venerdì 15 novembre 2013

Il marchietto della Bestia

 

Il cerotto digitale. Un progetto da tempo in cantiere, una soluzione che sembra sempre più probabile, soprattutto alla luce delle recenti ricerche del Colosso di Mountain View, che ha acquisito ormai da due anni la divisione mobile di Motorola. Le aziende stanno puntando nelle cosiddette Biostamp, dei cerotti trasparenti con dei circuiti elettronici che si collegano senza fili allo smartphone. Lo scorso Maggio, Regina Dugan, SVP ed ATAP in Motorola Mobility, ha offerto una breve dimostrazione di questi cerotti: bastava avvicinare il cellulare al corpo per sbloccarlo, senza toccare nulla. Il 7 Novembre però, il progetto sembra aver preso una nuova dimensione. Nella giornata di ieri, infatti, Motorola ha depositato una richiesta di brevetto all'USPTO per un tatuaggio elettronico che si connette ai dispositivi mobili. Definito genericamente “Coupling An Electronic Skin Tattoo To A Mobile Communication Device”, si tratta di un oggetto non ben precisato, una sorta di tatuaggio dotato di microfono, ricetrasmettitore ed alimentazione.

 
Roba da cyborg. Veri e propri innesti cibernetici quindi, che darebbero vita ad un mondo di tecnologia integrata nel nostro corpo, a discapito della nuova -ed ancora acerba- wearable technology: la tecnologia indossabile di cui fanno parte i recenti smartwatch e gli attesi Google Glass. 
 
Leggendo la descrizione del produttore statunitense, si nota come il sistema non sia dotato di un vero e proprio microfono ma di un particolare sensore che riceve il flusso audio direttamente dalla gola (cattura le vibrazioni della laringe, così da ridurre del tutto i rumori ambientali), lo decodifica e poi lo invia sotto forma di suono al telefono o al tablet tramite Bluetooth o NFC. Si parla quindi senza muovere la bocca, semplicemente pronunciando le parole ma senza emettere alcun suono.
Anche per gli animali. Il brevetto afferma come il tatuaggio potrebbe essere applicato anche agli animali, lasciandoci sicuramente perplessi circa le vere intenzioni di Motorola.
Tuttavia, parlandosi genericamente di gola, suoni e rumori, nulla esclude che altre specie oltre alla nostra possano beneficiare della nuova tecnologia.

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