sabato 16 novembre 2013

Oh, Gesù Mio!



Alcune persone del pubblico non hanno nascosto una certa irritazione, venerdì 15 novembre, quando un signore favorevole agli OGM ha preso la parola dicendo che non è vero che i campi di mais MON 810 eliminano gli insetti utili, perché lui aveva trovato moltissime coccinelle sulle pannocchie di un campo a Tomba di Mereto. Aveva fatto una ricerca per un suo interesse personale e non perché fosse stato pagato da qualcuno, né che avesse ricevuto promesse di pagamento da chicchessia. Al che, una donna seduta in prima fila aveva risposto stizzita che ci sono centinaia di studi di ricercatori americani, secondo cui la monocoltura con il MON 810 fa tabula rasa di api e qualsiasi altro insetto che ne venga in contatto, utile o dannoso che sia. E che un solo esempio non basta per scalfire il quadro generale.
A me l’intervento di quel coraggioso signore, venuto nella tana del lupo ad ascoltare la conferenza della Legambiente, è piaciuto, perché è necessario sentire tutte le campane, esattamente come ho fatto tempo addietro dando la parola ad Angelo Nigrelli, appartenente ai cosiddetti negazionisti delle scie chimiche. Anche un’altra persona presente in sala, intervenendo successivamente, ha manifestato apprezzamento per la passione dimostrata dal ricercatore di insetti, ma ha anche aggiunto che l’asino casca sulle contaminazioni tra sementi OGM e OGM free.

A poco è servito che l’altro gli citasse i “piani di coesistenza” previsti per legge, perché noi viviamo in una regione dove soffia spesso la bora a 100 Km all’ora e 10 metri di distanza tra un campo OGM e uno no, non bastano visto che i pollini, a quella velocità arrivano a 60 metri. Insomma, una pacifica convivenza tra colture tradizionali e a OGM sembra impossibile, perché queste ultime prima o poi finiranno per fagocitare tutte le altre. Il che significa che le aziende biologiche saranno destinate a scomparire e quindi l’opposizione agli OGM è alla fin fine, per i diretti interessati, una questione di sopravvivenza.
La cosa paradossale, come ha fatto notare un coltivatore biologico, è che la domanda in regione supera l’offerta, tanto che i negozi di prodotti biologici devono importare dall’estero. Basterebbe che la sovrintendenza scolastica introducesse l’obbligo di fornire cibo biologico alle mense delle scuole, che le aziende esenti da pesticidi avrebbero un immediato sviluppo e un incremento nei guadagni.
                                                                                                                                                  
Questo mi fa venire in mente ciò che aveva detto il relatore, ospite d’onore della serata, il professore della Sapienza Simone Vieri, qui a destra. Analizzando il significato etimologico della parola crisi, ha detto che vuol dire decisione o scelta, cioè che quello in cui viviamo è il periodo in cui il governo deve fare delle scelte, non solo in ambito agrario, ma in tutti gli altri settori della società. Ecco che se il ministero dell’educazione introducesse il cibo biologico nelle mense scolastiche sarebbe una buona scelta, ma non lo fa, né ha intenzione di farlo, perché i politici sono alle dipendenze delle grandi industrie, le quali ci vogliono ammalati a cominciare dai bambini delle scuole materne ed elementari.
Lo stesso relatore ha evidenziato che nel mondo ci sono solo quattro banche d’affari che detengono il potere economico sulla vita di milioni di persone e ci sono solo sei multinazionali che detengono l’80% del settore chimico e il 90 % delle biotecnologie. Quando in tivù ci dicono che il miglior mondo possibile è quello basato sul liberismo economico, mentono spudoratamente, perché quei pochi potentati finanziari e bancari, attraverso i premi Nobel per l’economia che fungono da testimonial, agiscono in maniera opposta a come si esprimono, falsando il mercato e spostando la ricchezza su se stessi. Immancabilmente.

Cioè, fanno in ambito economico quello che la Chiesa per secoli ha fatto in ambito religioso. Si chiama “inganno globale” e ormai in molti ce ne stiamo accorgendo. Il professor Vieri ha proseguito dicendo che le aziende chimiche ormai coincidono con quelle Biotech e nel 2016 il mercato delle sementi OGM sarà prevalente su quello delle sementi convenzionali. E questo grazie agli Stati Uniti che stanno diffondendo le sementi transgeniche in tutto il mondo, a cominciare dall’America Latina che è da sempre, per gli Yankee, il cortile di casa.
Brasile e Argentina sono in testa in fatto di coltivazioni OGM, ma anche Paraguay e Uruguay non scherzano. Le piante coltivate sono mais, soya, frumento e cotone, ma i dati che vengono riportati, visto che noi in Europa abbiamo il privilegio di essere arrivati dopo e di poter guardare le cose in prospettiva, ci dicono che non ci sono risultati positivi. Eppure, è dal 1996 che gli USA usano gli OGM senza scrupolo alcuno, ed è solo l’Europa che sta facendo la schizzinosa. Sarà mica per questo (anche per questo) che la finanza internazionale ci ha scatenato contro una bruttissima crisi economica?
                                                                                                                                                                 
Il professore ha usato una frase ad effetto, per indicare la mancanza di risultati chiari: l’unica certezza è che non ci sono certezze, ha detto. Infatti, confrontando i dati dei raccolti di soya, frumento, mais e cotone prima dell’introduzione degli OGM, con quelli ottenuti dopo, si ottiene che l’Argentina ha avuto un incremento quantitativo in soya ma non nel mais, mentre il Brasile ha ottenuto risultati invertiti. Negli USA non vi sono stati incrementi nella quantità di prodotto finito, ma negli ultimi anni si è avuto un aumento del 325 % dei costi di produzione del mais. E ciò nonostante, i contadini statunitensi hanno continuato a fidarsi della Monsanto, benché non guadagnassero niente di più di quello che guadagnavano prima. Tanto è vero che il giro di boa tra sementi tradizionali e OGM si è avuto nel 2008. A partire da tale data, gli OGM sono diventati preponderanti e si avviano ad essere gli unici disponibili sul mercato.
Tuttavia, oltre ad aver fatto notare l’assenza di certezze, il professor Vieri ha ammesso che non vi sono grandi differenze tra un tipo e l’altro di coltivazione, giacché in entrambi i casi il contadino è dipendente dalla Monsanto, sia per i semi che per i fitofarmaci. Se dunque il contadino può essere ricattato perché se non compra i semi e i diserbanti dalla multinazionale non li compra da nessun’altra parte, il consumatore e l’opinione pubblica in genere possono essere ingannati dicendo loro che con gli OGM non c’è bisogno di pesticidi, oppure che si potrà risolvere la fame nel mondo.
False, naturalmente, tutt’e due le cose.

Qui il professor Vieri è stato chiaro, giacché la matematica non è un’opinione e nel mondo vi sono al momento un miliardo e 300 milioni di poveri che non hanno sufficiente cibo per svolgere un’attività lavorativa, né una vita dignitosa, mentre vi sono altri 862 milioni di persone che non hanno accesso al cibo. Il che significa che si stendono a terra e aspettano di morire. Dall’altra parte del mondo, nei paesi ricchi, l’obesità è in aumento e non c’è verso di farla diminuire, ma anche questo è un modo usato dai padroni occulti del mondo per ammalare la popolazione. Si tratta pur sempre di un prezioso serbatoio di potenziali malati, che saranno curati con farmaci prodotti dalle stesse aziende che producono pesticidi e sementi transgeniche. Il cerchio si chiude, con i soliti noti che si arricchiscono sempre più e l’umanità presa in mezzo che si fa abbindolare e in pratica uccidere.
Questo però non è propriamente il pensiero del professor Vieri, il quale invece ha detto che i padroni delle multinazionali “non sono i cattivi di turno”, parole testuali, giacché stanno solo facendo i loro interessi e lo faremmo anche noi se fossimo al loro posto.
                                                                                                                                                  
Non sono molto d’accordo, perché se si sa che una cosa fa male e tu, che me la vuoi vendere mi dici che invece fa bene, non sei altro che un truffatore che approfitti della mia buona fede e mi vendi intrugli tossici, come facevano i ciarlatani che seguivano le carovane nella corsa al Far West, il lontano ovest dell’invasione dei territori pellirossa. Sarà mica cominciata lì l’abitudine all’inganno? Ora ci troviamo ad aver a che fare con ciarlatani all’ennesima potenza. Bugiardi patentati. Del resto, anche gli spacciatori tagliano le stecche di hascisc con il lucido da scarpe, con la differenza che la polizia insegue e incarcera i tossici ma riverisce e prende ordini dai magnati dell’industria. Mi ricorda la frase di quel gerarca nazista, secondo cui uccidere un uomo è un crimine, ma ucciderne milioni è statistica. Forse la mentalità nazista non è finita con la morte di Hitler nel bunker di Berlino, ma si è trasferita presso la più potente democrazia planetaria, come fisicamente hanno fatto scienziati e criminali di guerra.
Per rimarcare l’inesorabile avanzata degli OGM, il professore ha aggiunto che secondo le previsioni della FAO per il 2050 si dovrebbe sottoporre l’attuale 37 % di cereali destinati alla mangimistica ad un aumento del 140 % se si vuole continuare con questo modello di sviluppo. Già ora le monocolture di mais e soya destinano buona parte del raccolto ai mangimi per la zootecnia e ai biocarburanti. La colza, per esempio, viene coltivata solo per quest’ultimo scopo. Qui ci stava bene un accenno alla possibilità di diventare vegetariani, abolendo la turpe zootecnia, ma il professore, essendo allineato ai dettami dell’ambientalismo classico, se n’è guardato bene dal farlo.
Ho già constatato che i relatori che fino ad oggi ci hanno beneficiato delle loro conoscenze a Codroipo, evitano accuratamente di mettere in discussione il privilegio dell’umanità di nutrirsi delle martoriate carni degli altri animali. Lo fanno tutti i cosiddetti esperti di controinformazione che ho sentito finora e lo fanno perché probabilmente quello del carnivorismo è un tabù vero e proprio. Intoccabile.

Eppure, durante la serata di venerdì, secondo i ragionamenti fatti fino a quel momento, a tutti sarebbe stato chiaro che l’eliminazione del consumo di carne sarebbe di immenso beneficio per l’umanità e sarebbe la vera soluzione per risolvere la fame nel mondo. Niente macelli e macellerie, di modo che la soya e il mais sarebbero direttamente consumati dagli esseri umani. Quel 37 % di cereali destinati alla mangimistica prenderebbe una strada più ragionevole. E’ quindi anche per colpa delle abitudini alimentari degli occidentali, se le industrie ci vogliono imporre gli OGM, che sono solo l’ultima trovata capitalistica da applicare in agricoltura. Naturalmente, nessuno dei presenti si è sentito in colpa, ed è più facile individuare un nemico e combatterlo. Schema mentale dualistico antico e collaudato.

Senza dubbio il professor Vieri ha fatto un discorso ragionevole, ma le sue conclusioni sono state piuttosto vaghe. Quando per esempio ha ammesso che l’attuale modello di sviluppo non funziona, ha sfondato una porta aperta, ma io avrei aggiunto che coloro che tengono in mano i fili del potere vogliono non farlo funzionare.
Quando dice che il modello agroalimentare imperante va cambiato e propone un’agricoltura legata ai valori e alle risorse locali, sfonda, anche qui, una porta aperta, ma se sono gli stessi contadini a chiedere gli OGM, vedendo in essi il progresso, come pensa di opporvisi?
Quando dice che la politica dei divieti, attuata dal governo italiano fino ad oggi, “ha il fiato corto”, parole testuali, e che al posto del divieto sarebbe preferibile il progetto, afferma una cosa sacrosanta, ma essendo su libro paga delle multinazionali, forse i politici lo sanno benissimo, che con il semplice divieto non si arriva da nessuna parte. E proprio per quello lo fanno!
                                                                                                                                                 
Al momento ci troviamo nella paradossale situazione in cui c’è chi raccoglie firme per la liberalizzazione degli OGM e chi raccoglie firme per la loro definitiva abolizione. Questi ultimi sono capeggiati niente meno che da Vandana Shiva, mentre i primi hanno come loro promotore il signor Giorgio Fidenato, già assurto agli onori delle cronache. La spaccatura è così marcata che perfino i forestali si sono schierati gli uni contro gli altri. Quelli della Regione sono favorevoli, mentre quelli dello Stato sono contrari.
                                                                                                                                                  
In Parlamento, come alla fine della serata ha riferito Serena Pellegrino, qui a destra, la questione degli OGM è passata attraverso le commissioni di Camera e Senato, che la settimana scorsa hanno all’unanimità decretato una moratoria di 18 mesi. Forse tenendo presente la scelta fatta dalla Germania, che ha vietato non solo la coltivazione ma anche le sperimentazioni di colture OGM. Probabilmente c’è una relazione tra la scelta del governo tedesco e il crescente numero di vegetariani in quelle fredde contrade, ma anche solo parlare di alimentazione cruelty free sembra sia tabù, in convegni in cui sa parla di OGM free. La discussione scivolerebbe su questioni etiche e la moderatrice Cristina Micheloni, dell’AIAB, ha detto fin dall’inizio, aprendo i lavori, che la Legambiente sugli OGM vuole fare un discorso laico. Così laico che si dimentica la parte più importante della natura umana, quella emotiva. A noi vegani, che forse non siamo abbastanza laici, non resta che sospirare mestamente: “Oh, Gesù Mio!”

6 commenti:

  1. "Si tratta pur sempre di un prezioso serbatoio di potenziali malati"

    Come per i malati di celiachia, che sono in costante aumento e c'è il forte sospetto che ciò sia dovuto alla "nanizzazione" (modifica genetica) del frumento. (http://www.disinformazione.it/segreti_della_celiachia.htm)

    Anche se vengono indicate anche altre cause, come i fattori genetici o i virus...ma non sarà come per il ragno che copre l'Europa di ragnatele?

    Ci sono pizze per celiaci, pasta, biscotti, gelati e anche rimborsi statali per celiaci.

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    1. Autismo e celiachia sono due termini che ai miei tempi non esistevano, se non nei dizionari medici.
      Oggi tutti li conoscono.

      Siamo realmente ammalati, come umanità, o qualcuno vuole farci credere di essere tali?
      E quindi, magari, meritevoli di .....sfoltimento.

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  2. Nessuno dei pro-OGM è mai riuscito a presentarmi che tipo di nocumento subirebbe il proprio terreno se vicino ad uno coltivato con metodo biodinamico, viceversa il contrario mi sarebbe agevole.
    Per le guardie forestali e per ogni altro funzionario pubblico, favorevoli alle colture OGM, chiedo l'intervento dello spirito di Priebke.

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    1. Capisco che chiedere l'intervento dello "spirito di Priebke" sia una minaccia o una maledizione, ma se non spiega a noi comuni mortali da dove salta fuori questa strana espressione, finirà per fare regolarmente la figura del sapientone ermetico e snob.

      :-)

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    2. L'imbecillità della gente di sinistra consegna a Priebke il testimone del male assoluto, non capendo che così facendo ne rafforza l'egregora che nel mondo oltre la materia prende forma e vita nutrendosi di tali pensieri e pronta ad accorrere se invocata.

      Salvati cielo!!!

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    3. Grazie per la spiegazione.

      Lo spirito di Priebke cali, dunque, sui forestali regionali.

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