sabato 19 ottobre 2013

L'antica arte dello scuoiamento

 
Fonte: Gea Press

Si sono finti normali frequentatori del luogo, ma lui, l’allevatore-macellaio abusivo nel cuore di Lusciano, in provincia di Caserta, ha subito preso il povero animale e con una velocità fulminea lo ha legato con dei legacci a testa in giù. Come un mago con il cappello ed i conigli. Nel suo caso, però, ad apparire tra le mani è stato un coltellino con il quale ha repentinamente tagliato la gola al povero animale. Poi, con un pizzico di calma in più e l’animale che si dibatteva disperatamente spruzzando sangue ovunque, ha praticato un piccolo taglio all’estremità di una delle zampe posteriori ed ha poggiato le labbra. Ha così soffiato e la pelle si è immediatamente staccata dai tessuti sottostanti. Il coniglio si è irrigidito. Quanto è bastato per eviscerarlo, scuoiato e servirlo caldo e pulsante. Tutto su misura, adeguato all’allevamento abusivo. 15 euro prendi e porti via in meno di cinque minuti.


Il tutto è avvenuto innanzi alle Guardie Zoofile Venatorie di Aversa guidate dal loro Comandante Saverio Mazzarella ed i Carabinieri di Lusciano, inorriditi dalla scena. Di conigli pronti all’uso in questa sorta di take away nel centro del paese, ve ne erano ben 120. Le segnalazioni riferivano di una sorta di supermercato degli orrori. Bastava presentarsi e nel caso scegliere pure il coniglio. Tutti ammassati in piccole gabbie strette e colme di ruggine sistemate all’interno di fatiscenti catapecchie.

Il luogo della macellazione era invece uno spazio esterno sotto gli occhi di mamme intente a stendere la biancheria e bambini che giocavano nei balconi. Appena gli “spettatori” hanno capito che nel luogo erano intervenute le Guardie Zoofile e i Carabinieri, è stato uno sfogo collettivo. Di quegli orrori non ne potevano più e stante quanto potuto apprendere dalle Guardie guidate da Saverio Mazzarella, quella situazione andava avanti da alcune decine di anni. Il tutto alla luce del sole ed a due passi dal Comune, dove il pensionato allevatore-macellaio gestiva indisturbato la sua attività.

Il locale esterno era non solo luogo di macellazione, ma anche discarica. Feci, budella, pelle, orecchie e zampe erano malamente sepolti in alcune buche scavate nel terreno che si presentava, a ulteriore conferma della pluriennale attività, traboccante di ossa ed altre parti anatomiche di conigli e probabilmente altri animali. Nell’allevamento fai da te, vi erano anche polli e galline.

Tutto posto sotto sequestro e adeguatamente rapportato alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha confermato il sequestro. Allegate anche le risultanze evidenziate dai Medici Veterinari dell’ASL intervenuti congiuntamente alle Guardie Zoofile ed ai Carabinieri di Lusciano.

1 commento:

  1. I conigli sgozzati non si dibattono disperatamente, sono solo reazioni nervose del loro corpo, post mortem. M'immagino l'indignazione dei vicini, sicuramente mangiano carne, ma guai a vedere come questa finisce sulle loro tavole.
    Buono il coniglio, l'ho mangiato ieri.

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