lunedì 28 ottobre 2013

Svuotare il mare con un cucchiaino

 
Non credo molto nelle “giornate mondiali”, benché riconosca in esse una qualche minima valenza educativa. E’, come la “giornata della memoria” del 27 gennaio, un consolidamento delle convinzioni condivise in una determinata zona e in una precisa epoca, con la differenza che in quest’ultimo caso è stata messa in opera una massiccia campagna mediatica di propaganda sionista, mentre per un’alimentazione senza carne e derivati ci sono ancora troppe forze che remano contro. Basti pensare alla pubblicità carnivorista, vista da milioni di utenti, e che distrugge in pochi minuti di ascolto televisivo il lavoro certosino di un’intera esistenza da parte nostra, di noi attivisti per l’alimentazione cruenty free. Tanto è vero che l’annuncio della giornata mondiale vegana appare solo sui social network e sui siti di controinformazione, mentre nel caso dei media mainstream ci sarà il silenzio totale. Potrei giurarci!

4 commenti:

  1. Ammazziamo tutti i tori... Così facendo non nasceranno più vitelli... Per ogni vitello si risparmieranno 1.200 kg di cereali... Avremo un pianeta pieno di cereali...
    Se fossero fagioli... sai che scie chimiche!!11!!

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    1. Da tempo mi frulla in testa una domanda da farti e ora penso sia giunto il momento di fartela: "Ma tu devi buttare ogni cosa in caciara, come dicono nel Lazio?".

      :-)

      Non ti prendi mai una pausa?
      Non pensi che, essendoci di mezzo la vita di miliardi di persone animali innocenti, un minimo di serietà sarebbe d'obbligo?

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    2. Intelligente come la russa.
      Tignoso come la santanché.
      Antipatico come capezzone.
      Inutile come una forchetta nel brodo.
      W i tori, le mucche ed i vitelli vivi.
      Evviva anche i fagioli e le scorregge chimiche a profusione.

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    3. Bravo Gianni!
      Tu mi capisci!
      Io e te siamo andati oltre e mentre Wasp (Angelo Nigrelli) & Soci mandano lettere al re di Svezia per proporre il Premio Ignobel ad alcuni complottisti, io e te ci siamo messi in disparte per vedere il giorno della fine dell'umanità, come Robert De Niro nella scena finale di "Mission", che con le ultime forze, ferito a morte, tiene la testa alzata per vedere il suo confratello gesuita (Jeremy Irons) venire massacrato dai soldati cattolici.

      I debunkers sono "death man walkilg" come tutti gli altri. E fanno finta di non saperlo.


      Spero di non essere stato troppo....duro con il nostro affezionato ospite sanremese.

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