Testo di Pier Luigi Pinna
Quando i concerti si tenevano in trattoria. L’anno è il 1975 e in questa foto è riunito un bel pezzo di storia della musica italiana: Roberto Vecchioni, Francesco Guccini e, davanti a un piatto di tortellini, il più grande di tutti, Paolo Conte. Con loro, gli amici Moreno Rafanelli e Alberto Canepa.
A parte il chansonnier fuori sede Conte , gli altri , non solo in osteria ma anche alle feste dell' unità, nei circoli Arci e Anpi, hanno gettato il substrato culturale antifascista e buonista , accogliente e inclusivo , che ha contribuito a creare , via via , generazioni sempre più debosciate.
RispondiEliminatranquillo ..il paolo conte anche se fuori sede..ha contribuito al peggio della sottospecie di musica... da storditi....
EliminaQuesta a me piace, per il ritmo incalzante.
EliminaVecchioni era, ed è, una lagna, uno che non ha mai cambiato linea politica non mi convince. Si nasce comunisti e si muore fascisti, oppure ce ne guardiamo, dalla politica.
RispondiEliminaStefania e Venezia è una canzone splendida, forse la più bella di Guccini, santo bevitore e sinistrorso, magari più in strofe ed accordi che di sostanza. A differenza di Vecchioni ha cambiato linea, lo posso capire. Divenuto una bibita sgasata.
Ottimi e per certi versi pure esoterici i testi di Conte. Non lo reggo a livello interpretativo.
Queste erano alcune delle portate alla mensa Italia. Grasso che cola, per una colonia.
Venezia.
EliminaConfesso che a me, i cantautori italiani non sono mai piaciuti particolarmente, eccetto alcune canzoni -di Vecchioni mi pace Samarcanda, di Guccini un paio (Nomadi), -meglio il menestrello Branduardi , per i miei gusti (visto in due concerti strepitosi), Battiato, anche se gli ultimi due non rientrano molto nella categoria cantautori.
RispondiEliminaIl povero Cotugno o Cutugno, aveva fatto belle melodie, anche se non rientrano proprio nei miei gusti, ma orecchiabilissime (qua sopra non menzionato nell'articolo).
Zenzero
Tutta gente, comunque, sponsorizzata, aiutata dai vari partiti. Io ne ho le balle piene, e mi aspetto postazioni privilegiate pure nei campi elisi, oppure all'averno. I Beatles ed i Rolling Stones, per esempio, sono frutto dei poteri forti britannici, ovvero volani di introiti compensativi per compensare i mancati incassi dovuti alla disgregazione dell' impero.
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RispondiEliminaConsiglio di ascoltare, a chi lo desidera, "Diavolo rosso" di Paolo Conte, nella versione dal vivo nel concerto all'Arena di Verona, nel 2005. Grande esibizione di autentici maestri di musica.
RispondiEliminaDimenticavo: il brano consigliato va visto, oltre che ascoltato...
RispondiEliminaDiavolo rosso.
EliminaInedito brano per me, riconosco anche suggestivo...
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