giovedì 30 ottobre 2014

Combattere sempre, arrendersi mai!

 

PETER DANIEL YOUNG, attivista Alf arrestato l'8 Novembre 2005, è stato accusato e ritenuto colpevole di sei liberazioni in allevamenti di visoni.
 Questa è la sua dichiarazione davanti al tribunale: 
"Questo è il momento in cui normalmente un imputato esprime il suo pentimento per i crimini commessi. 
Permettete che vi dica il perché io non sono pentito. Sono qui per essere processato per aver partecipato alla liberazione di visoni da sei allevamenti. 
Mi pento che siano stati solo sei. Sono qui per essere processato per aver partecipato alla liberazione di 8.000 visoni da detti allevamenti.
 Mi pento che siano stati solo 8.000. Mi risulta che solo due di tali allevamenti hanno chiuso. 
Mi pento che siano solo due.
 Mi pento, in particolar modo, della mia moderazione perché, indipendentemente dal danno causato a questo commercio, se tali allevamenti continuano ad essere attivi, se un solo animale è stato lasciato indietro, allora non è stato sufficiente.



Non pretendo di esimermi dalle conseguenze di tali azioni supplicando la misericordia o appellandomi alla coscienza della corte, perché se questo sistema avesse coscienza io non sarei qui ed al mio posto ci sarebbero tutti i macellai, i vivisettori e i pellicciai del mondo intero. 
Penso di continuare a tenere la testa in alto in questa corte, che mi condannerà per un atto di coscienza. Nemmeno darò il piacere agli allevatori presenti in aula di vedermi chino di fronte ad essi.
 A coloro i quali ho visitato le fattorie nel 1997, fatemelo dire in faccia per la prima volta: è stato un piacere attaccare i vostri allevamenti e liberare quegli animali che tenevate in gabbia. 
E' di fronte a questi "ultimi" che io rispondo, non a voi, non a questo tribunale.

Ricorderò le notti che entrai nelle vostre proprietà come la miglior esperienza della mia vita". 
CONCLUDE: 
"E voi allevatori o sadici che leggerete le mie parole e riderete della mia sorte, ricordatevi: abbiamo lasciato più noi allevatori in bancarotta di quanti liberatori voi siete riusciti a far imprigionare. Non lo dimenticate.
 Lasciatemi ringraziare tutte le persone che sono venute ad appoggiarmi in questo processo. 
Il mio ultimo desiderio, prima di tornare in carcere, è che ognuno di voi si diriga a un allevamento di animali da pelliccia questa stessa notte, tirate giù i recinti e aprite tutte le gabbie. 
E' tutto
. Qualunque gruppo o individualità vegetariana\vegan che realizza un’azione diretta ha il diritto di firmarsi con la sigla ALF a patto che vengano «prese tutte le precauzioni ragionevoli per non mettere in pericolo le vite di alcun tipo» e che si rispettino i principi dell’organizzazione, ovvero: Infliggere danni economici a tutti coloro che lucrano sulla sofferenza animale. 

Liberare gli animali non umani che subiscono, o rischiano di subire, abusi fisici e\o psichici. Prendere precauzioni necessarie per evitare di “far del male” agli animali, umani e non, durante il compimento delle azioni di liberazione. Rivelare, con azioni dirette e non violente, le atrocità commesse ai danni degli animali non umani. L’Antispecismo (anti- deriva dal greco antì "contro" e da "specismo", ovvero quel pensiero atto alla discriminazione degli esseri viventi in base alla specie di appartenenza) è il movimento culturale nato per contrastare lo specismo. Questo movimento sostiene che le idee di superiorità di specie limitino, o addirittura impediscano, la possibilità dell'essere umano di vivere in armonia con la natura, gli altri animali, i propri simili e perfino con se stesso.
 

Nessun commento:

Posta un commento