martedì 24 aprile 2012

Ego te absolvo a peccatis tuis


Siamo animali che si guardano allo specchio. Cerchiamo di capire, in noi stessi e negli altri, ma più negli altri, come siamo fatti psicologicamente. Siamo sempre pronti a condannare gli altri e a giustificare noi stessi, vedendo negli altri la patologia e in noi stessi la psicologia, il metro universale, la regola aurea. L’esempio da seguire.

La faccenda è talmente complicata che finiamo per diventare schizofrenici, ricevendo, nostro malgrado, da chi dovrebbe educarci e condurci in questo mondo di tenebre, messaggi contrastanti e contradditori. Stiamo parlando di etica e le istituzioni, i governanti e tutti coloro che prendiamo a modello ed eleggiamo a nostro punto di riferimento, predicano bene e razzolano male. Come si può pretendere da noi di non seguire le loro indicazioni?
Che le guide religiose insegnino una cosa e pratichino il suo opposto, ce ne siamo accorti da molto tempo, ma non riusciamo a trovare un modo per venirne fuori. Il caso di quella donna di Rho che è stata multata di 4.400 euro per aver filmato se stessa mentre schiacciava piccoli animali è emblematico della schizofrenia della nostra specie, ovvero della nostra società.


Nelle carceri si schiacciano gli arrestati, nei seminari e nei collegi si schiacciano bambini, nei luoghi di lavoro si schiacciano operai e impiegati, nelle manifestazioni di protesta si schiacciano i manifestanti e nei campi di battaglia si schiaccia il nemico, ma una singola persona che si è perfettamente integrata con questa società schiacciatrice viene sanzionata nel momento in cui rende pubbliche le sue prodezze.

Ma non basta. Non ho detto tutto. Nei laboratori di ricerca si schiacciano le cavie, negli allevamenti si schiaccia il bestiame e nei macelli lo si schiaccia ancora di più. E poi, nei circhi si schiacciano i pagliacci a quattro zampe (di quelli a due me ne curo poco), nei boschi e nelle campagne si schiaccia la selvaggina.
E poi, un giorno, leggiamo che una tipa benestante, madre di tre bambini, si diverte a schiacciare pulcini e coniglietti, così pasquali, così innocenti e a mettere su you tube la loro agonia e il loro dolore a beneficio di pervertiti feticisti amanti del sangue (degli altri), della violenza purificatrice e del dolore catartico (sempre degli altri).

E’ solo una povera funzionaria funzionale al sistema di perversione che fermenta sotto le ceneri del buonismo borghese. Uno schizzo di magma sfuggito alla lava incandescente delle masse sadiche e benpensanti. Come mai un giudice si è permesso di 


condannarla?

Forse per appagare la sete di giustizia del popolo bue, infantile e ipnotizzato? Forse per distogliere l’attenzione del pubblico dalla vera tragedia che colpisce quotidianamente gli animali, in perfetto stile da gatekeeper? Se una donna priva di ghiandola pituitaria, ovvero di compassione, uccide barbaramente piccoli animali per i suoi clienti guardoni, cosa si dovrebbe dire di quei bravi padri di famiglia che la mattina, dopo aver fatto colazione, vanno al mattatoio a uccidere non meno barbaramente animali di taglia ancora più grande dei pulcini e dei coniglietti?
E cosa si dovrebbe dire di quei bravi padri e quelle brave madri di famiglia che la mattina, dopo aver portato a scuola i figli, si recano nei laboratori di ricerca della multinazionale di turno e cominciano a iniettare sostanze tossiche, impiantare elettrodi e somministrare scosse e veleni a conigli, porcellini d’India e magari anche pulcini?
Corrado Penna è il titolare di un sito eccellente che si chiama Scienza Marcia: esiste qualche sito che si chiama Società Marcia? Un giudice che commina una multa di 4.400 euro per un atto di sadismo reso pubblico è come la foglia di fico sulle vergogne di un corpo in putrefazione. Un contentino per le masse carnivore e forcaiole. Fumo negli occhi di un gigante ottuso e miope.
E’ la nostra specie che ha fallito. Un aborto del cosmo. Gli scienziati Anunnaki si stanno mordendo le mani, da qualche parte nell’universo, e forse si chiedono come si possa rimediare.

Da soli non ci arriviamo. O meglio, non ci vogliamo arrivare, perché siamo tutti colpevoli di quanto sta accadendo e lo diventiamo reiteratamente nel momento in cui portiamo alla bocca un brandello di carne assassinata, schiacciata non da un tacco a spillo ma da una pistola a proiettile captivo, che ha le stesse misure di uno spillo di tacco.

Facciamo finta di niente, ipocritamente, e se la ghiandola pituitaria ci manda messaggi di empatia e compassione, glieli rimandiamo indietro.
E’ così che funziona e ognuno di noi, ingozzandosi di carne, schiaccia un pulcino o un coniglietto. In un eterno circolo vizioso.
La società in cui viviamo fa schifo. E noi ne facciamo parte. Gli utenti del web, che si credono migliori degli altri, vedono solo la punta dell’iceberg, protestano e si lamentano. Abituati a ragionare specisticamente, si rattristano per i bambini di Gaza e si preoccupano per le manovre dei banchieri. Mai che prendessero in considerazione le manovre dei macellai o dei vivisettori. Di cui sono mandanti. Qualcuno ogni tanto, in verità, ne parla.
Ogni tanto qualcuno parla del ghiaccio che sta sotto la superficie, ma subito viene messo a tacere con toni infastiditi. Ragazzo spostati e lasciaci lavorare. Gli animali sono al nostro servizio, così ci è stato insegnato e così vogliamo che continui che sia. In eterno.
Non abbiamo tempo per le sentimentali sciocchezze degli animalai. Siamo gente seria e a sanzionare i devianti, che magari esagerano un po’, ci penseranno i nostri giudici. The show must go on.

18 commenti:

  1. bel articolo,forse è questa tensione che mantiene "viva"la società,la "umanità",il fatto della condanna è certamente simbolico,come lo sono tutti i lamenti nei siti di controinformazione,urlanoo sapendo gia dal principio che l'urlo è senza voce,si fanno speculazioni di ogni genere sulle "origini"se siamo figli dalle Pleiade o di Orione,se ci sono i bimbi indachi,blu o cristalli,cambi rivoluzionari !!! fini di epoche,elevazioni di coscienze,ma poi si aprono gli occhi ed eccoci qui,tutto come migliaia di anni fa...soliti tribu,soliti comportamenti,soliti schemi,soliti uomini,i soliti "gnoti"....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In effetti, anch'io ho a volte il sospetto che il popolo del web è come un gregge chiuso in un recinto. Da lì non può scappare.
      Stiamo solo sfogando la nostra rabbia (io non mi tiro fuori) e il Sistema va avanti imperterrito per la sua strada. La società sta peggiorando moralmente ogni giorno di più. E ogni giorno di più noi ci sentiamo come dei naufraghi.
      Grazie Martin.

      Elimina
  2. Risposte
    1. La rabbia irretisce. Fa venire il sangue al cervello e io m'immagino cosa avresti fatto a quella poveretta su tu fossi stata presente. A quest'ora mi toccherebbe venire a portarti le arance in carcere.

      Elimina
  3. Risposte
    1. Sì, ti sei spiegata. Anche su Giornalettismo c'è chi ha proposto la stessa punizione. E' che così il male trova nuove forze e s'innesta una spirale di odio e violenza. Meccanismo che conosciamo fin troppo bene.
      Il tragico è che non sappiamo come uscirne.

      Elimina
    2. Eccomi! Terribile storia in questa horror attualità. L'umanità si è persa, è davanti al bivio: maturità o regresso, salvezza o estinzione. Sono d'accordo: occhio per occhio e il mondo resterà cieco. Coltiviamo in noi la parte migliore.

      Elimina
    3. Ciao Denis!
      Non è che io sia molto convinto di lasciare impunita quell'impunita, per dirla alla romanesca. Quello che intendevo dire nel mio commento precedente, a dispetto del titolo ironico che recita: "Ti assolvo dai tuoi peccati", è che non abbiamo gli strumenti per far cessare il male. E cioè ci troviamo in uno stato d'impotenza di fronte a chi non ha remore morali nel commetterlo. E' un doppio smacco: primo perché alcuni violano le leggi morali con inaudita disinvoltura e secondo perché non sappiamo come fermarmi. "Minority Report" aveva inventato l'arresto preventivo e "Arancia Meccanica" la posa di graffette negli occhi (per tenerli aperti) per costringere il malvagio a vedere gli effetti delle sue azioni.
      E così, artigianalmente, anche Alberto Sordi nel film "Un borghese piccolo piccolo", a quel malvivente che gli aveva ammazzato il figlio.
      Tutti tentativi della società o dei singoli per difendersi dalla violenza del mondo esterno.
      Le carceri hanno fallito abbondantemente.
      Grazie per la visita.
      Un saluto.

      Elimina
  4. ottimo ottimo ottimo articolo
    come coesistere con questo interminabile scempio?
    è come se tutte le cellule del mio corpo si rifiutassero di esistere nello stesso ambiente dove sono perpetrate queste schifezze
    come se avvenisse una terribile reazione chimica tra le mie idee e la realta
    e che il mio essere mi chiedesse di essere compassionevole con lui e schiacciare il pulsante dell' autodistruzione onde evitargli questo continuo schifo che lui vive come un eterna fatica di sisifo all' ennesima potenza
    mi e' impossibile trovare le parole abbastanza forti per descrivere quello che sento dentro
    grazie a te Roberto e agli altri pochi che condividono queste idee, per concedermi il benche' magro sollievo di sentirmi meno solo di fronte a questo silenzio assordante

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Vittorio!
      E pensa che questo era solo un articolo di ripiego, perché il tipo che dovevo intervistare non è venuto all'appuntamento a causa della pioggia.
      Poco male, perché lo cucco martedì prossimo!
      Tuttavia, era da un po' che non mi sbizzarrivo filosoficamente con gli articoli poiché, come avrai notato, da un paio di mesi vado avanti a suon di interviste e questo mi gratifica sul piano delle mie velleità giornalistiche.
      Insomma, faccio come i.....veri!
      Un'altra cosa positiva, non meno importante, è riuscire a fungere da catarsi a persone ipersensibili come te. Sono contento di farti questo effetto, ma tra le cose che hai scritto e la ricerca di tua figlia sul suicidio, dimmi una cosa, devo cominciare a preoccuparmi?
      :-)
      Un saluto caloroso.

      Elimina
    2. assolutamente non preoccuparti nè per mia figlia nè per me, siamo entrambi in super forma a parte questa mia "iperdensibilità"
      inoltre per me la famiglia e il fantastico istinto di sopravvivenza sono solidi contrappesi

      Elimina
  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  6. Qualcosa di diabolico alberga nel cuore dell'universo e gli scienziati Anunnaki si compiacciono della loro atroce e feroce creatura.

    Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io ho sempre pensato che si fossero rammaricati, ma non posso escludere che invece trovino divertente il pasticcio che hanno combinato.
      Ma Nibiru arriva o non arriva?

      Elimina
  7. Rimuginando su questo doloroso articolo, mi è venuto in mente un aforisma di Arturo: "Se io fossi Dio, non vorrei essere Dio". Si potrebbe così parafrasare: "Se io fossi Dio, mi vergognerei di esserlo.". Forse non aveva torto Epicuro.

    Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Epicuro l'ho sentito nominare, ma Arturo non molto.
      A meno che tu non chiami così, familiarmente, il pessimista Schopenauer.
      Ciao.
      :-)

      Elimina