giovedì 30 ottobre 2014

Incitare alla violenza è peggio della violenza

 
Fonte: Leggo

Testo di Davide Manlio Ruffolo

Sono 29 gli utenti del forum neonazista “Stormfront.org” che rischiano il processo, a Roma, per aver pubblicato numerosi post a cavallo fra il 2011 e il 2012, incitanti all'odio razziale e religioso. E' di ieri, infatti, la chiusura delle indagini da parte del pubblico ministero Luca Tescaroli che ha ipotizzato, per gli indagati e a seconda dei casi, i reati di diffusione di idee fondate sull'odio razziale ed etnico, incitamento a commettere atti di violenza, diffamazione e minacce. Protagonista nell'inchiesta risulta essere il moderatore del forum, Diego Masi, già condannato nel 2012 per fatti analoghi. Fra i numerosi personaggi su cui si è riversato l'odio degli indagati ci sono l'intera comunità ebraica, il sindaco di Lampedura Giuseppina Maria Nicolini e lo scrittore anticamorra Roberto Saviano. A quest'ultimo, per esempio, era dedicato un gruppo di discussione intitolato “L'ebreo Saviano vuole candidare un nero come Sindaco di Castelvolturno”.


All'interno del forum, sorto agli inizi degli anni 90, gli indagati utilizzavano pseudonimi e ciò, celando la loro reale identità, ha richiesto accurate indagini da parte della polizia. Quella odierna, tuttavia, è una tranche dell'inchiesta principale che, scoppiata nel novembre del 2012, ha portato a processo 4 persone fra cui Daniele Scarpino, l'ideologo del gruppo, condannato a 2 anni e mezzo di reclusione. Gli altri condannati, a 2 anni e 2 mesi ciascuno, furono Diego Masi, Luca Ciampaglia e Mirko Viola. Questi, secondo il capo d'imputazione, diffusero sul forum «messaggi, volantini, immagini, video e registrazioni audio, inerenti a tematiche identitarie, al negazionismo dell'olocausto e alle adozioni internazionali, caratterizzati dalla superiorità della razza bianca, dal rancore nei confronti di chi aiuta gli immigrati, dei giornalisti che criticano coloro che plaudono alle SS, degli ebrei, dei negri, dei rom, dei nomadi, degli appartenenti alle forze dell'ordine e alla magistratura, nonché degli esponenti politici di sinistra sensibili alle esigenze degli immigrati e delle persone di altre razze».

1 commento:

  1. Mirko Viola, tra i pochi che scriveva sul forum senza nascondersi dietro a nickname, sta scontando anni di carcere per una questione ben piu' aberrante ... condividendo il dubbio in merito ai "numeri" della propaganda pro-shoah, scopri' che scrivendo al museo della shoah di israele portando documentazione verbale (quindi possibilmente anche immaginaria, senza necessità di prove scritte) circa un parente X morto in un campo di concentramento Y durante la seconda guerra mondiale, gli uffici del museo aggiornavano automaticamente il loro elenco pubblicato anche online senza verifica alcuna... mando' informazione in merito a tre contatti inventati, e per tutte le volte il registro fu aggiornato... ora è in carcere, a dimostrazione che di tutti si puo' parlare, tranne che di "alcuni"

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