sabato 20 luglio 2013

Un cognome gradito agli ebrei

 

Non possono essere tutte coincidenze. Gli omicidi rituali devono riguardare persone, date e luoghi che abbiano una qualche attinenza con la Cabala, altrimenti non sarebbero rituali. Rosa Bazzi ha avuto l’ergastolo per la strage di Erba a causa del suo nome: è stata la firma vivente della Rosa Rossa, infatti. Samuele, il bambino sacrificato a Cogne, aveva un nome ebraico, consono con la Cabala inventata dai maghi ebrei. Lo stesso dicasi di Roberto Giacobbo, che non è stato sacrificato, ma scelto per condurre programmi di disinformazione secondo la tecnica della “polpetta avvelenata”. Siccome non bastava “Voyager”, da Maurizio Crozza battezzato “Kazzenger”, ora è stato messo da RAI 2 a condurre “Il Verificatore”, iniziato venerdì 19 luglio.


Giacobbo-Israele non vi compare, se non nei titoli di coda, come una specie di Deus ex machina. Anzi, non c’è alcun presentatore in giacca e cravatta, ma un individuo di cui non si vede mai la faccia, bensì solo le bizzarre scarpe, da lui stesso canzonate perché a suo dire troppo strette, escamotage per dare un tocco clownesco alla trasmissione, ovvero per far passare il messaggio che non si tratta di un programma serioso alla  Piero Angela, ma di un intrattenimento estivo in stile gossippettaro.

Bisogna stare attenti anche al metalinguaggio e con le scarpe riprese continuamente, unite ai commenti lamentosi di chi le calza, vengono in mente le grandi scarpe dei pagliacci del circo, ad indicare che gli stessi produttori non vogliono dare un taglio serio al loro programma.
Non a caso ho accennato a Crozza, il comico che sta andando forte in questo periodo grazie a Ballarò, perché se è arrivato a definire “Kazzenger” una trasmissione che aveva la pretesa d’essere seria come “Voyager”, non voglio immaginare cosa potrebbe dire del “Verificatore”. In un paese dove il comico Beppe Grillo fonda un partito serio, Maurizio Crozza diventa un maitre à penser. Se dice che le trasmissioni di Giacobbo sono spazzatura, la gente gli crede. E già questo è un handicap programmato, volto a far fallire ogni ricerca e approfondimento.
Di modo che, in base al linguaggio orwelliano che dice il contrario di ciò che afferma, l’anonimo investigatore che ha la pretesa di verificare l’esattezza o meno di certi fenomeni – o certe dicerie – otterrà l’effetto contrario, affossando definitivamente ogni velleità di indagine. Chi aveva qualche dubbio, grazie al Verificatore, sistemerà temi seri e pericolosi per il Sistema nella rubrica “bufale”, termine usato anche in trasmissione e, come ha fatto notare Rosario Marcianò, indicativo dell’ambiente di provenienza di produttori e sceneggiatori, ovverosia il CICAP.

Nessuno studioso di complotti usa mai questa parola, proprio perché è abbondantemente
usata dagli scettici e dai disinformatori su libro paga del governo, occulto o palese che sia.
Prima di tutto bisogna chiedersi chi avrebbe dato a questo presunto indagatore che, al posto della maschera di Adam Kadmon, ha scelto di farsi inquadrare solo di spalle, l’autorità per verificare ipotesi più o meno scottanti. C’è un pizzico d’arroganza, dietro il tono gioviale da simpaticone della voce di Claudio Sorrentino (lo stesso doppiatore che da’ la voce a Mel Gibson). Forse la RAI ha ricevuto qualche divina investitura per analizzare le questioni dibattute su internet?
La RAI ultimamente sta scadendo nella qualità dei programmi televisivi e molti si chiedono se i soldi del canone siano ben spesi. Io non sono fra questi perché da molti anni, quando mi arriva la bolletta da pagare, la strappo e la butto nel riciclo della carta.
Se la televisione pubblica non fa vedere le ragazze di Miss Italia e trasmette boiate pazzesche, mostra solo un pizzico di schizofrenia, ma con Giacobbo mostra anche di darsi da fare per intorpidire le acque e gettare fumo negli occhi dei telespettatori. Non che le tematiche affrontate dallo staff di Giacobbo siano tutta spazzatura, anzi, ma è proprio questo il trucco: mescolare verità e stupidaggini in un cocktail disgustoso e nauseante, di modo che l’interessato rigetti in blocco quanto gli viene comunicato.
A tutto c’è un limite e anche le persone meno informate e più condizionate, hanno un guizzo di dignità quando viene trasmesso loro un messaggio esageratamente sciocco.

Uno dei dieci punti per manipolare la popolazione, secondo quanto spiegato da Noam Chomsky, è quello di trattare le persone come fossero bambini deficienti e nella puntata di venerdì, insieme alla questione del NWO, il Verificatore si è chiesto se è vero il detto “Donna al volante, pericolo costante”. Ma a chi volete che interessi qualcosa?!
Il pericolo sono gli ubriachi al volante, soprattutto di sesso maschile, e i proverbi maschilisti li possiamo anche lasciare dove sono. Infatti, il Verificatore, per non essere politicamente scorretto, ha intervistato una donna pilota. Scontata la sua risposta.

Oppure, altro tema di scottante attualità (lo dico in senso ironico, ovviamente): è vero che nei dobermann il cervello, crescendo, non trova spazio nel cranio troppo stretto, facendoli impazzire e diventare pericolosi? Il vero problema sono le razze addestrate al combattimento, pitt bull in testa, e i dobermann non rientrano in tale categoria, o almeno non sono in cima alla lista. Anche qui, per non essere politicamente scorretto, il Verificatore ha intervistato un addestratore di cani, che ha tessuto le lodi della malfamata razza canina (c’è stato anche un film negli anni Settanta intitolato “La gang dei dobermann”).

Altro esempio. Michael Jackson è stato ucciso di proposito o si è trattato di un errore da parte del suo medico? A chi volete che interessi?! I miti muoiono giovani; è la regola, benché vi sia una discreta casistica di morti sospette, come quella di Marilyn Monroe, ma in tal caso c’erano di mezzo due presidenti degli Stati Uniti, anche loro fatti fuori.

E tra queste cose insignificanti, ecco che saltava fuori continuamente la questione se esista o meno un governo ombra, che decide le sorti dell’intera umanità. Il Verificatore, su questo, ha intervistato Giulietto Chiesa, che vediamo qui a sinistra, già indicato da molti come un gatekeeper, cioè un finto complottista funzionale al piano degli Illuminati. Mentre l’indagatore era ospite in casa di Giulietto, apparivano sul teleschermo, in basso, i messaggini mandati via Twitter dagli spettatori, uno dei quali diceva che chi ha molto denaro ha anche molto potere, ed è sempre stato così.

Il livello intellettuale dei messaggini mi è sembrato piuttosto basso, consono al volere degli oligarchi che ci vogliono deficienti, ma il Chiesa ha risposto che più che di nuovo ordine mondiale dovremmo parlare di fine dell’Occidente, considerato che a più di un miliardo di cinesi, i cui leader non vengono mai invitati alle riunioni del Club Bilderberg, non gliene importa niente della Massoneria, del Sionismo o dei Gesuiti, né tanto meno del prossimo governo unico mondiale.

Il che equivale a dire, se non ho inteso male le parole di Giulietto Chiesa, che le teorie del NWO sono solo elucubrazioni mentali di noi occidentali decadenti. Ai paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) non interessa!



Di parere leggermente diverso le risposte date da Enrica Perucchetti, intervistata sulla
metropolitana, ma la cui testimonianza mi è sembrata alquanto scialba. Anche l’intervista fatta in Spagna al massimo esperto del Club Bilderberg, Daniel Estulin, non mi ha emozionato per niente. Il risultato è che anche se viene data la parola a studiosi di fama, le loro parole finiscono nel calderone degli imput e si ottiene un effetto di saturazione.



Ogni tema serio, soprattutto quello del NWO, meriterebbe una puntata tutta per sé, ma gettato in un marasma di frivolezze, il suo significato dirompente viene nullificato. E’ un modo, studiato a tavolino, per neutralizzare la portata dei sospetti e delle accuse.

La mente ha i suoi ritmi, deve centellinare con calma le informazioni, ma se gliene vengono offerte in abbondanza, va in tilt. La si potrebbe chiamare “sindrome dell’oca ingrassata”, se avete presente quelle povere creature con l’imbuto perennemente ficcato in bocca. Oppure, altro esempio che mi viene in mente, la tecnica di tortura dell’acqua, con il disgraziato disteso su una branda e obbligato a bere. Lo facevano già nel Medioevo e lo fanno anche oggi a Guantanamo.

Con trasmissioni tipo “Il Verificatore” nessuno viene torturato, se non forse la nostra capacità di giudizio. La si chiama polpetta avvelenata (o mela) proprio perché esteticamente attrae, ma nei contenuti uccide. Si vuole uccidere il web? In attesa di renderlo del tutto illegale, si fa passare il messaggio che internet è una cloaca di bufale e frottole. Già, perché invece la tivù è vangelo! Oro colato!
Internet al momento è l’unico modo che ha la gente di conoscere i retroscena della vita politica e sociale, in pratica è l’unico modo che abbiamo per difenderci dalle manipolazioni dei criminali che ci governano e quindi essi, essendosene accorti, stanno utilizzando proprio i retroscena per toglierci anche l’ultima possibilità di difesa. Decidono loro, però, quali siano i retroscena da dare in pasto al pubblico. Presentandosi nelle vesti di indagatori imparziali, in modo un tantino arrogante, è come se ci dicessero di non fidarci della Rete, ma di continuare ad abbeverarci alla loro fonte catodica.

Anche se, detta così, può sembrare una guerra tra due modi di ottenere informazioni, due tecnologie in lotta tra loro, io non mi schiero da una parte o dall’altra, ma riconosco che internet ha molti più vantaggi rispetto alla passività del mezzo televisivo. Infatti, l’aver coinvolto gli spettatori mediante Twitter, ne è la prova.

Infine, altri due temi sono stati trattati: i farmaci ottenuti da vibrazioni terapeutiche, di cui confesso non avevo mai sentito parlare, e John Titor, l’uomo venuto dal futuro di cui si parla dall’anno 2000 (in Italia è arrivato più tardi).
Sulla possibilità di guarire ascoltando un CD anziché ingurgitando pillole, non mi pronuncio perché la cosa mi sembra sia verosimile che meritevole d’approfondimento, mentre sul sedicente viaggiatore del tempo sembra che si sia trattato di un’abile invenzione di due fratelli americani, esperti di softwere. Sono anche stati mostrati durante la trasmissione e si può dunque – forse – mettere la parola fine su una leggenda metropolitana che ha appassionato migliaia di persone nel mondo.
Nel caso delle medicine vibrazionali, s’intuisce che segnerebbero la fine delle industrie farmaceutiche, perché le terapie sarebbero a disposizione di tutti, solo scaricando le vibrazioni giuste. Una specie di Free Energy di teslana memoria.

In definitiva, mi piacerebbe esprimere un giudizio drastico e severo nei confronti di questa nuova trasmissione, a causa della subdola disinformazione che attua su migliaia di telespettatori, ma non sentendomi minacciato in prima persona, avendo, come credo, acquisito le necessarie capacità critiche, come una specie di antidoto, penso che qualcosa di buono la si possa trovare. Se non altro per questa novità delle terapie senza chimica.
Non ho preclusioni per principio e quindi posso anche provare simpatia per uno che si chiama come il fondatore della nazione ebraica. 


14 commenti:

  1. Mi sembra di aver capito che è stato un po un minestrone.... anche se per certi versi interessante...

    Ma almeno è stata smascherata qualche bufala?

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    1. Forse solo quella dell'uomo venuto dal futuro.

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    2. Giacobbo nasconde dietro quel viso paffuto ed un'aria di bonomia un'identità non cristallina. Per diventare vicedirettore di Rai2 bisogna essere addentro agli arcana imperii.

      Disamina molto arguta.

      Ciao

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  2. Ottima analisi. Confermo il mio giudizio negativo su questo format, nato con l'unico scopo di gettare sabbia negli occhi dei poveri teledipendenti.

    @ Laurama

    Esistono solo le mozzarelle di bufala. Tutto il resto è noia.

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    1. Beh qualche bufala in giro c'è.... vedi per fare un es. tra i tanti la versione ufficiale dell'11/9, per il resto sono d'accordo con te...
      Di Giacobbo ho letto un libro che è un po un viaggio tra gli antichi misteri e quello che cerca di comprendere la scienza... sugli argomenti trattati ho avuto più di un riscontro.
      Naturalmente una cosa è scrivere un libro e un'altra è uno spettacolo televisivo, dove si infila dentro di tutto e di più, ma forse solo per stare al passo con il web...

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    2. So che Giacobbo ha scritto un libro sul 2012, che non ho letto.


      Invece, ha scritto anche la prefazione di "Il segreto degli Illuminati", di Diego Marin, edizioni Mondadori.

      Questo l'ho appena finito di leggere.

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    3. E quale sarebbe questo segreto? (se ti va di scriverlo)

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    4. La tesi proposta da Diego Marin è affascinante.

      In sintesi, attraverso tutto un passaggio di generazioni, NOI bianchi caucasici siamo i discendenti degli atlantidi sopravvissuti alla catastrofe.

      Ma questo concetto meriterebbe almeno un intero articolo. Non è detto che prima o poi non lo scriva.

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    1. Invece, si dà il caso che io e Marcianò la pensiamo nello stesso modo sul programma in oggetto.

      Ho sempre sostenuto che tra me e Rosario c'è stato un malinteso. Spero che se ne sia accorto.

      In ogni caso, non ci dobbiamo fidanzare....

      :-)

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    2. Dichiarare che la pensi allo stesso modo dell'innominato non fa certo onore alla tua intelligenza. :)
      Sarebbe meglio se tu dichiarassi che, in questo solo caso, Rosario la pensa come te.

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    3. Ognuno ha la sua testa e, in fatto di convinzioni, si deve essere tolleranti verso il prossimo.

      Non siamo stati fatti tutti con lo stampo e non ci potranno mai essere due persone che la pensano in tutto e per tutto nello stesso modo.

      Il mondo è bello perché è vario, si diceva una volta.

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  4. mi dispiace molto, non riesco ad essere tenero. vorrei capire come ragioni. vorrei capire se davvero il tuop modo di rapportarti alla realta' e' sintomo di un disturbo o una delusione sul piano emozionale; propendo per la seconda. vedi, straker ad esempio rientra perfettamente, e ci tengo a sottolinearlo, in un quadro persecutorio [ guarda le liste di proscrizione che ha redatto, con i nomi, le foto e alcuni dati sensibili di chiunque non la pensi come lui ] dal quale crecsce e si impone il narcisismo sfrenato della sua persona; vinsomma, lo chiamiamo comunemente NPD, narcissistic personality disorder. Credo non ti servano traduzioni.
    Ecci sarei felice tu partecipassi ad questionario preparato in precedenza con l'ausilio del Prof. Gatti, cattedra di neuroscienze all'univ di Vergate [SM]
    Puoi liberamente declinare sia chiaro, torno tra qualche ora, fammi sapere se sei interessato
    Grazie
    Cordialmente

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