La cetonia dorata, che in realtà è verde, ha confermato le sue preferenze per i fiori, ma la Cetoniella, di colore nero, benché appartenente alla stessa famiglia, era più attratta dalla pinna caudale di un pesce. Se devo dirla tutta, solo dopo aver filmato le due cetonie mi sono accorto che quella era la pinna di un pesce. Guardando meglio dentro la vasca, ho notato altre pinne e perfino alcune piccole budella. Come erano finiti lì quei miseri resti di un pesce? L’unica spiegazione che riesco a darmi è che un predatore alato, un astore, uno sparviere, una poiana, o anche una semplice cornacchia grigia, stante il fatto che nei dintorni ci sono molti allevamenti di trote, sia andato a spolparsi la preda sul tubo orizzontale della fontana, che manda acqua a getto continuo. Siamo nella zona delle Risorgive del Friuli, e ciò che non manca mai è l’acqua, tanto che quando nel resto d’Italia si parla di siccità, noi non ci rendiamo conto di cosa precisamente essa sia. Nella foto, la calla all’interno della quale c’erano le due indaffarate cetonie si nota a sinistra del tubo verticale della fontana. Poiché si tratta di un posatoio per qualche specie di predatore, sarebbe un buon posto dove piazzare la fototrappola, se non me l’avessero rubata e se la fontana, pur essendo situata in mezzo ai campi, non costituisse un punto di attrazione per gli umani, che lì vanno per bere la sua fresca acqua sorgiva. Anch’io avevo intenzione di fare la stessa cosa, ma ho desistito vedendo le alghe che fuoriuscivano dall’estremità del tubo. Ho preferito tenermi la sete.
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