giovedì 10 aprile 2014

Il fascino perverso delle tradizioni

 

Anacronistica,incomprensibile e inaccettabile: è così che definiamo la notizia del ritorno, nella città di Firenze,  della Festa del Grillo, anzi “ai Grilli” una delle manifestazioni folcloristiche più invise, tanto da averne ottenuto l’abolizione alla fine degli anni ’90. 
Il maltrattamento di animali, previsto dal Codice penale, è punito con la reclusione fino a un anno e mezzo. La liberazione entro tre giorni dei grilli, che sarebbe stata introdotta ieri con un subemendamento presentato dal Presidente del Consiglio Comunale Giani, e approvato anche da parte delle opposizioni con soli quattro voti contrari, non attenua affatto il nostro orrore per  questa cattiva politica incapace di farsi realmente interprete del sentimento sempre più diffuso ed autentico di rispetto degli animali”.


La Festa ai Grilli sarebbe stata “recuperata”, con una deroga ad hoc nel nuovo regolamento comunale di Firenze per la tutela degli animali, approvato ieri nell'ultima seduta di legislatura del Consiglio.

Durante la “Festa del grillo”, celebrata nel parco delle Cascine il giorno dell'Ascensione, gli insetti venivano venduti chiusi in gabbiette più o meno colorate: una macabra tradizione che è andata avanti fino a quando è stata saggiamente “annullata” da una norma del regolamento sulla tutela degli animali approvato nel 1999, prima città italiana a dotarsi di questo importante strumento, in base alla quale chiudere il grillo in una gabbietta era sostanzialmente equiparato al maltrattamento. 

6 commenti:

  1. L'uomo riesce sempre a impadronirsi di tutto e a usarlo a suo piacimento.
    Toglie la pelliccia, mangia la carne, uccide, rapisce dal loro habitat gli animali per confinarli negli zoo o negli acquari, o nei circhi, è uno stupratore nato.

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    1. Antropo....centrismo.

      Dobbiamo ringraziare la religione giudaico-cristiana, per questo.

      O forse gli alieni che l'hanno inventata.

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  2. Indubbiamente la cultura giudaico- cristiana ha peggiorato le cose, ma io credo che sia nel DNA umano credersi di poter governare tutto a suo piacimento. A prescindere da influenze religiose, e non lo dico certo per addolcire la pillola o a loro scusante (figuriamoci), ma semplicemente perché penso che sua proprio insito nell'animale UOMO il gene della prepotenza , qualunque cultura o background religioso egli abbia.
    Siamo nati per fare i prevaricatori.

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    1. Eravamo scimmie opportuniste che cercavano di sbarcare il lunario, mangiando frutti, radici e insetti, fino a quando ci hanno trasformato in esseri OGM. Da lì sono nate disgrazie e glorie della nostra specie ibrida e feroce.

      Arriverà una redenzione?

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  3. Io ho sempre in mente, a tal proposito. quella famosa sequenza di 2001 Odissea nello Spazio, quando arriva il monolite latore dell'intelligenza, e le scimmie da pacifiche che erano, diventano assassine.
    E' una delle sequenze che prediligo: Kubrik a tal proposito utilizzò uomini con maschere da sembianze a metà tra uomo e scimmia, che ricordano tanto la faccia demoniaca che compare nel film L'Esorcista, quando Regan (la ragazzina) si trasformava.
    E se l'intelligenza è servita a questo ci ha reso più cattivi.
    Il fatto è che anche gli stupidi possono essere cattivi.
    Come la mettiamo?

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    1. La risposta che mi viene in mente non è originale: l'intelligenza senza anima non basta. Ci vuole un connubio tra testa e cuore, per fare l'essere perfetto, divino.

      Altrimenti, rimaniamo materia che divora altra materia.

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