lunedì 18 gennaio 2016

I rigidi giudici olandesi


Fonte: Vox News

Un ex soldato olandese, andato in Siria a combattere contro Isis, è stato arrestato ieri al suo ritorno in patria e ora rischia di finire in prigione con l’accusa di aver ucciso dei miliziani islamici, perché la legge olandese vieta ai suoi cittadini di usare la violenza anche all’estero. La solita legislazione da castrati. La procura ha spiegato che Jitse A. è stato arrestato nella cittadina olandese di Arnhem per il suo ruolo nell’uccisione di jihadisti islamici mentre si trovava in Siria a combattere con le milizie cristiane assire. L’uomo, 47 anni, è stato arrestato mercoledì scorso ed è comparso in Tribunale venerdì. I magistrati lo hanno rilasciato ma gli è stato sequestrato il passaporto ed ha l’obbligo di firma ogni settimana. “La legge olandese non consente ai cittadini di usare la violenza, a parte in circostanze estreme. Uccidere un combattente Isis può quindi portare ad una incriminazione per omicidio”, ha detto il dipartimento del procuratore. Fanculo la legislazione olandese. Onore a Jitse.


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