lunedì 11 novembre 2013

Un vero americano

 
 
Io sono figlio di quel mondo che voi avete assassinato, sono il discendente di quel popolo che avete brutalmente perseguitato, umiliato e distrutto; sono sopravvissuto e oggi sono qui, vivo sulla terra che una volta apparteneva alla mia gente, vivo in mezzo a voi, respiro l'aria che un tempo respiravano i miei fratelli. Oggi siamo rimasti in pochi, voi siete in tanti, vi definite americani, anche più americani di me, noi per voi eravamo selvaggi… ma guardatevi ora, guardate come avete plasmato questo continente una volta ridente, in pace con se stesso, verde, rigoglioso e puro, adesso triste, sporco di denaro, di cemento e di acciaio. Ora ditemi chi è più selvaggio tra chi c'era prima e chi c'è oggi… Aloysios Dreaming Bear - discendente Lakota

2 commenti:

  1. Parole verissime... l'uomo bianco è la peggiore delle "razze".. Ha sempre ottenuto i risultati visibili ad oggi a livello planetario con omicidi, violenze, depravazioni, torture, ricatti, corruzioni, schiavitù, inganni .. il tutto in nome del suo dio guerriero.

    Ogni volta si sente alla nausea il predicare bene e il razzolare da truffaldini. Nauseante.
    Si levassero dai cocomeri e lasciassero vivere il prossimo.
    Sono solo riusciti a creare false certezze che ad oggi portano conflitti su conflitti.
    Le parole sopra citate sono di una verità ASSOLUTA, altro che civilizzazione: ignoranza e schifosa prepotenza all'ennesima potenza.

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    1. Il buon selvaggio di Jean Jacques Rousseau era un concetto ben chiaro già nel Settecento, ma è passato alla Storia come un mito. Forse per denigrarlo in quanto vero.


      Tuttavia, è innegabile che il genere umano si stia comportando come le locuste di biblica memoria, eppure c'è ancora chi, come Vittorio Arrigoni quando diceva: "Restiamo umani", riesce ancora a vedere i lati positivi della nostra specie.


      Chissà, magari hanno ragione loro e siamo noi ad essere troppo pessimisti.

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