venerdì 26 agosto 2011

Grigi, nordici, rettiliani e……animalisti



Se dovessi controbattere alle argomentazioni del fisico Corrado Penna, di cui ho già elogiato l’interessante sito, che accusa le associazioni animaliste, per il solo fatto di non denunciare le scie chimiche, di essere in combutta con i fautori del NWO, finirei per produrre una partita a scacchi, o a tennis, o qualche altro genere di diatriba agonistica, che obbligherebbe una parte di lettori a schierarsi e un’altra ad annoiarsi mortalmente.
Ciò moltiplicherebbe il numero delle fazioni in lotta e contribuirebbe al gioco dei nostri comuni avversari, conosciuto con l’espressione latina “Divide et impera”.
Pertanto, ferma restando la non colpevolezza degli animalisti, singoli o associati, nel contribuire alla realizzazione del nuovo ordine mondiale, e senza voler avere ragione a tutti i costi, mi limiterò a descrivere aspetti poco conosciuti della prassi animalista, al di là dei siti ufficiali, dei depliants, delle notizie e dei luoghi comuni che circolano su di essi. Parlerò per esperienza personale, ovviamente.
 
All’inizio c’era il cane! E il desiderio di proteggerlo. Nacquero i canili zoofili, della serie: “L’inferno lastricato di buone intenzioni”. Canili-lager. Uomini, ma soprattutto donne, spesero la vita e la pensione per gli amici a quattro zampe più sfortunati, tra l’indifferenza generale. Poi a qualcuno venne l’idea di impiantare un microchip nei cani, con relativa anagrafe canina presso i municipi. A chi venne, per primo, tale idea? Francamente non lo so, ma sembrava buona. E alcuni animalisti ci credono ancora, quelli che ancora si fidano delle istituzioni.
Poi vennero gli uccelli! E il desiderio di proteggerli. Nacquero diverse associazioni, che andavano da quelle che auspicano la regolamentazione della caccia a quelle che ne chiedono l’abolizione. Per proteggere gli uccelli morti a causa dei pesticidi, non nacque nessuna associazione (vecchio cavallo di battaglia dei cacciatori), forse perché i pesticidi, prima di uccidere gli uccelli, uccidono gl’insetti e fanno ammalare gli esseri umani. Se ne uccide più la caccia o i pesticidi è questione di lana caprina, dato che i morti da piombo sono grosso modo calcolabili, ma quelli da Dieldrina o da Eptacloro, sfuggono a ogni censimento.
Poi vennero tutti gli altri animali, vicini e lontani, nostrani ed esotici, grandi e piccoli, uccisi su scala industriale o amatoriale. I pesci sempre per ultimi. Poiché di manifestazioni in difesa di questi sconosciuti animali squamati non ne vengono fatte, scatta in molti cacciatori o altri benpensanti lo stesso ragionamento di Corrado Penna, cioè che gli animalisti siano ipocriti. Poiché gli animalisti non parlano né di scie chimiche, né di pesci pescati, significa che coprono con il loro silenzio gli autori dell’immane attentato sia contro la biosfera, sia contro il mondo delle creature acquatiche.
Tuttavia, anche se queste accuse sono palesemente ridicole, cercare colpevoli di omissioni varie non è del tutto peregrino, tant’è vero che anch’io talvolta v’indulgo. Per esempio, nel blog di Beppe Grillo c’è un link permanente che parla della vergognosa pratica cinese di allevare in gabbie strettissime i cosiddetti orsi della luna, da cui si ricava la bile per la medicina tradizionale.
I telegiornali riportano spesso la notizia di spiaggiamenti di cetacei e mostrano le immagini dei volontari che cercano di salvarli ributtandoli in mare. Sia nel caso degli orsi cinesi, sia in quello delle balene, né Beppe Grillo, né i telegiornali parlano di ciò che avviene negli allevamenti intensivi, durante i trasporti di animali vivi e nel chiuso dei macelli, rendendosi in tal modo colpevoli, con la loro omissione, di tutto il dolore e l’ingiustizia che sta dietro l’industria della carne. Sul perché di questo silenzio da parte di Grillo e dei telegiornali, sono convinto che ci sia una ragione: il tabù del carnivorismo e l’intoccabilità degli interessi economici di allevatori e macellai in genere. Se devo fare una graduatoria di cattivi, metto i telegiornali al primo posto e Beppe Grillo molto indietro, ma in entrambi i casi, il non parlare di animali sfruttati alle nostre latitudini e limitarsi a quelli esotici nei confronti dei quali il telespettatore medio, o l’utente del blog di Grillo, non si sentono partecipi più di tanto o in colpa, non pesta i calli a nessuno e lascia le cose come stanno. Deresponsabilizza il singolo utente e l’establishment è salvo. Se invece Grillo, o altre agenzie culturali, facesse una campagna contro il carnivorismo, scontenterebbe molti suoi utenti. Guai a toccargli la bistecca. Lo vediamo anche nei forum di Luogo Comune e Come Don Chisciotte, a riprova del fatto che i cosiddetti alternativi, lo sono solo fino a un certo punto. E non oltre.
Faccio un altro esempio. Se i sacerdoti cattolici, d’inverno, vietassero l’ingresso in chiesa alle donne impellicciate, attirandosi le critiche dei benpensanti e l’ira del vescovo, mostrerebbero coerenza cristiana nei confronti del riprovevole lusso che schiaccia nella miseria, per il suo solo esistere, milioni di poveri denutriti del Terzo Mondo. E non sto parlando dell’amoralità di strappare la pelle agli animali, ma di utilizzare il denaro per scopi voluttuari a fronte del fatto che ci sono su questa Terra milioni di affamati.
Non succede. Nessun sacerdote ha mai avuto questo coraggio. Ergo, i sacerdoti sono complici del massacro di milioni di poveri nel mondo. Altro che “Chiedilo a Don Gaetano”!
Senza dimenticare che, siccome non parlano dal pulpito delle scie chimiche e dello scopo malvagio per cui vengono rilasciate, sono naturalmente anche complici dei massoni che vogliono instaurare il nuovo ordine mondiale. Questo, secondo il modo di ragionare dell’ottimo Corrado Penna.
Francamente, non capisco perché Corrado se la prenda con gli animalisti, che tacciono sulle scie chimiche, e non con la Federcaccia, con l’ARCI Gay e con l’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani Italiani, che pure omettono di occuparsi della questione. Forse che questi sodalizi sono meno colpevoli? O forse Penna ha conosciuto di persona degli animalisti, per sua stessa ammissione, ma non ha conosciuto nessun esponente delle altre tre organizzazioni? Agisce per caso lo stesso principio del maltrattare chi ti sta vicino e non chi ti sta lontano, come avviene nelle famiglie, in cui il marito se la prende con la moglie e viceversa, o i genitori con i figli e viceversa? Chi fa del bene su questa Terra, magari in un piccolo settore che si è scelto, diventa colpevole perché non lo fa totalmente? Uno zoofilo deve per forza essere un superman?
Da anni siamo abituati ad essere accusati di non occuparci dell’infanzia abbandonata, dei vecchi trascurati negli ospizi, dei tossicodipendenti che si lasciano morire per noia esistenziale e disperazione (e non parliamo poi degli immancabili bambini che muoiono di fame in Africa). Quella di Corrado Penna è solo una variazione sul tema.
Non sarà che vi siete messi d’accordo? Che vogliate distoglierci dalla “missione” che abbiamo scelto di occuparci degli ultimi fra gli ultimi? Se dovessimo darvi ascolto, e cominciare a fare volontariato negli ospizi, negli orfanotrofi, presso i centri per il recupero dei drogati o magari andare missionari nel Terzo Mondo, smetteremmo di fare anche quel poco che facciamo per gli animali: è questo che volete?
Se i miei articoli su Stampa Libera vengono paragonati alle armi di distrazione di massa (vedasi commento di Silvio qui:
non sarà che gli appelli che ci rivolgete di occuparci di esseri umani bisognosi siano un modo per distrarci dalla difficile e impopolare opera di difesa dei diritti degli animali? Di cui, tra l’altro, non si occupa quasi nessuno, a differenza di anziani, bambini e drogati.
Per favore, fate le debite proporzioni e calcolate quante persone si occupano di esseri umani e quante di animali, e poi ne parliamo. A me risulta che quando si usa la parola volontariato, ci si riferisce a persone che hanno come utenti altre persone umane, mentre coloro che hanno come destinatari dei propri sforzi e del proprio tempo persone animali, non vengono minimamente considerati. Come se non esistessero. Figli di un Dio minore. La vecchina che passa le sue ore a tenere puliti i box al canile è solo una povera malata di mente. Non sarà che è solo la vostra mentalità specista che vi fa ragionare così? O volete il volontariato e i suoi nobili intenti solo per voi? Agli animali neanche le briciole?
E a proposito di vecchine che puliscono i canili, cosa possono saperne di Illuminati e piani per l’instaurazione del nuovo ordine mondiale? Cosa possono saperne di impianto obbligatorio di RFID se i loro veterinari di fiducia gli dicono che è un buon modo per sconfiggere l’abbandono di animali? Cosa possono saperne di scie chimiche se Bruno Vespa, Piero Angela e soprattutto Maia De Filippi non ne parlano mai? Il giorno in cui le vecchine zoofile che puliscono i canili troveranno il tempo per leggere il sito Tanker Enemy o quello di Scienza Marcia, allora avremo la vecchina animalista che diventerà anche complottista, ma dovrà passare ancora del tempo, temo, sempre che ci sia concesso.
Ma veniamo agli animalisti di più giovane età, quelli che hanno il computer in casa. Essi hanno individuato categorie di persone che per professione massacrano gli animali. Ciò avviene sistematicamente nei mattatoi, nei centri di ricerca, negli allevamenti e anche, stagionalmente, in boschi e campagne. Si tratta di massacri autorizzati, previsti e programmati, compiuti alla luce del sole o in luoghi riparati e interdetti al pubblico. Queste situazioni esistono da sempre e da sempre sono nel mirino degli animalisti, costituendo il target tradizionale. Poi ci sono i misfatti, riconducibili sempre alla scimmia assassina che si dichiara sapiente, che non sono ben quantificabili e che spesso sfuggono all’attenzione sia dell’opinione pubblica, che degli attivisti stessi: sono i pesticidi e, new entry, le irrorazioni clandestine compiute da aerei. Poiché anche gli animalisti, come diceva l’utente Silvio, di Stampa Libera, si sono dati una scaletta di priorità, tralasciano le cause indirette di massacro per gli animali e si concentrano su quelle dirette, visibili e vistose. Esattamente come c’è chi vorrebbe concentrarsi sull’uomo, pretendendo che tutti gli altri problemi si risolvessero di conseguenza, anche gli animalisti in genere si concentrano su obiettivi precisi. Pragmaticamente percorribili.
Tanto è vero che la Lega Abolizione Caccia ha come scopo statutario l’abolizione della pratica venatoria, ma i singoli attivisti possono benissimo, nel privato, essere vegani e andare alle manifestazioni contro i circhi. E così l’AVI, Associazione Vegetariana Italiana,
ha come scopo statutario la diffusione del vegetarismo, ma i singoli attivisti possono benissimo andare a una manifestazione contro le pellicce. La Lega Anti Vivisezione, posto che l’obiettivo statutario dell’abolizione degli esperimenti su animali è di difficile realizzazione, sceglie spesso e volentieri di attuare campagne di più facile impatto emotivo e che portino maggiore consenso e risultati. E introiti, direbbe qualche malizioso.
Io le ho provate tutte. Le metodologie, intendo. O meglio, ho voluto star seduto su due sedie, quella legalista e quella contro le leggi (e mi sono trovato col sedere per terra). Ho voluto infatti praticare metodi legali, semilegali e decisamente illegali. Inutile dire che, posto che ho speso l’80 % del mio tempo in azioni legali, il 15 % in azioni semilegali e il restante 5 % in azioni illegali, sono conosciuto per essere……quello che è stato in prigione per le bestie. Odiato a Destra e a Sinistra. Disprezzato da tutti, cacciatori e animalisti. Se la vecchina del canile è una povera malata mentale, io sono un povero malato mentale al cubo. Questa è la mia leggenda personale. Questo è il mio vanto e la mia maledizione. I dettagli (demoniaci) del mio operato, in una prossima puntata.

8 commenti:

  1. lo dico per l'ultima volta, gli attivisti animalisti sono in gran parte in buona fede , chi dirige le associazioni di rilevanza nazionale o regionale non lo sono mai o quasi mai

    se chi scrive questi articoli mettesse il link al mio articolo sulla LAV
    porterebbe i suoi lettori a leggere quanto ho scritto ai tempi, quasi un anno fa,

    "Sicuramente molti attivisti della LAV sono delle persone di buon cuore e sulle buone intenzioni della stragrande maggioranza di essi posso mettere la mano sul fuoco".


    Infatti cio' che penso (e che scrivo) è che l'animalismo e la filosofia vegan vengono utilizzati dal nuovo ordine mondiale, alla stessa stregua con cui si utilizzano il pacifismo, l'anarchismo il comunismo e quanto altro; in genere sono coloro che ci avvelenano che creano le associazioni ambientaliste, così che denuncino solo ciò che LORO vogliono

    in genere sono coloro che ci fanno la guerra che creano le associazioni pacifiste, così che denuncino solo ciò che LORO vogliono

    in genere sono coloro che posseggono le grandi catene di macellazione che creano le associazioni vegan, così che denuncino solo ciò che LORO vogliono

    quando vedro' un'associazione di rilevanza nazionale denunciare scie chimiche e microchip mi ricredero' (anche se un caso solo sarebbe l'eccezione che conferma la regola, ovvero la conferma che anche il meglio organizzato dei complotti ha delle falle); per adesso l'unico serio a fare queste denunce è Valdo Vaccaro, ma purtroppo è un cane sciolto

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  2. se mettessi il link al mio articolo porteresti i tuoi lettori a leggere quanto scrivo ovvero che:

    "Se la gente tutta scoprisse le scie chimiche e da questa scoperta andasse avanti ad indagare capirebbe che noi trattiamo (male) gli animali alla stessa stregua che i nostri oppressori trattano noi, e quindi capiremmo che DOBBIAMO stare dalla parte degli animali (e delle piante)".

    con ciò non potremo mai far sì che il leone mangi un menù vegan

    anche togliendo tutta la disumana violenza umana contro animali e piante, il mondo resta basato sulla violenza e sul magiarsi a vicenda

    la mia idea è che chi ha creato (o fatto degenerare) questo mondo è lo stesso che adesso avvelena la biosfera; ovviamente stiamo parlando dei mandanti al piu' alto livello

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  3. e infine lo ripeto, ma è per l'ultima volta visto che fai finta di non capire

    le scie chimiche stanno sterilizzando il pianeta ed avvelenando tutte le specie di animali, stanno torturando ogni essere vivente e ne ammazzano a milioni, questo grazie alle associazioni animaliste che sono state create per non denunciare le peggiori porcherie (come le scie chimiche), le associazioni pacifiste che sono state create per non denunciare le peggiori porcherie (come le scie chimiche), le associazioni ambientaliaste che sono state create per non denunciare le peggiori porcherie (come le scie chimiche)

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  4. tu scrivi "Nessun sacerdote ha mai avuto questo coraggio. Ergo, i sacerdoti sono complici del massacro di milioni di poveri nel mondo."

    infatti i sacerdoti sono complici, per indolenza, ignavia, manipolazione, perché arrivisti, vedi tu, ma alla fine le loro azioni li rendono complici

    "Senza dimenticare che, siccome non parlano dal pulpito delle scie chimiche e dello scopo malvagio per cui vengono rilasciate, sono naturalmente anche complici dei massoni che vogliono instaurare il nuovo ordine mondiale."

    il paragone non calza, i vescovi non hanno per fine statutario quello di tutelare l'ambiente e gli animali come dovrebbero fare LAV e company. quindi il tirare in ballo i partigiani la federcaccia o chi vuoi tu non ha alcun senso


    dell’ottimo Corrado Penna.

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  5. Mah?! A me sembra di leggere di mondi paralleli degli dei fumetti del buon Benito Jacovitti, dove i salami parlavano e i pipistrelli facevano le corna. Un mondo surreale.

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  6. A me sta bene tutto ciò che dice Penna, in linea di massima. Solo non approvo questa affermazione:

    "le associazioni animaliste che sono state create per non denunciare le peggiori porcherie (come le scie chimiche), le associazioni pacifiste che sono state create per non denunciare le peggiori porcherie (come le scie chimiche), le associazioni ambientaliaste che sono state create per non denunciare le peggiori porcherie (come le scie chimiche)".

    Gli animalisti, gli ambientalisti e i pacifisti sarebbero stati creati per non denunciare le scie chimiche?
    Ma stiamo scherzando, Corrado?!?
    Prima di fare questa allucinante affermazione, bisognerebbe spiegarglielo cosa sono, le scie chimiche.
    Io ne ho sentito parlare solo da un paio d'anni (da Sbilff) e anche meno, dopo una vita spesa a lottare per gli animali. Da quando ho coscienza del problema, non faccio altro che guardare il cielo e parlarne con amici e conoscenti.
    Chiedilo al mio amico Sbilff. Quante volte gli ho rotto i "robertomaroni" con le scie chimiche!
    Siccome non ho molti contatti con animalisti, singoli o associati, non posso invitarli a guardare il cielo e a indagare sul fenomeno. Se non saltuariamente. Ma sono convinto che nel momento in cui anche gli animalisti che tu, Corrado, compatisci e accusi, dovessero accorgersi del problema, non si esimeranno dal prenderlo in considerazione e condannarlo.
    Non c'è bisogno che tu, nel frattempo, accusi loro di essere complici degli Illuminati. Non è una buona strategia. Diventi indisponente e non ti rendi simpatico. Allontani la gente dal tuo interessante sito. Non so se mi sono spiegato.
    Forse vale la pena che tu rifletta sul proverbio: "Si prendono più mosche con una goccia di miele, che con un barile di aceto".
    Finora i tuoi interventi, qui e su Stampa Libera, mi sembrano un barile d'aceto. Aspri e poco invitanti.
    Ciao e grazie.

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  7. Vi ho letto (come sempre), e come sempre rimango dell'idea che nessuna associazione, mai!! parlerà di manipolazione ambientale e bio/geo ingegneria che sta distruggendo il mondo umano, animale e vegetale.

    Siamo su di un mondo finito, e quando avranno distrutto tutto compresa l'atmosfera, ci rintaneremo come animali nelle viscere della Terra, come su Marte e altri pianeti "apparentemente" senza vita.

    Ciao Ragazzi e buona domenica ... si fa per dire *_^.

    wlady

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  8. Ciao Wlady!
    Io invece penso che sia un problema d'informazione. Diamogli tempo e anche gli animalisti abituati a spalare escrementi nei canili si accorgeranno che nel cielo sciano aerei clandestini e, prima di esalare l'ultimo respiro, insieme all'ultimo gemito, faranno una carezza ai loro amici a quattro zampe. E moriranno stretti abbracciati. Felici.
    Solo allora Corrado si accorgerà di essersela presa per niente con delle vecchiette innocue che non trovavano niente di meglio, per manifestare la loro contrarietà a questo mondo crudele con uomini e animali, che passare il loro tempo con i trovatelli dagli occhi lacrimosi e imploranti.
    Corrado sta sparando sulla Croce Rossa. E non se ne rende conto.

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