martedì 29 ottobre 2013

Chi l’avrebbe mai detto!





Questa sì che è una notizia che ho scoperto per caso.
La cinese Ha Wenjin per amore degli animali ha sacrificato tutto ciò che possedeva, senza pensarci due volte. Ha lasciato il lavoro, venduto la sua casa, l'automobile e i gioielli. Ora si occupa di 1.500 cani e 200 gatti randagi. Alcuni anni fa il costo del rifugio ammontava a 37.500 dollari all'anno, ma con la crisi economica in corso i costi sono quasi raddoppiati. Oggi sopravvive principalmente grazie alle donazioni e alle sponsorizzazioni. Il rifugio si trova vicino a Nanjiing, Jiangsu, a un'ora circa dal centro della città, lontano da fabbriche e automobili.
I cani e i gatti hanno aree spaziose sia al coperto che all'esterno. Se escludiamo il momento dei pasti, gli spazi non sono così affollati come illustrano le foto.
Gli animali sono malati, feriti o abbandonati, ma questo non importa a Ha Wenjin o alle decine di volontari che si occupano di loro.
Collegato a una piccola clinica veterinaria della città, il rifugio accoglie i dimenticati dal mondo e restituisce loro una possibilità di vita dignitosa e libera.
Questo esempio di generosità è una rarità nel paese, soprattutto in una città conosciuta come una delle principali fonti di carne di cane e gatto per il mercato cinese.

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