venerdì 3 maggio 2013

La vecchiaia rende reazionari

 


Testo di Patrick Moore




“E' giusto che la passione si sostituisca al buon senso?
E' comprensibile il desiderio di unirsi per qualcosa d’importante. Salvare il mondo è "sexy", ma devi investire almeno un paio di minuti per scoprire se stai davvero salvando il mondo o se sei solo portato in giro come una pecora da qualche stronzo con una motivazione politica, al quale non può fregar di meno dell'ambiente ma vede questa come una chance per raggranellare soldi con qualsiasi "idea" buona per loro.
Nessun fine giustifica il mezzo della menzogna.
Nessuno ti ascolterà se dici che il mondo non sta per finire, ma se dici che il mondo sta per finire ti guadagni i titoli di giornale. E quindi il sensazionalismo, specialmente quando è combinato alla malainformazione, porta ad una situazione dove le persone inviano palate di soldi a questi gruppi per campagne che sono totalmente fuorviate.

Praticamente usano sensazionalismo, disinformazione e tattiche per impaurire.
Il movimento ambientalista è stato letteralmente dirottato da attivisti politicizzati che sono arrivati ed hanno intelligentemente imparato come usare la retorica "verde" e il linguaggio "verde" per mascherare dei piani che in realtà hanno più a che fare con l'anti-corporativismo, l'anti-globalizzazione, la lotta alle imprese, e molto poco a che fare con scienza ed ecologia. Ed è allora che me ne sono andato”.

E da cosa se n’è andato?

“Dall’organizzazione di Greenpeace”.

Sì, Patrick Moore è uno dei fondatori ed ex presidente della "nonna" di tutte le organizzazioni ambientaliste.

“Mi sono reso conto che il movimento che avevo creato è stato preso d'assalto da agenti politicizzati che lo usavano solo per raccogliere fondi.

E mi fa incazzare anche di più quando li sento dire che sono contro la globalizzazione quando i loro mezzi principali di lotta sono i telefoni cellulari e internet. Non ha alcun senso essere contro scienza e tecnologia, e poi usarle, fosse un jet per andare ad un meeting internazionale o un cellulare o un computer portatile. Sei parte della globalizzazione: come fai a essere contro di essa?

Vorremmo sottolineare che se sei pro-socialismo, o anti-globalizzazione o anti-corporativista, sono tutte ottime idee su cui confrontarsi.
Ma camuffarle da ambientalismo è una cazzata! Parla apertamente. Non dire "le corporazioni sono cattive perchè oggi l'acqua è peggio di una volta" perchè l'acqua non è peggio di una volta. Non vogliamo dire che non ci siano buone scuse per il socialismo, ma l'ambiente non è una di queste.

La soluzione sarebbe di cercare di capire come migliorare le cose, non fare campagne contro tutto, ma fare campagne per modificare il modo di fare le cose, in un nuovo modo che ci permetta di avere prodotti e servizi che ci servono ma che non abbia un alto impatto ambientale.

Certo che ci sono problemi con l'ambiente ed è una cosa naturale voler salvare il mondo, essere un eroe, spazzar via la corruzione, comandare la rivoluzione. E le rivoluzioni sono essenziali, una rivoluzione ci ha dato la libertà, una rivoluzione ci ha dato la scienza, senza rivoluzioni moriremmo. Ma quando sentiamo quell'istinto sexy di salvare il mondo diventiamo molto vulnerabili. Se non ci fermiamo a capire davvero cosa succede potremmo sprecare anche i nostri più nobili istinti su delle cazzate! E' facile sentirsi un eroe... un po' più duro esserlo”.


Patrick Moore


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