riguardo alla sua sorte, anche l'ultimo suo viaggio sarà negazione di ogni diritto. Lui è solo un oggetto il cui abuso non prevede compassione.
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