lunedì 15 luglio 2013

Il buffone di corte

 
Dovrebbe essere abbastanza chiaro ormai che il Sistema si serve delle opposizioni per proseguire nell’attuazione dei propri piani. Lo squallido scandaletto di questi giorni, con un buffone di corte che si lascia andare ad un attacco ad personam, conferma una volta di più che molto fumo viene gettato negli occhi dell’opinione pubblica. Indirizzando il pensiero della collettività verso la riprovazione per un paragone offensivo (lo è immancabilmente qualora un essere umano, depositario della scintilla divina, viene paragonato a un animale), si distoglie l’attenzione della gente dalla strisciante invasione di razze non autoctone all’interno del nostro tessuto sociale storicamente caucasico.
Quando per esempio si parla di nutrie, provenienti dal Sud America, s’invoca la pena di morte - e lo fanno anche associazioni colte e addette ai lavori come il WWF.
Nel caso di esseri umani, invece, data la sacralità della vita umana – e solo di quella – la riprovazione viene rivolta verso chi non accetta l’ingresso di etnie estranee, complice e anzi principale artefice di questa ideologia la Chiesa Cattolica, che in questa invasione di nullafacenti vede l’attuazione letterale del proprio termine “cattolico”, cioè universale.
Non essendo riuscita, in quasi duemila anni, a convertire il mondo intero, si porta il lavoro a casa e s’illude che bianchi e neri, asiatici e occidentali possano convivere pacificamente in buona armonia. Le cronache giudiziarie si stanno già ampiamente incaricando di smentirla.
Dunque, vediamo cosa è successo.


Durante un comizio, come sono soliti fare da vent’anni, i Capitan Fracassa della Lega Nord, Borghezio in testa, sparano ad alzo zero verso i non italiani, siano essi rumeni, albanesi, Rom o africani. Lo fanno, in questo caso, per bocca di un signore che, se vogliamo paragonarlo a un animale, fa venire in mente il maiale, sia detto con il dovuto rispetto per il simpatico suide. Si tratta dello stesso individuo che in una trasmissione televisiva si sbottonò la camicia lasciando intravedere la sottostante maglietta antiaraba e, se non ricordo male, che per impedire la costruzione di una moschea a Pavia, propose ai militanti della Lega Nord di spargere sul terreno orina di maiale, così da rendere impuro il luogo. 
Il risultato di quest’ultima boutade, con cui Calderoli ha paragonato la Kyenge a un orango, sarà che le persone moderate si sentiranno offese dallo sciocco insulto e se prima avevano qualche argomento contro l’invasione di extracomunitari, e lo peroravano, ora si guarderanno bene dal manifestarlo pubblicamente, per non essere accostate dagli astanti a un simile pasticcione e poco intelligente figuro.
Il problema degli sbarchi di clandestini a Lampedusa si perpetuerà e migliaia di altri africani saranno invogliati a venire da questa parti, sapendo che ci saranno le istituzioni pubbliche a ristorarli e a trovar loro una sistemazione. Se oltre a Don Mosè Zerai, che funge da intermediario tra gli scafisti e la guardia costiera italiana, c’è una struttura più complessa che invoglia la gente a venire in Italia, in questo periodo di crisi economica, allora significa che si vuole spingere il popolo italiano verso una guerra civile, calcando sull’acceleratore del malcontento e ottenendo alla fine una guerra fra poveri.

In Africa ci sono missioni cattoliche che operano da anni e che hanno acquisito la fiducia della popolazione, anche grazie a persone rispettabili come Don Alex Zanotelli, e se qualche sacerdote dice loro di partire, lo fanno senza porre obiezioni, fiduciosamente. I sacerdoti che agiscono da agenzia di viaggi - come negli anni Quaranta e Cinquanta da noi organizzavano viaggi di lavoratori verso Svizzera e Germania - pensano che l’Italia sia in grado di accogliere schiere di africani disoccupati perché, vivendo in un contesto sociale chiuso, cadono nell’errore di credere che il mondo sia composto tutto di cristiani devoti all’idea di fratellanza universale insegnata da Gesù e che nessun male verrà fatto agli africani una volta arrivati su suolo patrio.
Cadono cioè nello stesso errore della “Casta” dei politici che, come disse anche Grillo, non hanno alba di ciò che sta realmente accadendo nel tessuto sociale delle piccole imprese, per esempio. La differenza è che la “Casta” si è tagliata i ponti con la realtà del Paese a causa degli stipendi da favola che si autoelargiscono, mentre i preti missionari lo fanno perché credono nella bontà degli uomini e soprattutto perché così ha deciso il Vaticano.

Il fatto stesso che per rimproverare Calderoli si sia scomodato sia Letta che Napolitano (il
Papa se n’è stato zitto perché non vuole intromettersi nelle beghe di condominio e perché non ne ha bisogno), significa che le massime autorità politiche fanno finta di scandalizzarsi, arrivando a usare il termine “barbarie”, mentre in realtà non gliene può fregare di meno se Calderoli pensa a un orango tutte le volte che vede la Kyenge. Lo devono fare perché sono partiti di governo, abili nell’arte di apparire, mentre la Lega Nord al momento non conta una beata minchia.
Dopo aver sputtanato l’ideale di salvaguardia delle radici storico-linguistiche locali, con gli investimenti in Tanzania, con il tesoriere disonesto Belsito e con le prodezze del figlio di Bossi, ora le menti sopraffine di cui parlava Cossiga stanno cercando di demolire anche l’idea di patria nazionale, con i partiti di Destra ormai estinti e i malumori degli italiani messi a tacere dalle inutili sparate del buffone di corte Calderoli.

A me sembra che si voglia passare in gran fretta al disfacimento delle nazioni europee, per arrivare al superstato europeo sotto la guida dei banchieri oligarchi. Se si vuole instaurare il melting pot anche in Europa, chiamato da Giovanardi “meticciamento”,  è forse perché agli Stati Uniti, eterni amici-nemici degli europei, piace l’idea di esportare il multiculturalismo con cui sono alle prese da almeno tre secoli, non avendo potuto far sparire i milioni di schiavi importati dai latifondisti degli stati del sud, una volta finita la guerra di Secessione.
Non potendo tornare indietro, vogliono che gli stessi disordini, gli stessi linciaggi e le stesse problematiche, Ku Klux Klan compreso, si verifichino anche in Europa, considerato che la Gran Bretagna, in quanto ex impero colonialista, ha già sul suo territorio minoranze etniche provenienti da ogni luogo dell’ex impero. E anche la Francia non scherza.

Anche se Calderoli ha commesso un’indelicatezza, oltre ad aver confuso l’orango, che è fulvo, con il gorilla, che invece è nero, l’ipocrisia di Napolitano e Letta, oltre al popolo della Sinistra e ai cattolici, non servirà a far smettere gli sbarchi.  Il risultato sarà l’ingrossarsi  delle fila di africani che avranno un’amara sorpresa quando saranno lasciati liberi di circolare sul territorio nazionale, senza riuscire a trovare lavoro o un tetto sotto cui dormire. Il numero dei ragazzi di colore che chiederanno l’elemosina davanti ai supermercati aumenterà, perché pochi sono gli extracomunitari che vanno in giro a mettere la reclame nelle cassette della posta e sembra, almeno dalle mie parti è così, che questo settore sia stato monopolizzato dai pachistani. Forse dovranno abituarsi a vivere sotto i ponti, come barboni, aumentando inevitabilmente la popolazione carceraria.

Gli italiani, viceversa, hanno sempre meno soldi per comprarsi da mangiare e saranno sempre di meno quelli che si lasciano impietosire. I questuanti a questo punto hanno solo due possibilità: o diventare aggressivi e mettersi a delinquere, oppure subire le reazioni degli italiani – quelli che saranno in grado di reggere un’arma – e finire schiacciati da un meccanismo più grande di loro. Alla faccia del cristianesimo, della fratellanza universale e del Vaticano assassino.
La vera barbarie, cari Napolitano e Letta, sta nella malvagità e nel sadismo con cui trattate gli animali, come disse anche Gandhi, non nelle sciocche affermazioni da osteria di un buffone, funzionale al piano degli Illuminati. La vera barbarie è quella degli abbandoni estivi dei cani, degli allevamenti intensivi, dei trasporti di animali-ebrei e dei macelli campi di sterminio, oltre agli infermieri che infieriscono sui vecchi e alle maestre che picchiano i bambini.
Voi gridate allo scandalo per un accostamento estetico di tipo zoologico, e tacete sulla realtà dei laboratori di vivisezione, ove vittime animali sono torturate per gli interessi delle industrie. Parlate di razzismo e non sapete neanche cos’è lo specismo. Non lo sapete perché siete specisti voi stessi, imbroglioni, falsi e prestigiatori. Vi piace mescolare le carte, fingere di sdegnarvi per le insulsaggini di uno dei vostri migliori menestrelli. M’immagino le risate che vi siete fatti, lontano dalle telecamere, sulla Kyenge paragonata a una scimmia. Roba da asilo infantile!
Chi l’ha votata la signora Cecilia? Non mi stupirei se ad eleggerla ministro sia stata anche la Lega Nord, che ora la chiama Orango.
Siete un’accozzaglia di buffoni, uno più squallido dell’altro.



2 commenti:

  1. "... vi piace mescolare le carte, fingere di sdegnarvi per le insulsaggini di uno dei vostri migliori menestrelli ..."
    Sì Roberto è proprio così.
    Le false indignazioni, le offese e controffese ... servono, come tutto, solo a distrarre i replicanti mentre nel frattempo le caste opulente allestiscono il macello per la mattanza degli ormai inutili miliardi di schiavi

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    1. Ciao Gianni e bentornato!


      Vedo dai toni del tuo intervento che il pessimismo ha fatto progressi in te, ultimamente, e che sei convinto, come me e molti altri, che non c'è più scampo per l'umanità.


      Ci stiamo avvicinando alla resa dei conti.

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